De Santis supera le 1000 riprese lanciate

Il pitcher grossetano firma il record personale in una serata da grande prestazione: esce sul 5-1 per Grosseto all'8°, ma i rilievi non gli salvano la vittoria

Il baseball è sport affascinante. Ma sa anche essere terribilmente perfido e beffardo. Può ad esempio bruciare in pochissimi attimi, e ad un passo dal traguardo, tre ore di duro lavoro di un lanciatore che ha chiesto al suo braccio 120 lanci. Lasciando la partita all'ottavo inning da… vincitore e da eroe della serata, prima di scoprire – mentre è nello spogliatoio – che tutti i tuoi sforzi sono stati vanificati in un ultimo maledettissimo inning.
Chissà a quanti giocatori, in certe notti sui diamanti, sarà capitato d'essere stati catturati da una voglia pazza di urlare alla luna. Urlare di rabbia per una beffa atroce, per un risultato ingiusto. Presumibilmente Riccardo De Santis non lo ha fatto, per una questione di stile, e di rispetto nei confronti dei suoi compagni. E poi, è già abbastanza esperto per sapere come vanno queste cose. Sono cose che succedono…
Tuttavia, pensate al senso di frustrazione che può aver provato il bravo Riccardo sabato notte al "Falchi" di Bologna. Lui, il lanciatore "risorto" dopo quell'infortunio al gomito che nel 2008 ne aveva messo a rischio la carriera, ha confezionato sul diamante bolognese probabilmente la partita più bella di questo suo 2010. L'anno del rilancio totale, dopo il lungo stop.
E' tornato a sentirsi protagonista, il pitcher grossetano, in questa stagione. Riprendendo a lanciare "alla grande", con i ritmi dei suoi tempi migliori: il 2007 (0.61 di ERA nelle finali-scudetto), il 2006, il 2005 (11 partite vinte e 3 perse in regular season) e soprattutto la stagione 2004 (15 partite vinte, soltanto 1 persa, lanciatore vincente della gara-scudetto nella serie finale contro Bologna).
Abbiamo rivisto, sabato, il Riccardo De Santis dominante di una volta. Autore di una prestazione di enorme spessore tecnico nella terza partita fra UGF Bologna e Montepaschi Grosseto.
Ruggero Bagialemani gli aveva chiesto un grande sacrificio: resistere più a lungo possibile sul monte. Il manager nettunese della squadra maremmana sapeva di avere poche alternative. Ed era una partita da non sbagliare, perché lì il BBC Grosseto -nella sua difficile e rabbiosa rincorsa per un posto nei playoff – si giocava davvero tanto.
Riccardo è riuscito ad arrivare all'ottavo inning. Rimanendo in partita quasi tre ore. Un gigante sul monte di lancio. L'orgoglio è stato più forte della fatica quando sul braccio di De Santis cominciavano a pesare i novanta, novantacinque, cento lanci…
Ha resistito, Riccardo. Fino a raggiungere i 120. Sette riprese complete e un out in apertura dell'ottavo attacco di Bologna. Poi: la base su ball concessa all'ex-compagno di squadra, lo smaliziato Jairo Ramos, una "palla persa" a far avanzare l'italovenezuelano, e il singolo di Angrisano per il punto di Jairo. Il primo punto della partita della Fortitudo. All'ottavo inning!
A quel punto Bagialemani ha capito che non poteva chiedergli di più: De Santis aveva già dato tutto. E allora è andato a riprendersi il suo bravissimo lanciatore partente. Confidando che, sul punteggio di 5 a 1 (e con soltanto cinque out da compiere…), i rilievi sarebbero riusciti in qualche modo a difendere l'importante successo. Onestamente, era difficile immaginare il "cataclisma" che poi è avvenuto: la partita sembrava saldamente nelle mani del Montepaschi!
C'è stata una bellissima scena quando Riccardo De Santis è sceso dal monte di lancio. Incamminandosi verso il dugout, il lanciatore grossetano è stato accompagnato dagli applausi intensi e spontanei del pubblico bolognese. La gente del "Falchi" ne riconosceva la grandezza. E De Santis si è tolto per un attimo il cappellino in segno di ringraziamento. Poi, stremato, e inzuppato per la pioggia che da qualche inning stava scendendo e che andava intensificandosi, ha preso la via degli spogliatoi.
Purtroppo per lui, per il Grosseto e per Bagialemani, la beffa era lì. Dietro l'angolo. William Horn, il primo rilievo, si è presentato con tre basi su ball consecutive. Mettendo un corridore su ogni cuscino. Dopo aver contribuito ad un out (il secondo dell'inning), concedeva un altro "passaggio gratis" e conseguentemente arrivava automatico il punto del 5-2. Visita sul monte. Bagialemani toglieva Horn e chiamava Lino Luciani. Ma ormai la notte era diventata più nera del nero per il Grosseto. Sui lanci di un imbarazzato Luciani battuta valida da 2 punti di Carlos Infante, base su ball conquistata da Garabito e tempestoso doppio da 3 punti di Joe Mazzuca.
Era un big inning da 7 punti per la UGF. Un doloroso pugno nello stomaco per il Grosseto, e soprattutto per il suo lanciatore partente che la vittoria l'aveva praticamente conquistata.
De Santis avrebbe davvero meritato di vincere, in quella che è stata anche la sera di un record personale. Ha superato i mille inning lanciati in carriera, collocandosi al 38° posto nella storia del campionato italiano di baseball. E al 4° fra i lanciatori in attività: Roberto Cabalisti 2235 riprese lanciate, Massimiliano Masin 1593, Fabio Betto 1335, Riccardo De Santis 1005 (scavalcato Claudio Scerrato, che aveva chiuso l'attività con un totale di 1003.2 inning). In assoluto, il pitcher che ha lanciato di più – in base alle statistiche ufficiali, che partono dal 1960 – risulta Rolando Cretis con 2362.1 riprese lanciate. Al secondo posto Roberto Radaelli con 2258.1. Poi: Roberto Cabalisti (2235), Giulio Glorioso (2038), Daniel Newman (2035), Paolo Ceccaroli (2024), Paolo Cherubini (1892.2), Umberto Calzolari (1865.2).

Riccardo De Santis ha trent'anni, ha sempre indossato la casacca del BBC Grosseto. Un prodigio già a livello giovanile. In prima squadra fin dal 1997, appena diciassettenne. Interessantissimo prospetto, nei primi anni Duemila è stato corteggiato da alcune Franchigie americane. Nel 2003 ha firmato un contratto di minor con i Minnesota Twins che lo avevano inserito nel roster della loro formazione di Elizabethtown (Tennessee) della Appalachian Rookie League. Ma l'avventura americana non c'è mai stata. Riccardo è sempre stato fedele alla sua Grosseto. E con il Club maremmano ha vinto lo scudetto nel 2004, lo scudetto nel 2007, la Coppa dei Campioni nel 2005, la Coppa Ceb nel 1997 (quand'era un rookie), e poi 2 Coppe Italia (1999 e 2004), 1 Supercoppa Italiana (2003). A queste conquiste vanno aggiunti 3 titoli giovanili. Nella massima serie De Santis ha vinto 78 partite (+6 salvezze) e ne ha perse 43. Ruggero Bagialemani, che da quest'anno è il manager del BBC Grosseto, non ha dubbi nel considerare Riccardo De Santis "il miglior lanciatore di scuola italiana che ho avuto l'opportunità di allenare, e dopo di lui metto Marco Costantini".

Informazioni su Maurizio Roveri 192 Articoli
Maurizio Roveri, giornalista professionista, è nato il 26 novembre 1949. Redattore di Stadio dal 1974, e successivamente del Corriere dello Sport-Stadio, fino al gennaio 2004. Iscritto nell'Albo dei giornalisti professionisti dal luglio 1977. Responsabile del basket nella redazione di Bologna, e anche del pugilato. Caporubrica al Corriere dello Sport-Stadio del baseball, sport seguito fin dal 1969 come collaboratore di Stadio. Inviato ai campionati mondiali di baseball del 1972 in Nicaragua, del 1988 in varie città d'Italia, del 1990 a Edmonton in Canada, del 1998 in Italia, nonché alle Universiadi di Torino del 1970 e ai campionati Europei del 1971, del 1987, del 1989, del 1991, del 1999. Dal 2004 al 2007 collaboratore del quotidiano "Il Domani di Bologna" per baseball, pugilato, pallavolo.  

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