Telemarket Rimini, centrato il primo obiettivo

Dopo due anni di assenza, i Pirati di Rino Zangheri tornano nei play-off. Squadra solida ed equilibrata in tutti i reparti, ottimamente gestita da Mazzotti, la Telemarket puà ancora togliersi diverse soddisfazioni.

Dove eravamo rimasti? Rimini torna nell'elite del baseball italiano, un posto che spetta di diritto ai Pirati del presidente Rino Zangheri, forti dei loro undici scudetti. L'ultimo risale al 2006 ed è proprio in quel campionato dei miracoli che la società di via Monaco conobbe l'ultima partecipazione ai play-off, strappata proprio all'ultima partita di regular season in quel di Grosseto. Anzi quando la squadra era già sul pullman per fare ritorno sull'Adriatico, visto che la notizia arrivò via etere solo quando si seppe a notte fonda che il Godo aveva perso a Modena agli extra-inning. Due anni al buio, due anni con ambizioni frustrate fin troppo presto, due anni a guardare gli altri che si contendevano il tricolore. Due anni, non era mai successo da quando il campionato italiano adottò la formula dei play-off (1986). Adesso però la Telemarket i play-off se li è guadagnati a due turni dalla fine della regular-season, dopo un campionato condotto davanti a tutti fin dalla prima partita. Merito del presidente Zangheri che con grande entusiasmo è ripartito ancora una volta a testa bassa senza farsi abbattere dalle delusioni, merito di Mauro Mazzotti riportato sulle rive del Marecchia a dieci anni dall'ultima volta, quando nel 1999 vinse uno storico scudetto in una indimenticabile serie con la Danesi Nettuno. E merito ovviamente della squadra, una squadra solida in tutti i reparti come testimoniano i numeri. E i numeri nel baseball non mentono mai. Il monte di lancio è il più forte del campionato, lo dice la classifica della media pgl, quella delle basi concesse e degli strike-out messi a segno. La difesa si è distinta fin da subito come una macchina dal motore di grande qualità: giocate spesso spettacolari in momenti chiave della partita ma anche e soprattutto la capacità di fare bene le piccole cose. Qualche distrazione di troppo nelle ultimissime partite è costata ai Pirati la leadership nella media difensiva (ora di poco appannaggio della T&A San Marino) ma l'affidabilità del diamante e del campo esterno neroarancione non è certo in discussione. E poi il box di battuta, non travolgente per media ma dotato di una potenza fuori dal comune (29 fuoricampo, uno in meno rispetto alla Fortitudo che ha operato il primo sorpasso stagionale proprio nell'ultimo week-end). Un gruppo di italiani di alto livello integrato da stranieri azzeccati.

Soltanto Rafael Garcia e Sandy Patrone hanno messo insieme ben 15 vittorie sul monte a testimonianza della solidità dei Pirati in garauno e garatre. Un pitcher del calibro di Garcia non si vedeva a Rimini dai tempi di Martin Sanchez (2002-2003) eppure in garauno la Telemarket ha ancora margini di miglioramento perché Gustavo Martinez non è ancora il super lanciatore dello scorso anno. Patrone è invece tornato al suo livello e dietro sta crescendo in maniera esponenziale il talento di Michele Quattrini. Qualche problema invece da garadue dove sono maturate 4 delle 10 sconfitte complessive, tutte e 4 in scontri diretti che potrebbero ripetersi nei play-off.

Il primo obiettivo stagionale è stato centrato e tra due settimane sotto con il round robin. A questa Telemarket nessuno ha chiesto di dominare, ma questa Telemarket può ancora togliersi diverse soddisfazioni.

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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