Phillies e Giants di gran carriera

Dopo 7 gare e 37 punti segnati la National League ha stabilito le due squadre che si contenderanno il pennant. Philadelphia strapazza Cincinnati, San Francisco soffre giocando 4 gare tirate contro Atlanta che saluta Bobby Cox

Non è stato necessario arrivare a gara-5 per nessuna delle due sfide di Division Series della National League. I Philadelphia Phillies hanno passeggiato sui Cincinnati Reds mttendo a segno un cappotto in cui per due volte su tre gare hanno lasciato a zero gli avversari, mentre i San Francisco Giants hanno concesso una sola vittoria agli Atlanta Braves, anche se tutte e quattro le partite sono state tiratissime e si sono concluse con un solo punto di vantaggio di una squadra sull'altra.

Cincinnati Reds-Philadelphia Phillies 0-3 (0-4; 4-7; 0-2)
La serie si è aperta con un emozionante "no-hit" di Roy Halladay. Il lanciatore partente di Philadelphia lascia a secco le mazze avversarie concedendo solo una base per ball a Bruce durante il quinto inning. Per il resto nessun giocatore dei Reds ha avuto il piacere di toccare la prima base. Un risultato storico per il 33enne lanciatore di Denver alla sua prima partenza in una gara di play-off. "Doctober", come è stato soprannominato, è il secondo lanciatore nella storia della MLB a lanciare una "no-hit" in una gara della post-season dopo il "perfect game" di Don Larsen nelle World Series del 1956. Con il capolavoro compiuto in gara-1, Halladay diventa il quinto lanciatore di tutti i tempi a realizzare due "no-hit" in una sola stagione, il primo dopo Nolan Ryan (1973). Alla fine gara-1 si chiuderà 4-0 per i Phillies, padroni di casa. Due giorni dopo, ancora al Citizen Park, altro appuntamento con la storia. Brandon Phillips in apertura di match spara fuori dallo stadio il fuoricampo che vale lo 0-1 per Cincinnati ed il primo punto per i Reds in una gara di post-season dal 1995. Un incerto Roy Oswalt, lanciatore partente dei Phillies che nel secondo inning regala una base per ball ed un lancio pazzo, ed una difesa imperfetta con Utley che commette due errori nello stesso inning, permettono a Nix di correre a casa base per il temporaneo 0-2. Ancora un fuoricampo da un punto all'inizio del quarto inning, realizzato stavolta da Bruce, e due volate di sacrificio di Janish e Votto che fanno seguito ad un doppio di Phillips, portano il parziale sullo 0-4 per i Reds nella parte alta del quinto inning e determinano la fine della partita per Oswalt. L'attacco di Philadelphia si sveglia improvvisamente e suona la carica: così, nella parte bassa della ripresa, la valida di Utley porta a casa i primi 2 punti per i padroni di casa. I Cincinnati Reds verranno traditi da quei rilievi, su tutti il neo acquisto cubano Chapman, che tanto bene avevano fatto in regular season. Il 22enne mancino ed il suo collega Rhodes saranno, tra l'altro, autori di un colpito a testa ed alla fine del settimo inning l'inerzia della partita è completamente trasformata con i padroni di casa avanti per 6-4. Al termine di gara-2, finale 7-4 per i Phillies, si contano ben 6 errori (4 di Cincinnati e 2 di Philadelphia), e pareggia il record delle Division Series della NL del 2003 tra Boston Red Sox ed Oakland A's. Partita dominata dai lanciatori quella giocata al Great American Ball Park di Cincinnati. Ancora una volta sugli scudi il partente dei Philles, Cole Hamels, autore di uno "shut-out". Il 27enne californiano è rimasto sul monte per tutti i nove inning concedendo appena 5 valide e totalizzando 9 strike-out. A chiudere partita e serie a vantaggio di Philadelphia, un errore difensivo di Cabrera durante la prima ripresa con Polanco lesto a correre dalla terza base a casa base, ed il fuoricampo di Utley al quinto inning. Alla fine si registra una serie giocata a senso unico con un complessivo 13-4 per i Phillies con 21 valide contro le 11 dei Reds che hanno all'attivo 7 errori nelle 3 gare disputate, contro i 3 di Philadelphia.

Atlanta Braves-San Francisco Giants 1-3 (0-1; 5-4 all'11°; 2-3:2-3)
Oggi, come nel 2002, è equilibrio la parola chiave di questa serie. Allora i Giants si imposero solo in gara-5 mentre questa volta sono stati sufficienti quattro incontri a determinare il passaggio del turno di San Francisco, ma le due franchigie hanno dato vita a match chiusi, giocati sempre sul filo di lana e all'ultimo respiro. In gara-1 i due lanciatori partenti Tim Lincecum, due volte Cy Young (alla sua prima partenza in post-season) e Derek Lowe, uno dei più esperti giocatori di play-off di queste Division Series della National League, hanno dato vita ad una partita eccezionale in cui le mazze avversarie hanno ottenuto complessivamente 6 valide ed 1 punto. A piazzare la zampata vincente è l'esterno Cody Ross che porta a casa Posey, autore di una valida ed una rubata in apertura di quinto inning. Alla fine della partita Lincecum in 9 inning lanciati colleziona appena 2 valide ed 1 base con all'attivo la bellezza di 14 strike-out (12esimo lanciatore a collezionare tanti K in una gara di post-season). La seconda partita all'At&T Park di San Francisco inizia con i padroni di che segnano 4 punti nei primi due inning, complice un fuoricampo da tre punti di Pat Burrell nella prima ripresa, ed in grado di subirne altrettanti tra il sesto (1) e l'ottavo inning (3). A decidere le sorti di un match tiratissimo, il fuoricampo da un punto di Rick Ankel che all'undicesima ripresa scaraventa fuori la palla lanciata da Ramon Ramirez e fissa il risultato sul 4-5 per gli ospiti. La serie si sposta al Turner Field di Atlanta e gara-3 resta in mano ai lanciatori fino all'ottava ripresa. Il mancino Jonathan Sanchez, partente dei Giants, in 7.1 inning lanciati concede ai Braves un solo punto al secondo inning con 2 valide ed una base per ball concesse a fronte di 11 strike-out, mentre il partente di casa, Tim Hudson, in 7 inning lanciati concede un punto con 4 valide ed altrettante basi per ball con 4 strike-out nel paniere. Gli attacchi si accendono all'ottava ripresa con San Francisco avanti 0-1. Eric Hinske, subentrato a Troy Glaus come pinch-hitter, sbatte fuori la palla lanciata dal rilievo Sergio Romo per il provvisorio 2-1 a favore dei padroni di casa. A portare definitivamente in vantaggio i Giants ci pensano le valide di Freddy Sanchez e Aubrey Huff grazie anche ad un errore difensivo di Conrad che fissano il risultato sul 2-3 per gli ospiti. I conti si chiudono in gara-4 con i Braves che, scegliendo di far ruotare 3 soli partenti, ripropongono sul monte Derek Lowe. Rotazione più lunga per San Francisco che schierano come partente il giovanissimo Madison Bumgarner. Con i suoi 21 anni il partente nativo del Nord Carolina ha già un record al suo attivo: quello di essere stato il più giovane lanciatore partente in una gara dei Giants. Alla fine risulterà vincente la strategia di Bruce Bochy, perché Lowe non è lo stesso di gara-1, mentre Bumgarner riuscirà a dominare l'emozione e ad uscire vincente dall'incontro. A dire il vero anche in questo caso è Atlanta a passare in vantaggio, prima al terzo inning con una volata di sacrificio di McCann che porta a casa Infante e poi di nuovo al sesto quando si riporta sul 2-1 con un fuoricampo sempre di McCann che risponde al tentativo di pareggio dei Giants (che nella parte alta della stessa ripresa avevano segnato con il fuoricampo di Ross). La svolta arriva alla settima ripresa con uno stanchissimo Lowe che concede una base ball ad Huff e Burrell, intervallata da una valida di Posey e riempie le basi con un solo eliminato. I rilievi Moylan e Venters non riescono a limitare i danni ed alla fine Huff e Posey corrono a casa per i definitivo 2-3. Anche questa è stata una serie giocata sul filo dell'equilibrio con un complessivo 11-9 per i Giants che ottengono 28 valide contro le 24 dei Braves. Atlanta commette però 7 errori contro i 3 di San Francisco. Da notare che 5 dei 9 punti del roster di Bobby Cox, che ha commosso lo stadio con il suo addio dopo 25 anni da manager di Atlanta, sono arrivati durante l'ottavo inning.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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