Bruce Hurst: insegnare con l'esperienza

Come insegna ai giovani lanciatori uno dei monumenti del baseball MLB

Questo articolo è il terzo sull'Accademia MLB di Tirrenia, potete trovare i precedenti utilizzando i link in fondo a questa pagina.
Ho parlato nei giorni scorsi di come Lefebvre insegna ai battitori e mi sembra giusto parlare anche di come Hurst insegna ai lanciatori. Chi sia Bruce Hurst non ve lo sto a dire in dettaglio, basta digitare il suo nome su un qualunque motore di ricerca e ne saprete quanto basta in breve tempo. Un grande del passato certo ma con l'entusiasmo di un ragazzo ed un fisico che fa capire subito che il suo ruolo da giocatore era quello di lanciatore, alto spalle larghissime che fanno sembrare la sua testa piccola, braccia lunghissime, gambe potenti. Ma anche uno sguardo penetrante e grande vivacità. Lo osservo spiegare ad un gruppo di lanciatori come gestire il conteggio dei lanci con la stessa tecnica di Lefebvre: prima di tutto una domanda. “Cosa lanci sul conteggio di 0 ball due strike ?”, chiede; silenzio. Allora si risponde da solo: “Il tuo lancio migliore” e poi via come un treno a spiegare perché un lanciatore deve essere sempre aggressivo.
Non potevo ovviamente fare a meno di conoscere questo personaggio che, quando mi sono avvicinato, presentato dall'Addetto Stampa FIBS Riccardo Schiroli, non si è fatto certo pregare, sempre spinto dalla sua voglia di comunicare.

Ci può parlare della sua esperienza come insegnante di baseball?
Da 6 anni sono in giro per l'Europa ad organizzare camp per la Major League Baseball, ho insegnato a ragazzi da tutta Europa, dalla Bulgaria ad esempio. Questo è il camp più lungo tra quelli fino ad ora organizzati
Come ha trovato la struttura del Centro Coni?
La struttura è ottima e anche l'organizzazione. Tutto quello che riguaarda la logistica è a posto. L'unica pecca è che per un camp di circa 50 atleti ci vorrebbe un altro campo da baseball: abbiamo dovuto utilizzare il campo da softball e anche quello da rugby e l'altro giorno abbiamo dovuto trovare un accordo proprio con i rugbisti. In ogni caso non posso dire se torneremo qui l'anno prossimo: non dipende da me, non competono a me queste decisioni
Cosa pensa del talento medio di questi ragazzi ?
“Terrific” (spaventoso, ma nel senso di grandioso, ndr). Questi ragazzi hann meno esperienza dei loro coetanei americani e ancora meno dei sudamericani, che alla loro età hanno giocato molte più partite, ma il loro talento è notevole e ci sono atleti fisicamente di prim'ordine. Hanno tutti una gran voglia di imparare.
Quali sono gli obiettivi che vi proponete di raggiungere?
Vogliamo migliorare questi ragazzi tecnicamente e vogliamo dare loro modo di imparare ad allenarsi anche quando non potremo più seguirli. Inoltre saremo visitati da coach di tutta Europa e anche insegnare ad altri tecnici è importante per la diffusione e la crescita del baseball
Come ha imparato ad insegnare il baseball?
Innanzitutto ci metto grande passione: il baseball è la mia vita. Poi sento molto la responsabilità che ho per il fatto che mi vengono affidati questi ragazzi. Dato che la passione non basta, ho fatto un grosso lavoro soprattutto sull'approccio mentale all'insegnamento con Jim Lefebvre che mi ha insegnato tante cose su come trasmettere la mia conoscenza del baseball.
Dato che ho potuto vedere poco delle sue lezioni, mi sono procurato delle testimonianze di prim'ordine.
Ho chiesto innanzitutto ad Alessandro Maestri, il ventenne talento, allievo sia della Accademia FIBS invernale che di quella Major League, cosa pensasse dell'approccio di Hurst “Lui è stato un grande lanciatore- ci dice Maestri- e ci mette tutta la sua esperienza: è in grado di portarci esempi reali di situazioni di gioco e di farci capire quindi quanto fosse significativo quello che ci insegnava. Questo mi ha permesso di crescere ancora di più dopo l'esperienza di questo inverno con Holmberg. Bill era ancora più tecnico di Hurst ma si concentrava più sulla meccanica, Hurst spazia anche sulle situazioni di gioco che sono altrettanto importanti, portando esempi di cose dette e successe a grandi giocatori”.
Anche Gibo Gerali, tecnico del Club Italia, in attesa della partita pomeridiana, ha pensato bene di assistere ad una lezione di Hurst. “Al di là del contenuto della lezione, bisogna dire che è un piacere ascoltare uno come Hurst, cerca sempre di coinvolgere i ragazzi anche con battute e scherzi. Durante la lezione ha analizzato i movimenti di alcuni lanciatori dissezionandoli in 30 frames: faceva notare cose anche banali ma che spesso vengono trascurate e che invece sono fondamentali. Alla fine della lezione è venuto da me per ringraziarmi di aver assistito ad una sua lezione e questo credo che la dice lunga sulla classe che lo contraddistingue. Si è anche scusato con i ragazzi perché non sono riusciti a filmarli tutti ( a causa della pioggia e della scarsità di cameraman) ed ha promesso che l'anno prossimo si organizzeranno meglio perché non accada ancora. Un atteggiamento che si commenta da solo nella sua correttezza e professionalità.”.
Io a questo punto devo solo sperare di poter assistere ancora alle sue lezioni, magari l'anno prossimo a Tirrenia, se la FIBS riuscirà a stringere un accordo anche per il 2006.

Informazioni su Ivano Luberti 324 Articoli
Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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