Rimini vince con il monte di lancio, Prink in ripresa

La quarta giornata ha ribadito il grande equilibrio di questo campionato con ben sei gare chiuse con al più 3 punti di scarto e solo una conclusa per manifesta.

E' stato un week end di grande equilibrio: molti punteggi bassi e quindi gare tirate fino in fondo e differenza spesso fatta da una valida o dalla prestazione difensiva.
Cominciamo dal big match tra Italeri e Telemarket: i riminesi hanno mostrato un monte di lancio efficace ed a tratti dominante che ha limitato gli avversari in tutte e tre le gare. Se però vogliamo mettere il tutto nella giusta prospettiva non possiamo fare a meno di notare che l'attacco felsineo è il terzultimo del campionato con un misero 221 di media e che prima dello scontro con il Rimini era quartultimo a 233. Stanno deludendo in particolare gli stranieri dell'Italeri: Kelly Ramos ha una OPS (media arrivo in base + media bombardieri) inferiore a quella del suo sostituto Monari e Nunez nella posizione di leadoff ha solo un 310 di media arrivo in base. Il resto lo fanno l'infortunio a Dallopsedale (non utilizzato in questo trittico) e il terribile rendimento di Urueta (387 di OPS, 1 su 12 questo week end). Per dare una misura della inefficacia dell'attacco felsineo in questo trittico si pensi che i bianco blu hanno collezionato più strike out (22) che valide (20). Se poi in una partita si commettono anche 6 errori (gara 3, con 2 "perle" del solitamente affidabile Nunez) le speranze di vincere contro avversari forti sono ben poche. Tra le poche consolazioni in casa Italeri i 7 strike out senza valide concesse in 4 riprese di Richetti nel rilievo vincente di Gara 1 ed una solidità generale dei propri partenti. Ancora problemi invece quando Mazzotti ricorre al bullpen: Ghesini e Betto hanno subito 8 valide e concesso 2 basi ball in 4 riprese complessive.
La Telemarket dal canto suo conferma con le statistiche la sua prima posizione: prima per media arrivo in base e seconda per media punti guadagnati sui propri lanciatori. In questo week end oltre alla solita coppia di stranieri hanno ben figurato anche Del Bianco con 5 riprese di qualità e Sandy Patrone con una prova autoritaria per 7.1 riprese con 8 strike out: numeri per lui abituali nel 2003 ma non sempre confermati dopo la stagione di esordio. Ecco quindi che quello che doveva essere il tallone d'Achille dei Pirati, sta diventando uno dei punti di forza: in particolare Del Bianco, malgrado le 16 basi ball concesse in 11 inning ha una media pgl di 3.38 che ha permesso ai suoi di rimanere sempre in partita quando lui è stato sul monte.
Rappresenta un'anomalia statistica invece il Prink che rivaleggia in testa alle classifiche di squadra con il Rimini ma ha totalizzato il doppio delle sue sconfitte. La ragione l'avevamo già detta nelle scorse settimane: una difesa al limite dell'inguardabile. Questo week end la sequela di errori ha avuto un netto calo ed è arrivata una tripletta: "solo" 3 in tre partite e soprattutto nessuno da parte di Ozuna, Carvajal e De Santis, tutti sotto osservazione dopo le polemiche delle scorse settimane. Tre partite pulite in difesa anche da parte di Sgnaolin, schierato al posto dell'infortunato Paz. Sempre guardando al banco degli imputati: Andrea De Santis ha chiuso a 3 su 9 con un doppio e 2 bunt di sacrificio e una battuta decisiva in gara 1; Carvajal ha battuto 6 su 15 con un doppio ed un fuoricampo che lo confermano ai vertici delle classifiche offensive; Ozuna invece continua a fare fatica e ha chiuso a 2 su 10 anche se in gara 1 ha affrontato Soler, forte mancino che lo ha costretto a battere da destro. Sul monte, solido come quasi sempre in tutti i suoi elementi, da segnalare la prova di Badii con due riprese perfette e vittoria in rilievo a Navarro, Rollandini con 9 strike out in 7 riprese intonse e Luciani con 4 strike out in 3 riprese iniziate quando la gara era ancora chiusa.
L'Acegas Trieste dal canto suo ha come sempre condotto partite dignitose, sbracando solo negli ultimi 3 inning di gara 3. Il suo monte di lancio ha tenuto contro il secondo miglior attacco del campionato ed in gara 1 questo le ha quasi permesso di portare a casa la vittoria. Del resto fino ad ora il monte giuliano può vantare un pgl di squadra inferiore a 4 (3.99): il migliore tra quelli delle squadre in lotta per la salvezza. Oltre a Soler, ottimo come sempre e Sena capitolato anche per colpa della difesa, si sono distinti Vergine e Pilat. Specie quest'ultimo nelle sue 6 riprese lanciate ha concesso solo un punto agli avversari. In attacco i giuliani hanno raccolto la miseria di 15 valide e 5 basi ball in tutto il trittico: i giocatori che si sono alternati nella posizione di DH hanno raccolto uno sterile 0 su 10. Il manager dell'Acegas ha provato a rimescolare le carte, cambiando il leadoff ma dai primi 4 giocatori del line up sono arrivate la miseria di 4 valide durante il trittico. Non era contro il Prink che Trieste doveva esplodere ma è chiaro che sarà proprio l'attacco, terzultimo per produzione di punti e penultimo per media arrivo in base, il settore che potrebbe fare la differenza in negatjvo a fine campionato.
Nell'altro scontro al vertice abbiamo assistito alla brusca frenata della T&A San Marino. Non crediamo proprio che la ragione possa essere attribuita solo alla assenza di Bissa, ma piuttosto al rientro nella normalità di alcuni giocatori che avevano avuto un rendimento da fenomeni nelle prime giornate: innanzitutto Sheldon autore di un pessimo 1 su 11, ma anche Azuaje a 1 su 10, Raven a 2 su 11 ed il leadoff Mendoza a 2 su 11. E' rimasto quindi isolato nel line up l'ottimo week end di Finetti autore di un 6 su 12 con un doppio, aiutato solo in gara 3 da Rovinelli a 4 su 4 con un doppio e Molinini ad 1 su 3 con un doppio anche lui. Ha deluso anche il monte di lancio: Montane ha mostrato problemi di controllo con 5 basi ball in 6.1 riprese, Mangieri ha combinato un disastro nel rilievo del venerdì sera, Martignoni è durato solo 4.1 riprese in cui ha concesso 5 punti sabato pomeriggio. Si sono salvati solo Casseri (anche se ha messo in base ben 10 uomini in 4 riprese) il suo rilievo Newman che ha vinto gara 3 e si è confermato ad ottimi livelli il giovanissimo Maestri che seppur con qualche problema di controllo ha comunque lanciato per 4.2 riprese concedendo un solo punto. Sempre nel reparto giovani segnaliamo il durissimo debutto di Benvenuti, classe 85, titolare in seconda in tutte e tre le partite a causa dell'assenza di Bissa, purtroppo autore di due errori e rimasto a secco nel box.
La Ceci e Negri ha avuto un rendimento speculare: ottimo e continuo monte di lancio e attacco pungente anche se non esplosivo. Grande partita di Montes, che sembra aver risolto i suoi problemi di controllo senza però mettere la palla in mezzo al piatto: 6 strike out, una sola base ball per lui ed un solo punto concesso nella partita completa. Si è ancora confermato Toriaco che può vantare la quarta media pgl del campionato ed in questo week end ha lanciato 8 riprese senza particolari patemi. Discreto infine anche Di Roma che per 6 riprese ha tenuto i suoi in partita. Unico rilievo utilizzato Salsi che ha mantenuto la sua media pgl intaccata. In sostanza Parma conferma di avere il terzo monte del campionato ed anche un buon attacco che deve recriminare però sui 14 rimasti in base in gara 3, da cui è uscita sconfitta, lo ricordiamo, per 3 a 2. Il punto debole sembra Pinto, tanto bravo dietro al piatto quanto esiziale con la mazza in mano: 1 su 13 in questo week end ed una media OPS in campionato di 567 (media battuta 208). Si sono invece svegliati Fontana (8 su 15 con un triplo) e Urquiola (4 su 13). In netto calo De Simoni a secco nel week end.
La Danesi Nettuno ha messo a segno una tripletta contro Reggio Emilia, reduce da una doppietta contro i padroni di casa: la squadra di Bagialemani ha però dilagato solo in una partita, a dimostrazione che i reggiani non sono squadra cuscinetto ma anche che il proprio attacco non gira ancora come dovrebbe. I fattori sembrano essere due: in primo luogo il leadoff Candela tra i titolari è quello con la peggior media arrivo in base e poi il fatto che l'apporto offensivo arriva ai laziali soprattutto dagli italiani: in questo week end Candela è andato bene (5 su 11 di media arrivo in base) e anche il secondo in battuta, Imperiali se l'è cavata (4 su 11 di media battuta) ma il trio degli stranieri ha battuto a casa solo 2 punti, anche se ha messo a segno un discreto 6 su 19, A parziale scusante va detto che Liniak ha giocato solo una partita su tre. Chi ha bastonato con continuità è stato Manuel Gasparri (5 su 10 con tre doppi) che sembra tornato quello del 2003 e tra i titolari è il migliore in questa stagione in tutte le categorie offensive. Sul monte di lancio Nettuno può sorridere per l'arrivo di Jose Sanchez Lopez che ha ricominciato da dove aveva lasciato l'anno scorso a Paternò: per lui 6 riprese con sole 5 valide, nessuna base e 2 punti subiti. Soprattutto però l'arrivo del dominicano sembra aver scatenato Sampson: non sappiamo se per un moto d'orgoglio o perché più a suo agio come rilievo ma l'americano in tre riprese ha messo a segno 6 strike out e concesso solo 1 base ball, conquistando finalmente una vittoria in Italia. Bene anche gli italiani: uno shotout di Ricci e Colaceci in gara 2 con sole 3 valide concesse e soli due punti concessi dalla coppia Costantini, Billisi: il primo è stato schierato insolitamente da partente e dopo tre ottime riprese è improvvisamente calato, il secondo ha chiuso la saracinesca per 5 riprese, concedendo una sola valida e portando a casa la partita.
La Palfinger ha ancora una volta dimostrato di poter competere con chiunque ma che spesso gli manca quel qualcosa in più: se si eccettua la gara del pomeriggio in cui Zambelli è uscito presto di scena (4 rl, 7 valide, 5 basi ball, 3 punti guadagnati), gli emiliani sono sempre stati in partita, ma sono stati condannati dalle sole 14 valide e 6 basi ball totali. Peccato aver sprecato la bella prova di Villalon autore di 10 strike out in 10 riprese. Discreta anche la prova del rientrante Bova che è riuscito a reggere per 6 riprese concedendo però 6 valide e 4 basi ball. Tornando all'attacco solo Lollio è riuscito a battere valido in tutte e tre le partite e la prestazione collettiva condanna Reggio Emilia al penultimo posto per OPS con uno sconfortante ma eloquente 550. Anche in questa squadra gli stranieri non stanno facendo assolutamente la loro parte: Minatogawa ha una media OPS di solo 587 ed è solo il quinto in squadra. Peggio ancora Matamoros (434 e una media battuta di 150) e Uraguchi (379).
Veniamo infine allo scontro salvezza tra Paternò e Modena. I siciliani hanno portato a casa la prima vittoria stagionale ma hanno poco da esultare. Il loro attacco ha avuto un guizzo sabato pomeriggio approfittando in pieno dei problemi di controllo di Lucena punito duramente da un fuoricampo di Casimiro al momento decisivo. Ma anche in questa partita sono solo 7 le valide battute dai Warriors. In totale Paternò ha battuto solo 23 valide mancando di continuità in tutti i suoi uomini e a quanto pare anche di concentrazione visto i 4 errori che hanno causato ben 6 punti non guadagnati in gara 3 portando i siciliani alla sconfitta. Problemi anche sul monte visto che il rilievo di Vasquez in gara 1 ha definitivamente creato un abisso nel punteggio (ben 8 le valide subite in 3 inning) e la coppia Arias – Huffman in gara 3 ha concesso ben 12 valide. Salvatore della patria il solito Torres (peraltro deludente fino a sabato) con 7 strike out in 6 riprese di qualità.
La Fiume Modena ha invece messo in evidenza un attacco spietato che ha trovato continuità ben oltre il solito Munoz: Villero ha chiuso a 7 su 14 con due doppi ed un fuoricampo, Passalacqua a 7 su 12 con due tripli ed un doppio, Gomez a 5 su 10. Ottimo anche il gioco sulle basi con 7 rubate riuscite e 3 colti rubando. Sul monte, aiutati probabilmente anche dalla scarsa vena siciliana, i canarini hanno avuto un ottimo rendimento dai tre i partenti che hanno retto tutti almeno 6 riprese ma hanno palesato i soliti problemi con i rilievi che hanno concesso complessivamente 8 valide e 5 punti in 4.1 riprese, compreso il grande slam di Casimiro che ha deciso gara 2.

Informazioni su Ivano Luberti 324 Articoli
Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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