Paternò contro Novara, Falcone vs Costa

Prima di scendere in diamante questo fine settimana l'allenatore del Catania Warrios Paternò e quello del Novara si sfidano a colpi di domande – E a Baseball.it hanno risposto che…

Non siamo certo le Iene, non andiamo in giro in giacca, cravatta ed occhiali da sole, ma agli amici di Italia 1 per una volta copiamo il loro format migliore: la doppia intervista. I due protagonisti? Gianmario Costa, torinese, grandissimo ex-terza base in serie A1 ed oggi manager dell'Elettra Energia Novara 2000 e Benedetto Falcone, messinese manager del Catania Warriors Paternò che sabato e domenica si affronteranno da avversari sul diamante del Warriors Field con le rispettive squadre. Gli etnei ospiteranno infatti i piemontesi per la sesta giornata di andata del campionato di serie A2. Per motivi logistici non abbiamo incontrato personalmente i due allenatori, ma li raggiungiamo telefonicamente. Entrambi entusiasti per la proposta, si sottopongono ad una sfilza di domande.

Chi vincerà la doppia sfida?
Costa: Sulla carta è favorito il Paternò, gioca anche in casa quindi ci sono buone possibilità che possa vincere, ma noi ci impegneremo moltissimo per fare altrettamto. Veniamo da due sconfitte, immaginatevi la nostra voglia di riscatto. Abbiamo necessità di fare punti, quindi io sarei contento di ritornare da Paternò con una vittoria ed una sconfitta, un pareggio insomma, sarebbe perfetto.
Falcone: Potrebbe finire 1-1 per rendere tutti felici e contenti, loro hanno un buon lanciatore straniero e noi abbiamo un buon monte italiano e un'ottima difesa.

Chi vince il campionato?
Costa: Se parliamo del nostro girone dico Catania Warriors Paternò, ma l'ho sempre detto anche all'inizio. Sulla carta ha fatto una squadra per salire e lo sta dimostrando anche sul campo, anche se ancora non sta giocando al meglio, però vince, quindi questa è un'arma di forza.
Falcone: Noi siamo nel novero delle squadre che potrebbero vincerlo. Loro sono stati molto sfortunati fino ad ora, ma sono sicuro che si riprenderanno. Penso che hanno il potenziale per arrivare in alto.

Il più grande lanciatore nella storia della Major League?
Costa: Greg Maddux.
Falcone: Roger Clemens.

Il più grande giocatore italiano di tutti i tempi?
Costa: Roberto Bianchi a me piaceva moltissimo. Ho giocato anche con un altro grandissimo, Castelli, ma credo che Bianchi sia stato il giocatore più rappresentativo degli ultimi anni.
Falcone: Giorgio Castelli.

Quale giocatore ruberesti all'altro?
Costa: Toglierei Torres dal monte di lancio, il Paternò ha tanti giocatori da prendere con le molle, ma Franklyn Torres è il più importante. È un trascinatore.
Falcone: Alexander Sucet .

Il momento del baseball in Italia e la IBL 2010
Costa: Questo è un momento importante, un trampolino di lancio in cui si intravede veramente quel salto di qualità che con l'avvento della Major League nell'IBL dovrebbe realizzarsi. Siamo ad un punto di non ritorno. Se questo progetto dovesse andare male la situazione sarebbe molto brutta. Invece con l'aiuto della Major e con le franchigie che stanno nascendo c'è grande voglia di arrivare dove sono arrivati gli americani. Bisogna essere ottimisti.
Falcone: Credo che ci sia un'importante evoluzione in corso. Dovrebbe portare dei benefici a tutti. La tendenza è quella di avviarsi al professionismo. C'è ancora chi ha dubbi in proposito, ma credo che ormai la Federazione si sia ben orientata su questa direzione. Ci sono delle grandissime opportunità di lavoro, perché se si va verso il professionismo qualche atleta potrebbe giocare a tempo pieno e qualche allenatore potrebbe lasciare qualche lavoro saltuario che adesso fa, per dedicarsi esclusivamente a questo sport. Direi un baseball in fase evolutiva e dinamica.

Un giocatore che vorresti nella tua squadra?
Costa: Jesus Colmenter, è un giocatore che ha giocato con me tre anni fa con l'Avignana in serie A1. È un atleta importante che farebbe bene a questa squadra.
Falcone: Prenderei un giovane italiano per forgiarlo e portarlo ad alti livelli, direi Mattia Reginato del Reggio Emilia.

Cosa pensi del lavoro fatto dall'altro?
Costa: Il Paternò quest'anno ha fatto un salto di qualità, penso che hanno strutturato una società con una buona organizzazione. Loro riescono a vincere anche adesso che non stanno esprimendo un ottimo gioco. Se riescono ad ottenere un risultato anche quando non giocano bene vuol dire che hanno tutto in regola per poter fare il salto di categoria. Ottimo lavoro del manager.
Falcone: Il suo lavoro non si discute. Vi rivelo una chicca. Ha la mia stessa età, ma è stato uno dei miei idoli. Ha avuto la fortuna di nascere dove il baseball si giocava già ad alti livelli ed è stato il mio terza base preferito, penso sia stato il miglior terza base di tutti i tempi di scuola italiana. Ho sempre provato un immenso piacere a guardarlo in tv. Dal vivo l'ho visto una sola volta, ai campionati europei di Grosseto, e mi ha sempre stupito positivamente. Ha fatto un ottimo lavoro anche come allenatore, è nello staff tecnico della nazionale. Posso avere solo parole di elogio per lui.

Le Franchigie, il futuro del baseball…
Costa: Con la franchigia in Sicilia hanno messo a disposizione sette società che lavorano tutte per lo stesso obiettivo e questo mi sembra un risultato importantissimo. Credo che il futuro del baseball italiano debba prendere ad esempio il lavoro che hanno fatto le società siciliane. Anche noi in Piemonte stiamo cercando di fare lo stesso: mettere insieme le società per poter proporre alla federazione una franchigia. Abbiamo iniziato quest'anno perché la mia società, l'Avignana Baseball non esiste più ed è stata assorbita dal Novara, con la prospettiva di poter inserire anche Torino in questo progetto. In modo tale da poter fare anche noi una franchigia in Piemonte.
Falcone: La franchigia siciliana attuale è la più grossa rivoluzione nel nostro sport a livello regionale. Questa adesione di moltitudine di squadre è una rivoluzione intellettuale perché significa abbattere tutte le barriere agonistiche che c'erano state fino ad ora. Un passo fondamentale per la crescita di questo sport, che fa vedere un rispetto reciproco e una voglia di arrivare in alto che per ora è però solo un progetto. Il prossimo anno sarà invece qualcosa di importante, perché ciascuna di queste società dovrà mettere dentro quello che può offrire per far navigare bene questo vascello. C'è chi metterà giocatori, chi dirigenti, tecnici, idee, strutture e chi forze economiche. Speriamo che questa prova generale che stiamo facendo quest'anno possa servire l'anno prossimo da trampolino di lancio per questa realtà.

Scambio di cortesie tra i due manager che tra qualche ora si sfideranno in campo. Per ora, siamo sicuri non ce ne vorrà Falcone: il diamante da giocatore ha visto trionfare Gianmario Costa, l'augurio è che invece da allenatore possa primeggiare Benny Falcone così da mantenere inalterato il pareggio di 1-1 che entrambi gli allenatori si sono augurati come risultato per questo fine settimana.

Informazioni su Antonietta Licciardello 12 Articoli
Nata a Catania il 17 Gennaio 1983, Antonietta Licciardello entra nel mondo del giornalismo a 19 anni occupandosi sin dall’inizio anche di sport. Collabora da subito con diverse radio locali e attualmente conduce un programma sportivo radiofonico sul Calcio Catania in onda quotidianamente su Radio Catania. Realizza servizi radiofonici per il GR locale di Studio 90 Italia curando anche una rubrica, “Il personaggio sportivo della settimana”, dedicata agli sport minori, all’interno del programma "Sicilia in Campo" in onda anch’esso su Studio 90 Italia. Collaboratrice dell’agenzia di stampa siciliana Italpress e del settimanale "i Vespri" è addetto stampa del Catania Baseball Project. Nel 2007 scopre anche il meraviglioso mondo del baseball grazie alla squadra etnea che la ingaggia per curare la propria comunicazione verso i media. I suoi hobby? Il calcio e lo sport in generale, la tv e i manga giapponesi.

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