Molina, da Cuba a Catania per dare la carica ai Warriors

"Sento che sarà per me e per la squadra un buon anno" dice il giocatore isolano che può giocare indifferentemente in terza base e all'esterno. "Colpito dall'allenatore Falcone e dal gruppo di compagni"

E' solo da qualche settimana ufficialmente un giocatore dei Catania Warriors, anche se già da alcuni mesi è a Paternò per collaborare con il responsabile del settore giovanile, Nunzio Botta. Le prime dichiarazioni di Rolexis Molina suonano come parole d'amore per la sua nuova squadra. Per la prima volta nella sua brillante carriera, l'esterno cubano si cimenterà con il campionato italiano e si aspetta grandi cose. "Sento che sarà per me e per la squadra un buon anno. Farò di tutto per dare il massimo. Le mie prime impressioni sulla dirigenza e sulla società sono state ottime. Tutto l'organico pensa ed agisce dando priorità alle esigenze del gruppo: sono sicuro che mi troverò benissimo in Sicilia. Sono poi rimasto piacevolmente colpito dal manager Benny Falcone, penso che sia una persona molto attenta, così come lo è Nunzio Botta con il quale collaboro da ottobre. Quando sono arrivato, non conoscevo nessuno dei miei compagni di squadra, se non di fama, ma subito mi sono integrato alla perfezione. Ho cominciato i primi allenamenti con Javier Sosa Cavicchioni, Giuseppe Sciacca, Franklyn Torres e tutti mi hanno fatto sentire parte del gruppo. Poi qui il clima è favorevole, la gente cordiale, molto simili ai cubani. C'è anche un altro aspetto positivo: siamo molto vicini alla famiglia di mia moglie" (Rolexis è sposato con una ragazza di Ragusa che però vive a Milano, ndr)".
Infine Molina parla delle sue caratteristiche tecniche. "Posso giocare indifferentemente come terza base o esterno. Ho giocato come esterno per tanti anni, ma posso fare entrambi i ruoli indifferentemente. Sono un giocatore che riesce a stare molto bene con il gruppo, infatti ribadisco di essermi subito inserito bene e spero anche di poter aiutare i più giovani con la mia esperienza. Posso dare un apporto importantissimo a questa squadra. Ho giocato 12 anni ad alti livelli a Cuba e qui si respira proprio l'aria di chi certi livelli di eccellenza ha voglia di raggiungerli".

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