Il Cariparma è la regina della regular season

La squadra di Gerali chiude con una tripletta in trasferta e si aggiudica la pole position ai playoff, Bologna seconda con qualche rimpianto.

Un altro campionato finisce in archivio e ci regala una griglia playoff con diverse sorprese. Di certo nessuno si immaginava a inizio campionato che il Cariparma potesse finire primo e con ugualmente mal riposta certezza nessuno si aspettava che la Telemarket Rimini potesse rimanere fuori dai playoff.
Questi sono i due fatti che saltano all´occhio guardando la classifica di A1 al termine della regular season 2007. Che ci fossero 6 pretendenti per 4 posti lo si sapeva e questo già precludeva ad una notevole incertezza, ma a guardare il mercato di precampionato Rimini sembrava una spanna sopra gli altri soprattutto in attacco. La squadra di Romano invece è letteralmente colata a picco nel girone di ritorno, perdendo le ultime 6 gare e vincendo solo 2 delle ultime 12 partite e la causa di questa debacle è stata proprio l´attacco che ha guardare le statistiche di squadra risulta terzultimo in quasi tutte le voci importanti: media arrivo in base, media bombarideri, punti battuti a casa. Ultimo addirittura se si guarda a basi ball e fuoricampo. Questo non spiega del tutto i l risultato deludente degli adiatrici perchè ad esempio il Montepaschi che ha chiuso terzo ha statistiche di poco dissimili (ed è guarda caso la squadra contro cui Rimini ha ottenuto quelle uniche due vittorie di cui parlavamo poco sopra). Il punto è che i riminesi hanno avuto tutti un calo di rendimento vistoso nella seconda parte della stagione a partire da Hartmann e Fiore che dovevano costituire il fiore all´occhiello del monte di lancio.
Parma invece , come detto è la sorpresa in positivo della stagione 2007. Contrariamente alla consuetudine che vuole che nel baseball prevalgano le squadre con lanciatori e difese più forti, i parmensi si sono imposti a suon di legnate, finendo prima in quasi tutte le categorie statistiche, grazie alla stella Chapelli ma anche ad una omogeneità di spinta data da ben 7 giocatori con una media arrivo in base superiore a 350. E´ da vedere se questo basterà nei playoff dove monte e difesa sono ancora più importanti ma dove Parma fatica a trovare un terzo partente affidabile, costringendo spesso Corradini agli straordinari e con Salsi che sovente nei finali di partita è stato salvato dal suo attacco o ha sofferto più del dovuto.
Al secondo posto si è piazzata l´Itlaeri Bologna, l´altra grande favorita nei pronostici: la squadra del presidente Macchiavelli dopo le difficoltà a trovare uno sponsor di valore aveva chiuso il mercato con colpi importanti (Conti e Connell) e messo in piedi un monte di lancio valido e molto lungo. Dopo una partenza a mezza velocità in cui la sorpresa D´Angelo veniva oscurata dal pessimo rendimento globale di tutte le mazze felsinee, l´Italeri si è ripresa alla grande chiudendo il campionato in crescendo, ritrovando soprattutto Liverziani e Connell e chiudendo con il secondo attacco di squadra trascinato dal suo leadoff Alvarez Soto che ha chiuso con una media arrivo in base di 452 e una media bombardieri altissima per un leadoff: 500. Anche il monte di lancio ha chuso bene con un solo pitcher sopra il 4 di media pgl e con Betto e D´Angelo che hanno sorpreso un po´ tutti per continuità di rendimento. Betto è un lanciatore totalmente diverso da quello che tirava vere e proprie fiammate fino all´infortunio di qualche anno fa: è molto bello vedere come ha saputo reinventarsi in un pitcher tutto effetti e location.
Al terzo posto si è piazzato il Montepaschi Grosseto, autore di un campionato pregevole e probabilmente al di sopra delle aspettative: il monte di lancio sembrava totalmente inadeguato ad un campionato di vertice, vista la mancanza di profondità, e l´era del dopo Navarro sembrava dover iniziare sotto cattivi auspici. Invece i maremmani hanno condotto un campionato di vertice dalla prima all´ultima giornata, ritrovandosi un Oberto molto cresciuto rispetto all´anno scorso quando poteva contare solo su una gran dritta ed un Mikkelsen che forse nel campionato è stato secondo solo al miglior Matos. Nonostante potesse contare praticamente su un solo rilievo (Ginanneschi), il parco lanciatori maremmano ha chiuso con la miglior media pgl, supportato quasi sempre da un´ottima difesa sia in campo esterno che in diamante. L´attacco non ha avuto delle grandi medie ma ha saputo spesso trovare la valida al momento giusto approfittando di avere spesso il corridore in posizione punto anche grazie ad un gioco molto aggressivo sulle basi (primo con 47 basi rubate di squadra).
Ultimo posto nella griglia playoff lo occupa la Danesi Nettuno che ha condotto un campionato assolutamente alterno. Partito male e con grossi problemi sul monte straniero ha risolto il tutto andando sul mercato e chiamando un grosso nome come Giovanni Carrara. Le ultime 8 gare con i lanciatori stranieri si sono cosi´ chiuse con un bilancio di 6 vinte e 2 perse per i laziali grazie anche al fatto che Florian come rilievo si è trovato assolutamente a suo agio (7 salvezze). Bagialemani si è ritrovato un ottimo rendimento da parte di molti lanciatori (su tutti Richetti sorpendente quanto sfortunato nel ruolo di partente) ed ha avuto anche un ttacco piuttosto prolifico, secondo in media battuta e media bombardi con un grande Gabriele Mazzanti. Sorprende quindi il rendimento mediocre in termini di vittorie e sconfitte.
Dopo Rimini l´altra grande delusa del campionato e la T&A San Marino: doppia la delusione per la squadra di Bindi che ha avuto un rendimento scarsissimo anche in Coppa Campioni. San Marino non ha avuto i frutti sperati dalla scelta, anomala, di avere tre lanciatori stranieri e pur avendo chiuso al venerdì sera con 9 vittorie e 5 sconfitte ha avuto un monte italiano assolutamente carente specie nel gruppo degli oriundi dove nessuno è riuscito a garantire un rendimento dignitoso come partente. Le chiavi della bruta stagione sono state quindi la mancanza di continuità sul monte italiano e in attacco.
La DeAngelis Godo poteva forse sperare in una salvezza più tranquilla, specie visti i problemi di inizio anno dell´Avigliana e la maggior esperienza dei suo uomini. Invece in attacco quasi nulla ha funzionato e se si pensa che il miglior produttore di punti dei Goti è stato De Franceschi ci si rende conto che le scelte degli stranieri sono tutte da rivedere. Si pensi poi che la cura è stata peggiore del male con Kuzmic che ha prodotto numeri ancora peggiori di quelli di Stanley. Anche sul monte il Godo ha avuto seri problemi e l´arrivo di un ottimo nome come quello di Lorraine non ha corrisposto al rendimento atteso. Situazione peggiorata da un Caruso, closer designato , a dir poco disastroso.
Chiudiamo infine con l´Avigliana che era apparsa fin dall´inizio una vittima sacrificale : sia per i problemi economici che hanno impedito alla dirigenza di condurre un mercato tranquillo, sia perchè essere l´unica neopromossa rende più difficile scardinare gli equilibri esistenti. I piemontesi pur rimanendo il fanalino di coda per tutto il campionato hanno tenuto vive le loro speranze fino alla penultima giornata in cui si sono fatti travolgere nello scontro diretto con i Goti. Aver sbagliato completamente la scelta del lanciatore straniero è stato probabilmente l´errore più grave della dirigenza dell´Avigliana in quanto i piemontesi si sono trovati a non essere competitivi già in partenza in ben due gare su tre.

Informazioni su Ivano Luberti 324 Articoli
Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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