Il ritorno di Ortega

Decisivo il cubano nel suo ritorno in campionato dopo il ritardo nel ritorno dagli stati uniti.

Il penultimo week end ha messo in mostra molte buone prove da parte dei lanciatori malgrado le solite difese imprecise. Non abbiamo rilevato un filo conduttore particolare per cui passiamo subito ad analizzare i singoli trittici.
La Danesi Nettuno ha vinto 2 partite con l'Italeri Bologna grazie soprattutto all'impresa di venerdì sera in cui ha battuto Matos in una partita, ovviamente, a basso punteggio. Anche l'altra vittoria è arrivata più per merito dei lanciatori che dei battitori. Durante il trittico i laziali hanno concesso solo 9 punti di cui 2 peraltro attribuibili alla difesa. L'attacco felsineo però ha sprecato molto: 28 valide, 12 basi ball e 3 errori difensivi hanno portato a ben 28 rimasti in base di cui 23 nelle ultime due gare. L'Italeri ha pagato caro i 6 errori difensivi e specialmente i 3 di gara 2. In attacco per l'Italeri sono mancati i primi due uomini del line up Dallospedale e Nunez che hanno messo assieme complessivamente un misero 3 su 23, mentre si sono ben comportati Almonte (5 su 11, 1 un furocampo) e Ramos (5 su 11). Da parte laziale, ottimo il ritorno di Ortega (6 su 12, 1 fuoricampo, 1 doppio) ma ottimi anche gli altri del cuore del line up: Colina (5 su 12) e Liniak (4 su 10, 1 doppio, 1 un fuoricampo). Sul monte laziale grande prestazione di Sanchez Lopez con la partita completa 4 valide, 3 basi, 5 strike out) ed ottimi anche i rilievi Masin, Salciccia e Costantini che in 10.1 riprese hanno concesso solo 3 punti. Sul monte felsineo invece meno brillante del solito Matos che ha si messo 11 strike out ma ha messo anche 10 uomini in base in 6 riprese. Si rivede invece ad ottimi livelli Ghesini che ha vinto gara 3 con un rilievo lunghissimo: 4.2 riprese, 2 valide, 2 strike out un punto subito.
La T&A San Marino ha messo a segno una doppietta contro la Telemarket Rimini confermando la buona vena dei suoi pitcher messa già in mostra a Grosseto, con 6 soli punti subiti ed ha approfittato di non avere davanti un parco lanciatori eccezionale, segnando 13 volte. L'attacco di Rimini è stato così spento da battere solo 15 valide e non ha nemmeno saputo approfittare nemmeno dei 6 errori degli uomini di Bindi se non in gara 1; a poco sono valsi i tentativi di spremere il gioco con 6 tentativi di rubata di cui solo 3 riusciti. San Marino ha vinto due partite perché ha prodotto più valide (27) ed ha potuto contare su un miglior parco lanciatori. Ottime le prove di Casseri (6.1 riprese, 4 valide, 2 strike out) e Maestri, addirittura dominante in 7 riprese con 4 valide, 2 basi e ben 9 strike out. Bindi ha anche ritrovato Newman con 2 ottimi rilievi in cui non ha subito punti. Le uniche preoccupazioni arrivano da Montanè ancora incapace di una prova solida : 4 riprese, 4 valide, 4 basi, solo 2 stike out. Romano ha invece potuto contare solo su Trejo come partente affidabile (6 riprese, 5 valide, 2 basi, 3 strike out, 1 solo punto guadagnato), mentre Del Bianco non è riuscito a passare il primo inning (0.2 riprese, 4 valide, 2 basi, 1 strike out, 4 punti). Grandissimo ancora Cabalisti con due rilievi nella giornata di sabato per 8,2 riprese, 9 valide, 4 strike out, 2 punti subiti). In attacco la Teemarket ha avuto continuità solo da Solano (4 su 12, 1 doppio) e sono invece particolarmente mancati Chiarini (1 su 10), Antigua (1 su 12) ed Hage (1 su 8). Nel line up del Titano in positivo notiamo il “solito” Finetti (6 su 13, 1 doppio), Parisi (5 su 13, 1 doppio) e Rovinelli (solo 3 su 12 ma con il grande slam che ha risolto gara 2).
La Palfinger Reggio Emilia ha strappato una vittoria alla Ceci & Negri Parma grazie alla splendida partita del suo partente Villalon (8 riprese, 5 valide, 6 strike out, 1 solo punto) ma ha poi dovuto cedere proprio per la mancanza di solidità dei suoi partenti (9.2 riprese, 14 valide, 5 basi ball, 8 punti subiti dalla coppia Nielsen Zambelli), una difesa molto imprecisa (6 errori nelle ultime due partite) ed un attacco sterile (10 in due partite, dopo altrettnate in gara 1).
Sul monte parmense grande prova di Toriaco con 8 riprese, 1 valida, 5 strike out) e buono Corradini con 7.2 riprese, 8 valide, 5 strike out e 2 punti subiti. In attacco per Gerali continuita solo per Macaluso a 3 su 8, unico a battere valido contro Toriaco, mentre per Parma si sono distinti Urquiola (4 su 10), De Simoni (4 su 10, 2 doppi) e Fontana (5 su 12, 1 doppio).
Prink Grosseto e Warriors Paternò si sono affrontate a ranghi dimezzati, l'una per gli infortuni e l'altra per gli abbandoni, l'una decimata nel reparto lanciatori e l'altra che ha dovuto dare fondo alla panchina per assemblare il line up. L'effetto di tutte queste assenze è stato di depotenziare ancora di più il line up del Grosseto, di alterare l'assetto difensivo di entrambe le squadre e di limitare di molto la lunghezza del monte siciliano. I tre incontri si sono così svolti con Paternò che ha utilizzato solo tre lanciatori che però hanno retto abbastanza bene l'attacco biancorosso (22 valide e 12 punti subiti), la difesa di Paternò ha retto benissimo commettendo un solo errore e l'attacco siciliano ha prodotto più o meno quello che ha prodotto sempre in questo 2005: 26. Il Prink ha prodotto pochino in attacco, come detto, in difesa ha commesso 5 errori e i suoi lanciatori, soprattutto a causa della srataccia di Ginanneschi che in 6 riprese ha subito 6 punti con 9 valide, tra cui il fuoricampo da tre punti di Casimiro. Sul piano delle individualità hanno brillato Franklyn Torres con una partita completa in gara 1 (9 riprese, 6 valide, 1 base e 4 strike out) e sull'altra sponda Rollandini partente di gara 2 (8 riprese, 4 valide, 3 basi, 9 strike out). Ottimo anche Cerbone con due salvezze al sabato, pessimo invece Badii che ha rischiato di compromettere gara 2 (0.2 riprese, 3 valide, 2 basi, 2 punti subiti). In attacco confermano la loro crescita Ermini (5 su 13 con un doppio e 2 basi rubate) e Andrea De Santis 3 su 8 con un triplo. Insufficienti Carvajal (2 su 9), Ramos (2 su 10 con un fuoricampo) e De Franceschi (2 su 11 con un doppio e dun triplo). Nel line up siciliano spicca il solo Agli (5 su 12 e due doppi), troppo discontinui Casimiro (3 su 11 con un fuoricampo) e Carlos Arias (3 su 13) e tutti gli altri.
L'Acegas Trieste ha affrontato una Fiume Modena come sempre combattiva dando vita a tre partite equilibrate anche se contrassegnate da molti errori, cosa abbastanza scontata trattandosi di due delle tre peggiori difese del campionato.
Trieste è uscita sconfitta due volte: due sconfitte particolarmente cocenti visto che i lanciatori di Massellucci hanno tenuto in partita la propria squadra in tutte e tre le gare. L'attacco giuliano è stato superiore a quello modenese: 35 valide contro 27 e 9 doppi contro 4, ma gli uomini di Labastidas hanno approfittato del poco controllo dei pitcher avversari (4 colpiti e 13 basi ball) e della imprecisione della loro difesa (8 errori). In effetti a guardare i tabellini delle tre partite si vede che ha vinto sempre chi ha commesso meno errori e concesso meno basi ball.
In gara 1 il solito Cipriano Ventura ha sfoderato una prova non brillantissima ma solida (7.2 riprese, 10 valide, 5 strike out, 2 punti), sostenuto da Machado autore di una salvezza autoritaria (1 ripresa, 3 strike out, 1 valida).
Ottima anche la prova di Orta, entrato quasi subito a sostituire Lucena e sul monte per 6.1 riprese con un solo punto subito, 6 valide e 3 basi. Tra i pitcher giuliani ottime prove di Pilat (7 riprese, 2 punti, 7 valide, 3 strike out, 2 basi) e Vergine (9 riprese, 8 valide, 4 basi, 2 strike out). Peccato per i brutti rilievi di Nardi (0.1 riprese, 3 punti) e Bruera alla sua seconda sconfitta stagionale con 1.2 riprese, 4 valide, 1 punto guadagnato. In attacco per i giuliani si sono distinti in molti: Taveras (6 su 11, 3 doppi), Piani (5 su 10, 2 doppi), Zamò (7 su 13, 2 doppi) e questo nonostante il buco lasciato da De Biase infortunatosi in gara 1. Tra i canarini solo Villero (6 su 11, 1 doppio) ha brillato.

Informazioni su Ivano Luberti 324 Articoli
Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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