Mazzieri: "Deluso, ma in questo girone non potevamo fare molto di più"

Il manager azzurro traccia un breve bilancio del Mondiale: "Bene i lanciatori, mi aspettavo qualcosa di più dalla difesa, ma abbiamo pagato l'assenza di Liddi e Mazzanti. Il futuro? Tutti i nostri giovani"

Il Mondiale azzurro è terminato da due giorni. L'Italia ha mancato la qualificazione alla seconda fase, obiettivo di inizio manifestazione, complicatosi però con i risultati delle gare della prima fase che hanno "regalato" al nove di Marzo Mazzieri un girone di ferro. Due vittorie (quella scontata con le Antille Olandesi e quella assai prestigiosa con il Giappone), ma anche cinque sconfitte, alcune delle quali hanno lasciato un forte amaro in bocca al gruppo azzurro. "Abbiamo fatto di tutto per entrare nella fase finale della competizione – racconta a BASEBALL.IT il manager azzurro – Abbiamo giocato da pari a pari con tutte le squadre, a parte gli Stati Uniti che hanno giocatori veramente di un altro livello. Ci è comunque mancato sempre qualcosa per prevalere. Devo dire, però, che quando ho visto l'elenco delle avversarie del girone ho capito che avevamo pochissime chance di qualificarci".

Dei tre reparti (monte di lancio, difesa e battuta) quale l'ha soddisfatta di più?

"Certamente sono molto soddisfatto dei lanciatori che hanno risposto alla grande alla strategia con la quale li ho usati".

Fra i lanciatori, ci ha colpito particolarmente Luca Panerati: un altro giocatore rispetto a quello visto in A1 nel 2008.

"Sì, Luca sta migliorando tantissimo con il passare del tempo, come Pizziconi. Ma tutti, ripeto, meritano un buon voto".

Qual è il reparto che l'ha invece delusa?

"La difesa. Abbiamo concesso troppo, non abbiamo aiutato i lanciatori allungando le loro presenze sul monte. Non penso solo agli errori, ma ad out mancati e possibili, qualcosa oltre la routine. Certamente si è fatta sentire la mancanza di un terza base di ruolo: oltre a Liddi e Mazzanti – uno lo avrei fatto giocare in prima – non ho potuto contare nemmeno su Pantaleoni e Sgnaolin che hanno rinunciato per infortuni o problemi di lavoro. Oltretutto Liddi e Mazzanti sarebbero stati la coppia di bomber al quarto e quinto posto nel lineup: questo avrebbe potuto cambiare il volto di alcune partite. In più devo dire che Alex è un elemento prezioso nello spogliatoio in quanto riesce a trasmettere la sua vivacità e voglia di giocare e vincere a tutta la squadra".

Considerazioni per il futuro?

"Puntare molto sui giovani come Panerati, Pizziconi, D'Angelo, ma anche su chi non è entrato nella rosa del Mondiale, come Sambucci e Ularetti".

Informazioni su Fabrizio Masini 59 Articoli
Fabrizio Masini è nato a Grosseto, ma ha vissuto a Milano per oltre ormai 25 anni. Ha seguito il baseball come hobby per Il Tirreno e Radio Rbc Grosseto (prima radiocronaca nel 1978, per alcuni anni in coppia con il figlio Federico). I primi articoli risalgono al 1971. Ha seguito i 4 Mondiali in Italia, vari Europei (dal vivo gli ultimi due vinti a Parigi e soprattutto a Stoccarda nell'estate 2010), il World Baseball Classic del 2006 in Florida e tutti i campionati per oltre 40 anni. Ha commentato gli avvenimenti più importanti avvenuti in Italia per la Rai, TMC, Radio Rai e due tv private grossetane anche con Everardo Dalla Noce e Giancarlo Mangini. Fabrizio Masini è scomparso prematuramente a Milano il 29 ottobre 2012.

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