Cody Cillo torna a Bologna

Si alternerà sul monte con Yulman Ribeiro nell'incontro dei "comunitari". Il ritorno con la maglia della Fortitudo dopo l'esperienza in Canada nei Calgary Vipers

Si è deciso, finalmente. E ha detto sì. Cody Cillo (9 partite vinte e 1 sola perduta nella regular season del campionato 2008, con l'ottimo 1.34 di ERA) torna a Bologna. Indosserà nuovamente la casacca della Fortitudo. Un protagonista ritrovato.
Perennemente indeciso su cosa scegliere per il suo domani, il forte pitcher oriundo sembrava perso anche per la stagione 2010 dopo aver cercato gloria (ma senza fortuna) in Golden League con il team di Calgary nel 2009.
Dapprima s'era reso disponibile, già ad inizio autunno. Poi ci ha ripensato facendo sapere – un mese fa o poco più – che sarebbe rimasto ancora negli Stati Uniti: sentiva ch'era venuto il momento di guardare oltre il baseball, e cercare di costruirsi il suo futuro professionale al di fuori dello sport.
Ma il general manager fortitudino Christian Mura non si è arreso. Ha continuato a pressarlo. Insisti e insisti, evidentemente Mura deve aver avuto argomenti convincenti. Strappando – alfine – quel "sì" che riporterà Cillo ad essere nuovamente interprete sulla collinetta del Gianni Falchi.
Bel colpo, da parte della Fortitudo campione d'Italia. Un regalo importante che il presidente Stefano Michelini fa al suo allenatore Marco Nanni.

Cody Cillo farà da rilievo a Yulman Ribeiro, il giovane venezuelano con passaporto portoghese che ne prese il posto l'anno scorso risultando la "rivelazione" del campionato e contribuendo in maniera sostanziosa alla conquista dello scudetto. Situazioni tattiche e di condizione di forma potrebbero portare, lungo il cammino della prossima stagione, Ribeiro e Cillo ad alternarsi nei ruoli di "partente" e di "rilievo". Quel che è importante per Marco Nanni è la certezza di avere a disposizione una coppia di lanciatori di massima affidabilità per gara2 (quella dei pitchers oriundi o comunitari). La presenza di Cody Cillo sarà particolarmente preziosa in prospettiva Coppa dei Campioni. Nella massima competizione europea per Club – è bene ricordarlo – il regolamento prevede l'utilizzazione di tre soli giocatori con passaporto straniero. E in Coppa sono considerati stranieri anche i giocatori comunitari. Non gli oriundi, i quali sono atleti in possesso del doppio passaporto. La Fortitudo, che comincerà la stagione 2010 con un solo giocatore straniero in "position player" (cioè l'esterno-utility Eddy Garabito), avrà dunque l'opportunità di schierare in Coppa dei Campioni tre lanciatori del calibro di Jesus Matos (straniero), Victor Moreno (straniero) e – appunto – l'oriundo Cody Cillo. Oltre ovviamente all'espertissimo italiano Fabio Betto, che è sempre una garanzia. Non è da escludere però che Nanni possa preferire Yulman Ribeiro (che ha più inning nel braccio) a Moreno. Si vedrà. E' un discorso prematuro. C'è ancora tanto tempo prima degli appuntamenti con la Coppacampioni.

Torniamo al presente e alla notizia del giorno, il ritorno di Cillo. Un protagonista recuperato, in una squadra che – per motivi diversi – ha perduto personaggi di spessore come Claudio Liverziani, Richard Austin, Lele Frignani, Giovanni Pantaleoni.
I rapporti con Cillo si erano incrinati, un anno fa, circa di questi tempi. Cody aveva "dato buca" e la Fortitudo – che su di lui ovviamente puntava molto – l'aveva presa male. Molto male. Soprattutto perché l'italoamericano aveva avvertito quasi all'ultimo momento che non sarebbe ritornato a Bologna. Sorpresa, disappunto, rabbia in Fortitudo. La società non se l'aspettava e l'imbarazzo era evidente. Di colpo la squadra di Marco Nanni veniva a trovarsi senza un importante punto di riferimento: il suo affidabile lanciatore "partente" di gara2. Cillo aveva scelto di rimanere in Nordamerica, voleva giocarsi le sue carte nell'Organizzazione professionale dell'Independent. Accettando la proposta del Calgary Vipers (Golden Baseball League). Inseguiva un sogno, Cody. Ma le cose, poi, non sono andate bene come sperava. La Fortitudo, invece, superato il disappunto per quel no di Cillo, era stata abilissima a catturare dal campionato spagnolo il ventitreenne Yulman Ribeiro (capace addirittura di non fare rimpiangere Cillo). E' la Fortitudo che, strada facendo, è cresciuta e che – con l'inserimento a giugno del bomber Richard Austin – ha aggiunto potenza e consistenza. Fino al trionfo finale quando ha meso la firma sull'ottavo scudetto della sua storia.

Ed ecco che, qualche mese fa, Cody Cillo si rifa vivo. Il ventinovenne pitcher italoamericano nativo di Brunswick, nel Maine, riallaccia i contatti con la Fortitudo. In particolare con il general manager Christian Mura, al quale è legato da profonda amicizia. Infatti fu proprio Mura che ebbe l'intuizione e il merito di portare Cillo nel 2006 in Italia, a Godo (in quel periodo l'attuale dirigente della Fortitudo era ancora un giocatore, ma era lui – con i suoi contatti e le sue conoscenze – a portare avanti il "mercato" del club romagnolo, facendo praticamente le… prove tecniche per quello che sarebbe poi diventato il suo nuovo lavoro nel baseball).

Sì, ma, forse sì, forse no, no. Costantemente indeciso, Cillo. Dopo aver dato la disponibilità al ritorno, ci ripensa. E fa capire che non torna. Non può. Cerca un lavoro al di fuori del baseball. Però lascia aperto uno spiraglio. La crisi economica, che si fa sentire pesantemente anche negli Stati Uniti, rende molto arduo il suo tentativo di trovare una sistemazione stabile. A questo punto Cody Cillo rompe gli indugi. Decide di giocare ancora a baseball. La proposta della Fortitudo è buona. Il baseball bolognese è pronto a riabbracciare uno dei migliori lanciatori passati dai diamanti italiani negli ultimi anni.

Matos e Moreno in gara1; Ribeiro-Cillo in gara2. La Fortitudo sta decisamente bene sul monte di lancio nelle prime due partite. Considerando che in caso di necessità può essere a disposizione anche René Mazzocchi, interessantissimo pitcher oriundo, 21 anni, "palla veloce", la stagione scorsa in prestito al Latina. Presumibilmente Mazzocchi giocherà nel Castenaso (il club di IBL2 della franchigia-Fortitudo) ma sarà a disposizione di manager Nanni ogni volta che se ne renderà necessario.
Un punto interrogativo invece riguarda la gara dei lanciatori di scuola italiana. I dubbi non sono chiaramente legati alla qualità, che è ottima, bensì alla quantità. Tre soli lanciatori "asi" (Betto, Ularetti, Milano) sono pochi per affrontare una stagione molto impegnativa. Marco Nanni spera che a nessuno venga neppure un… raffreddore.

E dunque la Fortitudo Bologna, chiamata a difendere il titolo di campione d'Italia inseguendo nel contempo il sogno di conquistare la Coppa dei Campioni, si presenterà al via della stagione con questo roster:
LANCIATORI: Matos, Moreno, Ribeiro, Cillo (all'occorrenza Mazzocchi), Betto, Ularetti, Milano (all'occorrenza, presumiamo, Pritoni del Castenaso).
CATCHERS: Angrisano, Reginato (che sarà utilizzato anche da esterno).
INTERNI: Jairo Ramos (prima base oppure DH), Santaniello, Mazzuca, Infante, Alaimo.
ESTERNI: Landuzzi, Garabito, Reginato, Malengo (utilizzabile anche DH e in prima base), Fornasari.
Nel corso della stagione, e la situazione economica del Club lo permetterà, non è da escludere il tesseramento di un quarto giocatore straniero: presumibilmente un battitore di potenza.

Il campionato di IBL1 avrà inizio nei giorni 1,2 e 3 aprile. I campioni d'Italia debutteranno affrontando i Godo Knights.

Informazioni su Maurizio Roveri 192 Articoli
Maurizio Roveri, giornalista professionista, è nato il 26 novembre 1949. Redattore di Stadio dal 1974, e successivamente del Corriere dello Sport-Stadio, fino al gennaio 2004. Iscritto nell'Albo dei giornalisti professionisti dal luglio 1977. Responsabile del basket nella redazione di Bologna, e anche del pugilato. Caporubrica al Corriere dello Sport-Stadio del baseball, sport seguito fin dal 1969 come collaboratore di Stadio. Inviato ai campionati mondiali di baseball del 1972 in Nicaragua, del 1988 in varie città d'Italia, del 1990 a Edmonton in Canada, del 1998 in Italia, nonché alle Universiadi di Torino del 1970 e ai campionati Europei del 1971, del 1987, del 1989, del 1991, del 1999. Dal 2004 al 2007 collaboratore del quotidiano "Il Domani di Bologna" per baseball, pugilato, pallavolo.  

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