La settimana dei fuoricampo

Ben quattro gare sono state decise o anno avuto un impulso decisivo da un fuoricampo

Cominciamo la nostra rassegna statistica dalla doppietta del Prink Grosseto sull'Italeri Bologna, che ha riproposto i maremmani per la lotta ai playoff anche se il ritardo dalla quarta è ancora notevole.
L'Italeri ha segnato più punti (18 contro 15), ha battuto più valide (27 a 26), ottenuto più basi ball (10 a 5), commesso meno errori (0 contro 3): una leggera prevalenza in tutti i settori che però non ha portato frutti vista la doppietta subita. Il fatto è che i partenti bolognesi nelle gare del sabato hanno subito 11 punti e che nelle valide extrabase Grosseto ha messo a segno 2 fuoricampo (uno da tre punti di Bischeri ed uno da due punti di Ramos), oltre a 4 doppi ed 1 triplo. Scarso il ricorso al gioco sulle basi da parte Italeri che non ha mai liberato Nunez e non ha mai utilizzato il bunt di sacrificio, sue armi classiche. Buono il comportamento dei rilievi di entrambe le squadre. Radaelli ha dovuto ricorrere parecchio al suo bullpen che ha totalizzato 11 riprese, nonostante Ghesini non abbia visto il campo, che lo ha ripagato subendo solo due punti di pgl. Galvez ha utilizzato tutti i suoi rilievi che hanno totalizzato 10.2 riprese e subito 4 punti. Perfetta la difesa Italeri, immune da errori per tutto il trittico, alterna quella Prink che con Ozuna e Carvajal ha quasi compromesso gara 2 causando la segnatura di tre punti. Guardando ai singoli colpisce l'1 su 8 di Bischeri che con la sua unica valida ha deciso gara 3, il 6 su 11 di Casolari, unico del Prink a toccare valido due volte il venerdì sera. Tra i bolognesi ottimo Pantaleoni a 6 su 12 con due doppi e altrettanto buono Almonte con 5 su 12 un doppio ed un triplo.

La Telemarket Rimini strappa una partita alla Ceci & Negri Parma e va vicina a vincere anche gara 1, nonostante una prevalenza netta degli emiliani che hanno messo a segno 31 valide contro 21 e ottenuto 18 basi ball contro 13. Rimini ha cercato di ribattere con le sue armi rubando 4 basi ma facendosi anche cogliere 3 volte. Prevale Rimini anche in quanto a potenza nel box: 7 a 3 i doppi, 1 fuoricampo a testa. Le partite però sono state decise dal rendimento dei rilievi e in particolar modo di Cabalisti sempre più ago della bilancia per questo Rimini. Il Caba ha infatti fermato Parma in gara 2 con 2.2 riprese in rilievo a Del Bianco in cui ha palesato problemi di controllo (5 basi ball) ma non ha fatto entrare punti, in gara 3 ha invece ha concesso i 4 punti che hanno fatto prendere il largo agli avversari. In attacco se si esclude Balgera (4 su 10) nessun altro ha ottenuto più di 10 valide. Parma dal canto suo ha avuto un grande Montes (7 rl, 1 sola valida concessa, 7 strike out) ma anche Di Roma e Corradini hanno lanciato almeno 6.1 inning concedendo al più 3 punti. Decisivo anche qui il rendimento di un rilievo, con Salsi che in gara 2 ha lanciato 2.2 riprese e subito 2 punti di pgl ma ha pagato anche un errore decisivo di La Fera, in gara 3 ha lasciato a secco Rimini per 2.1 riprese, fermando la rimonta dei Pirati. In attacco ottimo Rene Pinto a 4 su 12 e decisivo in gara 3 con li suo fuoricampo, ottimo anche De Simoni che ha ottenuto un eloquente 6 su 12 (con 5 su 8 come leadoff in gara 1 e 3). Infine si è svegliato Urquiola, squalificato in gara 1 e con 6 su 10 nelle altre 2.
La Danesi Nettuno lascia due partite alla Fiume Modena e deve soprattutto recriminare sulla propria difesa a cui vanno imputati ben 7 dei 9 punti subiti nelle due sconfitte e che non ha certo aiutato Sanchez Lopez peraltro in giornata non brillante (4.2 rl, 9 valide concesse e autore di uno dei 3 errori). Il monte di lancio non si è mal comportato globalmente dato che ha subito solo 3 punti di pgl e i partenti italiani Billisi e Costantini hanno entrambi concluso la settima ripresa. Billisi ha probabilmente pagato un errore di valutazione dei suoi coach che lo hanno sostituito troppo tardi in gara 2 e sicuramente non è stato aiutato dall'errore di Paoletti. In attacco ottimo Candela a 5 su 11 e tre basi rubate, Paoletti a 4 su 7 e Colina a 4 su 9. Come si vede mancano dall'elenco dei “buoni” Gasparri Liniak e Ortega che costituiscono l'asse centrale del line up laziale ed hanno totalizzato un misero 5 su 37.
Gli uomini di Labastidas dal canto loro sono stati efficaci nel box solo in gara 1 ed hanno basato la loro vittoria sulla generosa prova di Ventura in gara 1 e su quella ottima di Lucena in gara 2, oltre che sugli errori avversari, come detto prima. Fondamentale anche il rilievo di Ferrer, vincente di gara 2 con 2.1 riprese in cui non ha concesso punti. In attacco oltre al solito Munoz a segno in tutte e tre le gare, buono Gomez con un 4 su 8 da leadoff, Carrozza a 4 su 12 con 4 pbc e due doppi.
Nella sfida salvezza la differenza l'anno fatta i lanciatori italiani: tanto buoni quelli della Palfinger quanto inconsistenti quelli della Acegas Trieste. I giuliani non escono da Reggio Emilia a mani vuote perché hanno ribaltato il pronostico nell'unica gara in cui partivano nettamente sfavoriti: quella del lanciatore straniero. Certo che almeno in gara 2 lo zampino ce lo ha messo anche la difesa visto che dei 15 punti subiti solo 5 sono di pgl. Del resto 19 valide sono un bottino che non ammette dubbi e che dimostrano che i lanciatori di Massellucci hanno subito troppo gli errori difensivi. In sostanza la cura dell'allenatore maremmano non ha per ora ovviato al principale difetto dell'Acegas che nel trittico ha commesso ben 9 errori e che ha vinto proprio l'unica gara in cui ha commesso un solo errore. In attacco buone le prove di De Biase a 4 su 11 con un doppio ed un fuoricampo ma Trieste non ha avuto granché da nessun altro. Segnaliamo infine la prima vittoria di Hector Sena in Italia con 8 inning di buon livello. Reggio Emilia ha pagato la serata storta di Heredia in gara 1 (solo 3.2 riprese) ma ha avuto una partita completa da Zambelli e un ottimo Bova vittorioso con 7.1 riprese e nessun punto subito in gara 3. In attacco oltre a Guardasoni a 4 su 8 con il Grande Slam che ha deciso gara 2, Macaluso è andato 6 su 12 e un po' tutti gli altri hanno contribuito con prove sostanziali.
San Marino ha realizzato una prevedibile tripletta ma ha messo in evidenza più di una falla: contro uno degli attacchi più deboli del campionato solo Montanè (7 riprese 0 pgl) ha offerto una buona prestazione tra i partenti di Doriano Bindi. Maestri in gara 2 è improvvisamente crollato alla quinta ripresa e Casseri non è riuscito a chiudere la sesta. Ma quello che sconcerta di più è il rendimento dei rilievi. I 6 lanciatori usciti dal bullpen della T&A hanno concesso 1a bellezza di 10 punti in 9 riprese rischiando di compromettere sia gara 2 che gara 3. Per sua fortuna la T&A ha trovato grande continuità in battuta con molta pazienza nel box (ben 23 basi ball), poca però la potenza visto che su 32 valide solo 4 sono state da extrabase. Continuano a distinguersi i giovani di San Marino con Benvenuti titolare in seconda in tutte e tre le partite con un errore e un 3 su 9 nel box e un doppio e buona anche la prova di Spinelli che ha ricevuto gara 3 ed è andato 2 su 3 nel box.
Molto rammarico infine in casa siciliana visto che i Warriors hanno perso l'ennesima occasione. Stavolta i siciliani sono stati traditi dal monte di lancio e dalla difesa. Ben 8 gli errori totali commessi nelle tre gare dagli interni e dai lanciatori dei Warriors, ma soprattutto mai meno di 6 punti subiti in ciascuna gara, con il solo Torres ad offrire una partita completa peraltro concedendo la bellezza di 13 valide e 5 basi ball. Incredibile la sconfitta in gara 2 arrivata nonostante ben 19 valide. Del resto la differenza l'hanno fatta le basi ball, come detto. Segnaliamo in conclusione la prestazione di Jeudi Perdomo devastante con 10 su 15 dalla posizione di leadoff nel lineup di Paternò con 2 doppi, 1 triplo e due basi rubate.

Informazioni su Ivano Luberti 324 Articoli
Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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