Bologna chiude prima e fa gli scongiuri

Anche un anno fa primato per la Fortitudo ma poi… Rimini senza patemi dall'inizio, San Marino si conferma, Parma centra l'obiettivo tra alti e bassi. Delusione Nettuno, orgoglio Grosseto, festa a Godo ma Reggio Emilia saluta a testa alta. 

Sotto le Due Torri staranno facendo gli scongiuri. Alla fine di una stagione vissuta meno da protagonisti rispetto a un anno fa a Bologna sono di nuovo primi, per il conto degli scontri diretti con la terza classificata, e dalla loro avranno la possibilità di giocare sei gare su nove del girone di semifinale al "Gianni Falchi". A pari merito la squadra che voleva questo risultato e l'ha ottenuto, il Rimini targato Mazzotti, nato per vincere e riuscito a farlo senza troppi patemi. La regular season consegna all'Italian baseball league anche il terzo posto dei campioni d'Italia di San Marino – un anno fa centrarono i play off per il rotto della cuffia all'ultima giornata – e fa riaffacciare Parma nel giro che conta, altro risultato dichiarato a inizio stagione e centrato. Il girone di semifinale ci dirà quali formazioni si sfideranno per lo scudetto 2009, di certo si chiude una fase del torneo che fino all'ultima giornata ha tenuto con il fiato sospeso. Decise le quattro semifinaliste dopo la clamorosa debacle del Nettuno – la grande delusa di questa stagione – la settimana scorsa a San Marino, c'erano da assegnare il primo posto e decidere chi fosse rimasto nell'Ibl. Due vittorie sul Parma, ormai appagato della qualificazione, fanno sorridere il Godo ai danni di un Reggio Emilia che lascia comunque a testa alta la massima serie. I "goti" dovevano centrare l'impresa, erano dietro negli scontri diretti con i reggiani, e l'hanno fatto. Onore al merito. A Nettuno, invece, i ragazzi di Saccardi non hanno avuto sconti, com'è giusto che fosse, ma possono dire di essersela giocata fino in fondo e magari recriminare per le sette gare perse di un punto. Menzione d'obbligo prima di tornare alle "big" per il Grosseto. Ha rischiato di non iscriversi al campionato, ha accarezzato per un breve periodo il sogno di poter centrare i play off, saluta una stagione tormentata con la bella vittoria in rimonta sul San Marino e con una squadra di tutti grossetani, a cominciare dal ritrovato Riccardo De Santis sul monte. Da segnalare le mille partite dello "zingaro" del baseball Franco Casolari che proprio a Grosseto, ormai 25 anni fa, "inventarono" battitore. Una stagione che ci ha regalato giovani interessanti, fatto vedere belle partite, ha deluso ancora per la scarsa presenza di pubblico nella maggioranza degli incontri, deve far riflettere sulla qualità di certi acquisti "comunitari" e oltre oceano.
Le sfidanti per l'accesso alla finale, allora: la Fortitudo Bologna vincendo 10 delle ultime 12 gare ha dimostrato che la falsa partenza è stata un "incidente" o una precisa scelta di preparazione, poi con un box di battuta che fra Garabito, Infante & C. ha chiusto a 276 di media e battuto 35 fuoricampo ha centrato non solo la qualificazione ma anche il primato. E' la squadra più spregiudicata sulle basi, Nanni ha dato 71 volte il segnale di rubata e in 53 casi è andata bene. Troppi errori in difesa (56) ma un monte di lancio che è una garanzia. La Telemarket Rimini ha avuto un rendimento costante dall'inizio alla fine, sembra che ogni sconfitta fosse solo una piccola svista, è stata "squadra" sempre e la cura Mazzotti si è vista. Hanno battuto più gli italiani che gli stranieri, i tre partenti (2,5 il pgl finale della squadra, il migliore) hanno rappresentato una garanzia assoluta, in difesa appena 39 errori, meno di uno a partita. La T&ASan Marino ha suggellato con 9 vittorie nelle ultime 12 partite ma soprattutto il "capolavoro" della tripletta ai danni del Nettuno la sua partecipazione alla post season. La squadra di Bindi è pressoché perfetta in difesa (39 errori come Rimini) e lì oltre che in due gare su tre sul monte ha costruito i suoi successi. Il terzo incontro è stato sempre un problema, mentre nel box se non c'è De Biase ci pensano Duran e Imperiali a fare la differenza. Nel novero delle quattro il Carimaparma sembra entrare in punta di piedi. Ha certamente meritato questa qualificazione, ha però giocato a tratti, sembrava perdersi nella gara dello straniero e sul monte non ha mai brillato. Il buon "mix" fra promesse e veterani fatto da Gerali, però, alla fine ha portato a centrare l'obiettivo stagionale. E l'appetito, si sa, vien mangiando…

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