Mille grazie, mister Sheldon

Indistruttibile terza base del San Marino, californiano di origine, milanese di residenza, giramondo per vocazione, David Sheldon ha tagliato il traguardo delle 1.000 partite giocate in serie A. Solo 10 giocatori prima di lui, tra cui Mike Romano

Incredibile Dave. Con la sua faccia (e il fisico) da eterno ragazzino è entrato nel club dei Mille. Ovvero l'esclusivo gruppo di giocatori del campionato italiano (undici in tutto) che hanno giocato più di 1000 partite in serie A. David Sheldon ci è arrivato giovedì sera, giocando nel San Marino una delle sue innumerevoli partite da ex contro quel Rimini che gli regalò il primo scudetto della sua carriera proprio dieci anni fa. Chi l'avrebbe mai detto allora? Nel 1999, a 36 anni, fresco di passaporto italiano e di convocazione in nazionale, questo californiano di Kentfield, periferia di San Francisco, ormai accasato a due passi da Milano, sembrava aver coronato con quel titolo una carriera già più che soddisfacente. Ma la storia di Dave nel baseball italiano non si ferma lì: nel 2000 arriva la grande esperienza con la nazionale di Ambrosioni ai Giochi di Sydney, poi il passaggio alla Fortitudo Bologna al seguito di Mauro Mazzotti, il tecnico che l'aveva rilanciato a Milano per poi portarselo a vincere due scudetti appunto in Romagna e sotto le due torri. Insomma, quella che sembrava la tranquilla conclusione di una lunga carriera con i dovuti riconoscimenti, si trasforma di fatto in una seconda giovinezza.
Sheldon non si stanca di viaggiare su e giù per la via Emilia. In dieci anni chissà quante migliaia di chilometri avrà percorso per vestire le maglie del Rimini, del Bologna e quindi del San Marino dove partecipa alla storica impresa di vincere il primo scudetto della Repubblica del Titano.
Arrivato in Italia nell'ormai lontano 1987, dopo un paio d'anni nelle minor dei Chicago White Sox, approda nella Fiorentina di Bellomo e Luongo, di Ranieri e Verni, ricoprendo uno dei ruoli più classici in cui si andavano a pescare stranieri ed oriundi in quegli anni, quello del lanciatore-interbase, ovvero il massimo dell'utilità in tempi in cui gli italiani andavano per la maggiore e non potevi permetterti di sbagliare la scelta di chi arrivava dall'America.
E non si può dire che il club toscano abbia sbagliato, visto che Sheldon è ancora in campo adesso, a 46 anni suonati, a testimoniare la qualità di questo giocatore che ha poi girato i diamanti di mezza Italia andando a portare il suo valore e la sua professionalità alle Calze Verdi, alla Fortitudo, al Novara, al Bollate, al Grosseto, al Milano, al Rimini, ancora alla Fortitudo e adesso al San Marino.
Pochi hanno indossato tante maglie quante ne ha vestite lui, lasciando dovunque uno splendido ricordo. Ancora meno sono quelli che hanno tagliato il traguardo delle mille partite, guidati da un altro indistruttibile, quel De Franceschi che ancora si fa notare dalle parti di Godo. E tra gli stranieri che hanno messo definitivamente le radici dalle nostre parti solo Mike Romano ha giocato più partite di lui. Ma qui entriamo già nella leggenda.
Auguri Dave: la via dei record è infinita. Forse, per ritirarsi, aspetta di lasciare il posto al giovane Brian che sta già crescendo da figlio d'arte.

Informazioni su Elia Pagnoni 51 Articoli
Nato a Milano nel 1959, Elia Pagnoni ricopre attualmente il ruolo di vice capo redattore dello sport al quotidiano "Il Giornale", dove lavora sin dal 1986. E' stato autore di due libri sulla storia del baseball milanese.

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