Elezioni, parte la corsa: Micali sfida Fraccari

A due anni dal rinnovo delle cariche federali, il 49 messinese scende in campo e si candida insieme al suo gruppo per la corsa al vertice. Un decalogo per rilanciare i nostri sport senza guardare all'America ma puntando sulla nostra creatività

"Non ci rendiamo conto che siamo arrivati ad un punto di non ritorno e dobbiamo fare qualcosa. La IBL non funziona, c'è un errore di fondo perchè è il meccanismo delle promozioni e delle retrocessioni quello vincente. Abbiamo pensato di risolvere i problemi dall'alto, nulla di più sbagliato, dobbiamo invece affrontarli dal basso e occorre una politica di coinvolgimento. Siamo purtroppo in pochi e dobbiamo crescere. E smettiamola infine di guardare all'America, è un miraggio, cerchiamo invece di risolvere le cose in Italia facendo leva sulla nostra creatività. Dobbiamo dimensionarci. Svegliamoci se vogliamo bene al baseball".
Così parlò Nino Micali a BASEBALL.IT in qualità di candidato alla presidenza della Federbaseball a due anni dalle elezioni. Da quasi 40 anni nel baseball come giocatore, tecnico, dirigente, è stato anche membro del CNT. E adesso scende in campo proponendosi come al movimento come alternativa a Fraccari. "In questa avventura comunque non sarò solo. A tempo debito svelerò il gruppo di cui faccio parte, pronto a lanciarsi per le prossime elezioni".
Due anni per costruire un progetto ed una squadra credibile, un progetto condiviso e non imposto, per presentarsi all'assemblea con la passione e la forza delle idee. Lo scrive Micali nel documento in cui esprime la sua decisione di candidarsi. "Nessuno dico nessuno dovrà esprimere il proprio voto a scatola chiusa nella speranza che si abbatta definitivamente il fenomeno delle deleghe. No, non è una provocazione la mia! Mancano meno di due anni alle prossime elezioni e per offrire una candidatura credibile, ritengo sia necessario sin da adesso dare inizio ad una campagna elettorale autofinanziata e non a carico del budget federale da portare avanti sulla rete. L'obbiettivo? Farsi conoscere da tutti quelli che intendono salvare il nostro sport dall'attuale catastrofica dirigenza e fumogena presidenza, costruire una squadra credibile competente ed un progetto semplice e realizzabile".
Un decalogo di dieci punti fondamentali su cui lavorare e costruire il programma che deve puntare al rilancio del baseball e del softball partendo dalla base "abbandonando visioni faraoniche". Eccolo il programma di Micali.
1. Riformare il campionato di massima serie con la cancellazione dell'IBL, ristabilendo il principio di meritocrazia della promozione/retrocessione. Ristrutturazione del campionato di massima serie in due leghe (gironi): la NORD ITALIAN BASEBALL LEAGUE e la SUD ITALIAN BASEBALL LEAGUE abbattendo le distanze per determinare una riduzione dei costi e puntare principalmente alla spettacolarizzazione del sano dualismo NORD-SUD dando vita ad una finale al meglio dei 5 incontri. Evento semplice ed a basso costo. Stessa cosa per il softball.
2. Rilanciare il softball abbandonando ogni falsa velleità sul baseball femminile. Promuovere campionati giovanili misti. Strutturare un vero progetto di sviluppo e di informazione specificatamente mirato al baseball ed al softball giovanile, rivedere la formula del torneo delle regioni che comunque dovrà garantire un elevato numero di partite.
3. Mandato Presidenza e Consiglio Federale a scadenza (2 mandati), valutare la riduzione del numero dei componenti il consiglio federale.
4. Abolizione di tutte le commissioni sportive mantenendo solo il Comitato Nazionale Tecnici. Alle commissioni si sostituirà un consiglio federale responsabilizzato che lavorerà per obbiettivi e progetti con termini di scadenza e budget certi.
5. Incompatibilità tra presidenza nazionale ed altri incarichi internazionali. A garantire la presenza in campo internazionale saranno dei delegati nominati dal consiglio federale i quali potranno aspirare anche alle massime cariche a livello estero.
6. Progetto Sole 2 (rifacendosi al progetto per il Sud caro a Bruno Beneck). Investimenti in termini di risorse umane ed economiche per determinare la nascita di almeno 100 nuove società e relative squadre tra il Lazio e la Sicilia ed in quelle zone d'Italia dove non vi è traccia dei nostri sport.
7. Tesseramento atleti: in una società multietnica non si può impedire la partecipazione allo sport. Liberalizzare il tesseramento per gli atleti stranieri residenti sul territorio italiano da impiegare solo ed esclusivamente nei campionati di base (serie C e B), rivedere l'utilizzo degli stranieri nella massima serie.
8. Dismettere l'accademia di Tirrenia e la FIBS Servizi, dare vita a tre centri federali di cui il principale a Roma, uno al Sud e l'altro nel Nord del Paese.
9. Puntare ad una nazionale di soli italiani. Spazio principalmente ai giocatori di scuola italiana, stranieri naturalizzati residenti in Italia e che abbiano almeno disputato ai vari livelli un certo numero di campionati nel nostro Paese.
10. Stabilire a priori che una percentuale del budget federale, ottenuto dai risparmi e dai tagli di spesa delle sovrastrutture inutili, venga indirizzato allo sviluppo del baseball e del softball giovanile. Abolizione delle multe a chi non fa le squadre giovanili e incentivazione alle società che sviluppano attività giovanili.
"Due anni per costruire un programma condiviso che sarà presentato alla prossima assemblea – scrive Micali – Un programma dalle linee guida chiare che rispecchi a pieno quello che sarà la conduzione della federazione nei quattro anni di mandato, rispettando in tutto e per tutto nell'organizzazione e nel raggiungimento degli obbiettivi prefissati quanto dichiarato e pianificato. Un progetto semplice ben definito e chiaramente comprensibile, misurabile, accettabile e condiviso da tutti, all'insegna dell'ottimizzazione dei processi di gestione, senza richiesta di deroghe, dunque con tempi certi e risultati visibili". Firmato Nino Micali.

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