Campionato spaccato a metà, o quasi

Italeri di nuovo davanti a tutti dopo il week-end delle triplette ma l'impresa è della Danesi Nettuno. Continua la rincorsa della Prink, pericoloso stop per la Telemarket.

Sei per quattro, quattro per due. Non è l'esercizio della tabellina bensì la descrizione della graduatoria del massimo campionato di baseball dopo la prima giornata di ritorno. Sei squadre lottano per i quattro posti play-off, dalla nuova-vecchia capolista Italeri Bologna alla rinata Prink Grosseto mentre nell'altro troncone di classifica le emiliane Fiume Modena e Palfinger Reggio Emilia sono in pole position per evitare la retrocessione ai danni di Acegas Trieste e Warriors Paternò. Il primo atto dopo il giro di boa si è consumato all'insegna delle triplette, tranne che sul diamante di Rimini dove i reggiani hanno strappato una partita molto pesante, per se stessi e per i neroarancioni, sempre quinti ma ora attardati di una partita e mezzo nei confronti dei cugini del Titano e con il fiato sul collo dei maremmani di Medina. In un simile contesto il trittico da recuperare allo Jannella tra Prink e T&A sarebbe semplicemente fondamentale.
La copertina di giornata spetta comunque alla Danesi Nettuno, l'unica squadra impegnata in un confronto diretto nonchè la prima in questo campionato capace di infliggere tre sberle al super monte della T&A San Marino. Corre sempre più forte la formazione di Bagialemani: 17 vittorie nelle ultime 21 partite. Di una solidità impressionante in garauno con la quasi imbattibile coppia Sanchez-Sampson, i laziali stanno andando oltre le previsioni anche nelle gare del sabato, con il monte che fa il suo, una difesa diventata infallibile ed un line-up spietato nel quale gli stranieri hanno cominciato a fare la differenza. Momento di appannamento invece per la Bindi-band (solo 20 valide nel trittico nettunese), reduce da 5 ko consecutivi, ivi inclusi i due in Coppa Campioni contro Grosseto e Rotterdam che forse hanno lasciato il segno sul morale della truppa sanmarinese.
L'Italeri ha reagito alla grande all'inatteso doppio stop di una settimana prima a Reggio Emilia e a parte qualche sofferenza di troppo in garadue, ha spazzato la resistenza dell'Acegas di Massellucci, il cui monte si è dimostrato troppo fragile per contenere l'onda d'urto del line-up felsineo (38 valide complessive). Matos si è confermato in grande spolvero mentre Bazzarini e Cretis hanno centrato la vittoria sul limite delle cinque riprese, ben rilevati da un bull-pen che adesso si presenta più lungo e competitivo.
Bella anche l'impresa del Ceci&Negri Parma perchè ora vincere tre partite in casa del Paternò non è facile per nessuno. Dopo la prestazione monstre di Montes in garauno (una valida in 7 riprese), i ducali hanno dovuto soffrire nelle due gare di sabato, specialmente in garatre dova la prova non positiva dell'accoppiata Di Roma-Salsi è stata salvata da un line-up lungo e pungente nonchè capace di far pendere l'ago della bilancia dalla parte parmigiana negli inning finali, quando sul monte siciliano c'era ancora lo stakanovista Torres. Ora Parma è atteso da due week-end di fuoco contro Telemarket e Danesi, dai quali dipenderà probabilmente molto della stagione dei ducali.
E una grande importanza l'avrà anche il prossimo impegno dei campioni d'Europa della Prink, attesi al "Falchi" di Bologna per la vera rivincita dell'ultima finale scudetto. Al successo di Rotterdam hanno fatto seguito tre convincenti affermazioni sulla sempre temibile Fiume Modena ma in particolare è stata la vittoria in rimonta di garauno (da 0-3 a 4-3 all'ottava ripresa) a lanciare un segnale importante per il nove di Medina, ormai arrivato a contatto di gomito con la Telemarket Rimini e con un'inerzia tutta a proprio favore, nonostante la continua ed ingombrante assenza di Navarro.
Proprio i Pirati di Mike Romano devono ancora una volta recitare il mea culpa. Nonostante la Palfinger abbia fatto il suo dovere senza rubare nulla, la tripletta sarebbe stata alla portata dei neroarancioni ma una condotta di gara del tutto negativa (zero punti con 8 valide, 13 rimasti in base, diverse disattenzioni sulle basi) ha portato la Telemarket dritta verso una sconfitta,, quella al cospetto del tandem Heredia-Villalon, che potrebbe costare molto cara in termini di corsa play-off. La reazione è arrivata puntuale e decisa nelle due gare di sabato ma ora i Pirati dovranno giocarsi tutte le loro carte all'Europeo di Parma in quello che al momento rappresenta il crocevia di un'intera stagione per la squadra del presidente Zangheri.

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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