
Pessimo esordio nell’anno che dovrebbe essere quello dell’incoronazione a mito per Barry Bonds. Oltre ad aver perso malamente la gara d’esordio a San Diego (6-1 dei Padres sui Giants con il nostro eroe autore di un solo doppio su 4 turni di battuta), lo slugger si è visto lanciare dalla tribuna del Petco Park, oltre a bordate di fischi e striscioni più o meno ironici, una siringa di plastica. Bonds non ha fatto una piega, ha raccolto l’oggetto lo ha scagliato lontano ed ha ripreso a giocare, ma le pressioni che sta vivendo in questo periodo potrebbero ripercuotersi pesantemente sul suo rendimento in campo. Nel dopopartita non ha voluto fomentare nuove polemiche limitandosi ad un sostanziale ‘no comment. Quello che dispiace è che l’uomo che fino a pochi mesi fa era considerato quasi un eroe nazionale, colui che con i suoi 708 fuoricampo in carriera poteva seriamente pensare di raggiungere la leggenda Hank Aaron ed il record assoluto di home-run battuti in carriera (756), adesso stia suo malgrado sempre più incarnando l’uomo simbolo dello scandalo steroidi.
Tornando al campionato, la stagione è ricominciata più o meno come era finita nel 2005. I White Sox nella gara inaugurale strapazzano Cleveland con un 10-4 nel quale Jim Thome mette a segno il suo primo fuoricampo con la casacca dei ‘South Siders. A proposito di nuovi acquisti attesi al giorno del debutto da notare le ottime prestazioni di Johnny Damon che con 3 valide, tra cui un doppio, contribuisce alla strepitosa vittoria dei New York Yankees (15-2 il finale), impegnati nella trasferta di Oakland, e di Kenji Johjima, catchers dei Seattle Mariners, che con il suo fuoricampo al 5° inning regala il momentaneo pareggio alla sua squadra, poi sconfitta per 5-4 nella tiratissima gara casalinga contro gli Angels di Vlad Guerriero. Chiudiamo il racconto della American League con le vittorie esterne di Red Sox e Detroit Tigers rispettivamente contro Texas Rangers (3-7) e Kansas City Royals (1-3), e quella casalinga dei Baltimore Orioles su Tampa Bay Davil Rays (9-6).
Nella National League, oltre alla vicenda-Bonds, tengono banco le roboanti vittorie esterne dei Chicago Cubs (16-7 sui Cincinnati Reds in piena amnesia difensiva), e dei St.Louis Cardinals (13-5 sugli irriconoscibili Philadelphia Phillies). Opening Day rovinato anche per i Los Angeles Dodgers sconfitti 11-10 dagli Atlanta Braves.
Le altre gare hanno visto rispettato il fattore campo e così i New York Mets si sono imposti sui Washington Nationals (3-2), i Milwakee Brewers hanno raccolto un positivissimo 5-2 sui Pittsburgh Pirates e gli Houston Astros, con il punteggio più basso della giornata, si sono imposti per 1-0 sui Florida Marlins. Infine ci sono voluti ben 11 inning per permettere ai Colorado Rockies di vincere la loro gara inaugurale sugli Arizona Diamondback (3-2).
Chiudiamo con un ‘rumors di mercato che sembra farsi sempre più concreto: il clamoroso ritorno, dopo ben 10 anni del 43enne Roger Clemens sul monte di lancio dei Boston Red Sox, squadra che lo aveva lanciato nel mondo del professionismo e dove ha disputato ben 13 stagioni. La notizia è trapelata proprio a poche ore dalla gara dei ‘BoSox in Texas contro i Rangers, altra franchigia che in tutti i modo aveva cercato di assicurarsi le prestazioni dell’inossidabile ‘The Rocket.
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