"Baseball e business": il caso italiano

Presso il Dipartimento di Scienze Fisiologiche dell'Università di Firenze un seminario di John Genzale sullo sport business, mettendo a confronto il contesto statunitense e quello europeo

Sport Business e baseball italiano possono apparire due concetti distanti, ma questo sarà proprio il filo conduttore del seminario che John Genzale, co-direttore dell programma di Sport Management alla Columbia University, terrà martedì 1° dicembre presso l'Università di Firenze (appuntamento ore 11.30 presso la Stanza D del Dipartimento di Scienze Fisiologiche in Viale Morgagni 63, ingresso aperto a tutti).
Genzale delineerà le differenze principali tra il mondo sportivo USA e quello europeo, dal punto di vista dei due diversi modelli di business.
Si parlerà ovviamente  del supporto dato dagli enti pubblici ai due sistemi e conseguentemente della differente importanza della competizione olimpica, delle diverse fonti di finanziamento e dei diversi obbiettivi economici.
Infine si userà il baseball italiano, ed il tentativo fatto dalla FIBS di creazione della Italian Baseball League, per illustrare un caso concreto di introduzione del modello americano in Italia: John Genzale ha contribuito in modo determinante alla redazione del business plan presentato dalla Federazione Italiana Baseball e Softball alla Major League Baseball americana e conosce quindi a fondo la tematica.

Informazioni su Ivano Luberti 324 Articoli
Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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