Mura: "Jairo Ramos come Liverziani"

Il general manager presenta la nuova Fortitudo: dal veterano ex Grosseto all'avvio del progetto-giovani

Quale Club, perdendo contemporaneamente personaggi come Claudio Liverziani, Richard Austin, Lele Frignani e Giovanni Pantaleoni, sarebbe riuscito a rimanere orgogliosamente in piedi? Sembrava impossibile. O quasi.
Già, quasi. Vale la pena aggiungerlo sempre, il "quasi", quando si parla di Fortitudo Baseball. Ci sta abituando ai… miracoli. Un anno fa, senza sponsor come lo è pure adesso ma con risorse ancor più limitate, il Club bolognese seppe – strada facendo – costruire una squadra che avrebbe poi vinto lo scudetto esaltandosi in una travolgente serie finale per il titolo. Era la squadra dei 51 fuoricampo!
Neanche il tempo di godersi il trionfo e… sono cominciati contrattempi, guai, problemi da risolvere. La squalifica di Liverziani, la decisione di Austin di rimanere in America, il ritiro dall'attività agonistica del "capitano" Lele Frignani, mentre Pantaleoni prendeva la strada per il Titano e Matt Stocco faceva sapere che non sarebbe tornato per la stagione 2010. Ce n'era a sufficienza per mettersi le mani nei capelli. No, in Fortitudo nessuno s'è… suicidato. Nessuno s'è fatto sopraffare dalla disperazione.
Pazienza, passione, coraggio, lucidità. E tanto lavoro. Così è stato realizzato un altro "miracolo". L'emergenza ha spinto la dirigenza fortitudina a stimolare l'ingegno. Ed ecco la Fortitudo Baseball, in parte per necessità e in parte per scelta, voltare pagina. Aprendo un nuovo capitolo. Investendo su giovani talenti. Programmando. Pensando al domani, senza dimenticare l'oggi.
Dunque: il club campione d'Italia si presenterà ancora solido, ambizioso e competitivo al via della stagione 2010. Pur avendo perso Austin, Liverziani, Pantaleoni, Frignani, Stocco.
Come lo chiamate, questo, se non un piccolo capolavoro?
Possono esser fieri del lavoro compiuto il presidente Stefano Michelini, i vicepresidenti Marco Macchiavelli e Luciano Folletti e gli altri dirigenti del Consiglio Direttivo.
Sicuramente è motivo di soddisfazione personale per Christian Mura, il general manager, lo specialista del "mercato".
E Mura racconta così il nuovo corso della Fortitudo Baseball. "Nasce un progetto. Siamo partiti, nei mesi scorsi, con l'idea di portare avanti un progetto: cioè investire su giovani talenti, su interessanti prospetti. Inevitabile questa scelta: determinata sia per la situazione economica, sia per la perdita di diversi giocatori importanti che avevano contribuito alla conquista dello scudetto 2009 (e anche a quello del 2005). Pertanto abbiamo investito su giovani come Santaniello, Reginato, Malengo, abbiamo riscattato Ularetti e portato nella massima serie l'interessante Fornasari. Sono contento, perché abbiamo preso il meglio che si potesse prendere. E' stato un lavoro lungo, paziente, insistente, cominciato un bel po' di tempo fa. Sono ragazzi che hanno avuto fiducia in me e nella Fortitudo. Io sono sempre stato chiaro con loro. E' da oltre un anno che li corteggiavo. Loro hanno avuto anche altre proposte, però hanno deciso di venire da noi. Il progetto ora è partito. L'obiettivo? Far sì che questi ragazzi nello spazio di tre anni siano in grado di rimpiazzare bene i campioni che abbiamo perduto. E se matureranno prima, tanto meglio…".
Considerando anche il riconfermato Alaimo (che dovrà cercare di guadagnarsi più spazio), la squadra di Nanni presenta sei italiani (ASI) da 24 anni in giù. Finalmente la Fortitudo Baseball ha deciso di dedicarsi ad una vera programmazione. Che dovrà coinvolgere anche il settore giovanile.
"Io guardo il mercato delle altre squadre, che oltretutto hanno spesso più di noi, e guardo il nostro: mi sento di dire che è da futuro quello che abbiamo fatto. E ne sono felice".

A rialzare un po' l'età media della squadra… è arrivato il quarantenne Jairo Ramos. Ma ne valeva la pena. Conosce il baseball come pochi altri.
"Io sono convinto – spiega Mura – che Jairo quest'anno faccia un buonissimo campionato. Perché avrà stimoli nuovi, vorrà farsi apprezzare in un ambiente nuovo, vorrà dimostrare che ha ancora qualcosa d'importante da dire. Indiscutibilmente è giocatore di qualità. Ricordiamoci quel che ha saputo fare ai Campionati Mondiali! Lui, quand'è motivato, può dare tantissimo. Penso e spero che Jairo Ramos sia per la Fortitudo un altro Liverziani. Sì, credo che possa darci quei numeri, quel rendimento".

IL MOUND – Una valutazione logica ci spinge a dire che probabilmente la squadra bolognese possiede, per gara1 e per gara2, le migliori coppie di lanciatori.
Sentiamo l'opinione di Mura. "Per quanto riguarda i pitchers stranieri, abbiamo visto come sono andate le cose l'anno scorso. E dunque ci siamo tenuti stretti i collaudatissimi Jesus Matos e Victor Moreno. Una coppia così, se tutto andrà pper il verso giusto, è una certezza. Nella partita dei lanciatori comunitari e oriundi ripresenteremo Cody Cillo che – dopo essere rimasto l'anno scorso negli Stati Uniti – ha scelto di tornare con noi. Recuperiamo pertanto un pitcher di indiscussa qualità, affiancandolo a Yulman Ribeiro "rivelazione" della stagione 2009. Ribeiro è giovane, davvero una piacevole sorpresa nel suo primo campionato in Italia, ma spesso il secondo anno è più faticoso. E' sempre difficile confermarsi. Perché, ad esempio, i battitori ti conoscono e possono prenderti le misure. Se lui farà bene, penso che potrà continuare ad essere il nostro "partente" e Cillo sarà il suo rilievo. Però sappiamo che Cody può fare il partente, e qu da noi lo ha dimostrato molto bene nel 2008. Cody, avendo il passaporto italiano, ci potrà anche dare una mano preziosa in Coppa dei Campioni. Il ritorno di un lanciatore come Cillo rende più duttile il nostro monte di lancio".
In realtà la Fortitudo ha un'altra carta da giocarsi. E potrebbe rivelarsi -alla lunga – strategicamente importante. Ci riferiamo a René Mazzocchi, giovane oriundo, che buone cose ha prodotto nel 2009 in serie A2 con la casacca del Latina.
"Mazzocchi – precisa il general manager dei campioni d'Italia – partirà giocando nel Castenaso la Società con la quale abbiamo fatto franchigia. René verrà utilizzato dalla Fortitudo in caso di necessità. E dunque nel corso della stagione farà un po'su e un po' giù, alternandosi fra IBL1 e IBL2. Chiaramente farà con noi la fase di qualificazione di Coppa dei Campioni, a giugno. Poi, si vedrà…".
Tutto lascia pensare che Mazzocchi durante la regular season del campionato giocherà maggiormente nel Castenaso (se non si verificano situazioni d'emergenza che rendano necessaria una chiamata in prima squadra a rimpiazzare un eventuale lanciatore indisponibile). Qualora poi la Fortitudo si qualificasse per i playoff, com'è sempre avvenuto negli ultimi otto anni, Mazzocchi potrebbe diventare anche un'arma strategica nelle mani del capoallenatore Marco Nanni.
In sintesi: quattro lanciatori affidabilissimi, più eventualmente Mazzocchi, per le prime due gare. OK, ci sentiamo di definirlo un monte di lancio ben coperto per quanto riguarda i pitchers non di scuola italiana.
Le perplessità nascono esaminando il cast di gara3, quella dei lanciatori cosiddetti ASI. Sono tre. Gente di qualità, sì, ma… sono soltanto tre. Ed un solo "vero" partente: Betto.
Qui – a nostro parere – si rischia un po'. Bisogna che stiano tutti bene, sempre, e nessuno prenda neppure un raffreddore, altrimenti è subito emergenza…
Che ne pensa il general manager Christian Mura? Condivide le nostre perplessità? "Sì, potrebbe anche essere vero. Purtroppo il budget non ci permetteva di spendere altri soldi".
E allora?
"Allora, se a uno dei nostri tre lanciatori di scuola italiana verrà un… raffreddore, vorrà dire che prenderemo qualcuno dalla IBL2".
Insistiamo: ma c'è un lanciatore italiano del Castenaso che, in caso di necessità, potrebbe garantire una certa affidabilità nel massimo campionato?
"Penso che Pritoni sia all'altezza", rivela Christian Mura. "Pritoni ha controllo, sa piazzare la pallina nella zona dello strike, è un ragazzo di sicura serietà professionale. Lui è uno dei nomi più appetibili. Quest'anno il Castenaso ha un pitching coach a tempo pieno, e penso che se ne vedranno i benefici".

Domenica 7 marzo è in programma per la "nuova Fortitudo" la prima partitella amichevole. A Castenaso. Buona parte della squadra è già a disposizione di Marco Nanni: Betto, Ularetti, Milano, Angrisano, Infante, Alaimo, Landuzzi, Malengo, Reginato, Fornasari e anche Breveglieri. Gli altri (compresi i tre stranieri Matos, Moreno, Garabito) arriveranno verso metà mese. Pare invece che arriverà soltanto nell'ultima settimana di marzo Joe Mazzuca, e questo potrebbe essere un problemino per Nanni: l'italoamericano infatti dovrà abituarsi quest'anno ad interpretare il ruolo, nuovo per lui, di terza base. Avrà appena una settimana di collaudo prima dell'inizio del campionato.

 

Informazioni su Maurizio Roveri 192 Articoli
Maurizio Roveri, giornalista professionista, è nato il 26 novembre 1949. Redattore di Stadio dal 1974, e successivamente del Corriere dello Sport-Stadio, fino al gennaio 2004. Iscritto nell'Albo dei giornalisti professionisti dal luglio 1977. Responsabile del basket nella redazione di Bologna, e anche del pugilato. Caporubrica al Corriere dello Sport-Stadio del baseball, sport seguito fin dal 1969 come collaboratore di Stadio. Inviato ai campionati mondiali di baseball del 1972 in Nicaragua, del 1988 in varie città d'Italia, del 1990 a Edmonton in Canada, del 1998 in Italia, nonché alle Universiadi di Torino del 1970 e ai campionati Europei del 1971, del 1987, del 1989, del 1991, del 1999. Dal 2004 al 2007 collaboratore del quotidiano "Il Domani di Bologna" per baseball, pugilato, pallavolo.  

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