L'equilibrio regna sovrano

Impressionante slump delle mazze del Prink, grande concretezza in attacco della Danesi Nettuno.

Ancora dominio dei lanciatori in questa sesta giornata: ben tre shutout (di cui due messi a segno dai pitcher di Parma), solo una gara ha visto segnare 10 punti ad una delle due contendenti, mentre in ben 13 incontri su 15 la somma dei punti di entrambe le squadre non ha superato i 10 punti. Ovviamente da questo schiacciamento verso il basso dei punteggi ne ha guadagnato l'equilibrio: nessuna gara conclusa per manifesta, due incontri agli extrainning, e ben 10 gare su 15 chiuse con meno di tre punti di scarto. Un sacco di buoni motivi per non andarsene dalle tribune prima del 54-simo out, insomma. Nello scorso articolo avevamo evidenziato come la distanza tra le prestazioni delle prime e delle ultime fosse minore in questo campionato rispetto al 2004. Ebbene la distanza si è ancora ridotta: miglior media battuta per la Telemarket Rimini con 275, peggiore per i Warriors Paternò con 207. Miglior media punti guadagnati sui lanciatori, con Prink a 1.96 (ma Parma è a 1.99), peggiore per la Fiume Costruzioni Modena con 4.59.
Non possiamo che cominciare la disamina di questa settimana se non dal Ceci & Negri Parma. Un attacco essenziale con 25 valide totali e 10 punti segnati, non molti ma sufficienti a vincere tre partite, grazie ad un fantastico monte di lancio. La continuità in attacco è arrivata solo da parte di Fontana (3 su 7) che si porta in testa alla classifica di media battuta individuale e Pinto (4 su 11). L'attacco di Parma ha soprattutto trovato molte valide al momento giusto. Ci piace sottolineare la prova del giovane ricevitore Bertagnon (classe 84) autore di un 3 su 4 con un colto rubando, sabato sera e ottimo anche Federico Comelli (classe 82) in gara 2 con 2 su 3 ed un doppio. Strepitosa la prova corale dei lanciatori con un solo punto di pgl subito in tutto il trittico: ottime le prove dei tre partenti e le chiusure di Salsi che conquista altre sue salvezze. Una prova senza falle in cui spiccano le 8 riprese con sole 3 valide concesse da Toriaco in gara 2 e la prova collettiva della difesa che ha commesso un solo errore in tutto il trittico, confermandosi di gran lunga la migliore del campionato con soli 17 errori totali. Se proprio vogliamo trovare un punto debole in questa squadra possiamo evidenziare la media battuta non certo eclatante di 266, ma subito dopo dobbiamo notare che la media arrivo in base è un ottimo 375.
Veniamo al Prink: la squadra paga in classifica il fatto di non aver messo in cascina gli incontri quando l'attacco girava e, nello scontro con il Parma, trova conferme solo dal suo monte di lancio, pur privo dei consueti 7 inning a basso punteggio di Jaime Navarro. Luciani e Badii hanno fatto egregiamente il loro lavoro venerdì sera e lo stesso Rollandini in gara2. Meno bene Riccardo De Santis crollato nelle riprese centrali, sceso dal monte dopo 5.2 riprese con 5 punti subiti: questa brutta serata lo fa scivolare all'ottavo posto nella graduatoria individuale per media punti subiti dal primo in cui si trovava dopo la quinta giornata. Non buona al sabato neanche la prestazione di Ginanneschi con 6 valide subite in 2.1 riprese in rilievo in gara 3. Probabilmente Ginanneschi non è al massimo della forma e questo spiega come mai non sia stato schierato come partente al posto di Navarro. Passiamo all'attacco e troviamo un disastro: appena 19 valide in tre partite, solo 8 basi ball guadagnate, la miseria di 3 punti segnati, un crollo generale nelle graduatorie di attacco di squadra: la Prink è solo quarta per media arrivo in base, a ben guardare il sintomo più esplicativo del malessere del Grosseto che mostra poca disciplina in attacco. Ben 6 battute in doppio gioco la dicono tutta sulla tattica dei lanciatori parmensi e su come le mazze del Prink abbiano abboccato. Per fare esempi di singoli: Carvajal 0 su 11, Paz 0 su 9, Andre De Santis 0 su 9, Ramos 2 su 11, Casolari 2 su 9.
L'altra grande sorpresa della giornata è arrivata dal cappotto subito dalla Telemarket al cospetto della Danesi Nettuno. Rimini esce particolarmente ridimensionata da questa sesta giornata: in effetti tutte le magagne sono venute al pettine, il bluff di Del Bianco è stato alla fine visto dagli avversari (2.1 riprese lanciate, 4 punti subiti) e la mancanza di alternative sul monte ha portato Romano a schierare Bartolucci per più di 2 riprese in gara 3 e il closer riminese è stato punito: 2.2 riprese lanciate, 3 punti subiti di cui 2 al nono inning per il definitivo sorpasso della Danesi. Può sorprendere invece l'abulia dell'attacco del Rimini, ma a ben guardare qualche scusante i Pirati ce l'hanno avuta: Chiarini non ha giocato nemmeno una partita e Garcia Bellizzi è uscito, colpito durante gara1 e non è più rientrato. Aggiungiamo che Hage ha chiuso a 1 su 10, Antigua a 1 su 11 e Balgera a 2 su 11 e il quadro è completo.
La Danesi Nettuno invece ha confermato i progressi delle ultime settimane: Sanchez Lopez ha messo a segno altri 15 strike out, Diego Ricci ha lanciato 7 riprese con sicurezza come gli accadeva spesso nel 2004 e il ritorno a closer di Costantini, un ruolo dove ha dimostrato affidabilità, ha permesso il recupero in gara 3. L'attacco ha girato benissimo facendo esattamente quello che non ha fatto la Prink una settimana fa: ha aspettato il momento giusto e con gli uomini in base ha toccato duro: 25 valide non sono molte, ma unite a 15 basi ball fanno un buon bottino. Se poi pensiamo che ben 9 valide sono state extra base si spiega l'efficacia dell'attacco di Bagialemani. Anche questa volta Nettuno ha provato a spremere il gioco sulle basi e anche questa volta senza successo: tre tentativi e tre colti rubando, tutti nelle prime due gare.
Un'altra grande che appare se non in crisi, almeno con seri problemi, è l'Italeri Bologna: due sconfitte contro la Fiume Modena non sono accettabili per una pretendente allo scudetto. Mazzotti ha un monte di lancio poco affidabile e l'attacco si è visto fin dal primo giorno che non sarebbe stato devastante. Partiamo dal monte di lancio: tolti Matos e Cretis, rimane ben poco: gli altri pitcher compreso il nuovo arrivato Figueroa hanno dimostrato notevoli problemi di controllo con ben 17 basi ball in 15 riprese lanciate. Il tentativo di schierare Ghesini partente ha dimostrato solo che la strada per il recupero dell'ex Fiorentina Baseball è ancora lunga e Richetti ha avuto un'altra pessima serata. L'attacco ha mostrato la corda: Rigoli retrocesso addirittura a nono in gara 1 e messo in panchina in gara 3 ha chiuso a 0 su 8, Almonte 2 su 12, Pantaleoni 2 su 13, Urueta 1 su 8 e poi in panchina sostituito da Monari, Frignani 1 su 11. Sono troppi i buchi nel line up in questo momento. Il giudizio poteva essere meno severo se in gara 1 Bologna non avesse lasciato ben 9 uomini in base.
Dal canto suo la Fiume Modena ha messo in luce ancora una volta un giusto mix tra attacco e monte di lancio non brillando in nessun settore ma senza mai mollare. Lucena, Nava e Ventura hanno tenuto in partita la propria squadra confermandosi ai soliti livelli e, per quanto riguarda Lucena giocando meglio del soltio; Machado ha tenuto per 2.1 riprese seppur con qualche patema ed il resto lo hanno fatto le mazze dei canarini trovando di volta in volta diversi protagonisti: Malagoli in gara 1 e Carrozza e Passalacqua in gara 2; ottimo il week end di Malagoli con un 4 su 6 complessivo.
La T&A San Marino strappa due vittorie alla Palfinger Reggio Emilia ma sudando le proverbiali sette camicie. L'attacco conferma di aver perso esplosività rispetto alle prime giornate ma il monte di lancio pur senza Casseri si dimostra profondo ed affidabile. Doriano Bindi ha messo sul monte ben 8 lanciatori e quello che ha subito più punti (3) è stato Montanè che ha palesato ancora problemi di controllo. Ha debuttato come partente il giovane Maestri con una prestazione in chiaroscuro che lo ha visto concedere solo un punto in 5.2 riprese ma con ben 10 uomini messi in base. L'attacco ha prodotto con costanza totalizzando 9 valide in ciascun incontro e totalizzando 15 basi ball, di cui 10 in gara 3, malgrado uomini fondamentali come Azuaje e Raven non abbiano praticamente contribuito ha ritrovato Sheldon (4 su 12), Finetti (6 su 11) e Mendoza (5 su 12).
Dal canto suo la Palfinger ha mostrato progressi in attacco, prendendosi il lusso di battere 4 punti nella gara dello straniero ma poi ricadendo nei soliti problemi di produttività nelle gare del sabato. Buono Lollio a 5 su 15 con un triplo incostanti tutti gli altri. Sul monte Gibo Gerali ha pagato la mancanza di alternative soprattutto al sabato, quando dopo le buone 6 riprese di Bova si è trovato senza rilievi affidabili che hanno subito 2 punti nelle ultime due riprese. Ancora una partita completa, ma perdente, per Zambelli al sabato pomeriggio, difese solide per entrambe le squadre con soli 4 errori totali in tutte e tre le partite.
Vitale la doppietta della Acegas Trieste nella trasferta siciliana: il monte di lancio si è mostrato ancora una volta abbastanza solido e profondo anche se Sena in gara 1 ha ceduto troppo presto contro mazze non irresistibili come quelle di Paternò. Ancora una volta Pilat e Vergine hanno retto due terzi di partita subendo danni minimi ( 1 punto a testa) e i rilievi Nardi, Valenti e Bruera hanno retto, seppur con qualche patema, la rimonta avversaria. In attacco bene Taveras a 4 su 9 con un doppio, Bruera a 5 su 12 con un triplo, Piani a 5 su 10 con un doppio, De Biase a 4 su 12 con un doppio ed un fuoricampo (ha praticamente vinto gara 2). Unica pecca per Trieste i ben 6 errori difensivi nel trittico.
Paternò deve invece deve veramente cominciare a preoccuparsi. Buone le prove dei lanciatori come al solito : Huffman passato a rilievo in tre riprese ha totalizzato 5 strike out, Vasquez 11 nella sua vittoria di venerdì e Torres ha tirato una partita completa sabato pomeriggio. Ma l'attacco continua a non battere chiodo, nonostante si sia svegliato il leadoff Perdomo autore di un buon 6 su 13. Il problema è che tolte le sue 6 valide Paternò ne ha battute solo altre 11 di cui solo un doppio di Agli. Paternò può anche recriminare sugli otto rimasti in base di sabato sera, contro i 4 di Trieste.

Informazioni su Ivano Luberti 324 Articoli
Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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