L'Italeri ci riprova

Per Mazzotti la sola cosa (quasi) sicura a proposito del monte di lancio è Matos in gara-uno

Ed ecco Bologna di nuovo in finale. A cercar di fare la cosa più difficile, riconfermarsi con lo scudetto sulle casacche! Una cosa che nella storia dei playoff italiani è riuscita solo a Rimini nel biennio 1987-1988, a Parma nel 1994-1995 e, ancora, a Rimini nel 1999-2000.
L’Italeri ha tutte le intenzione di provarci, fino all’ultimo. Anche se quest’anno, a differenza del 2003, non partiva e non parte nel ruolo di favorita.
A parte la scelta obbligata di Matos contro Navarro, domani sera, il tentativo dovrebbe venir fatto opponendo Cerbone a Rollandini in gara-due, con Cretis sul monte in gara-tre, a Bologna, lunedì prossimo, per quella che sotto tutti i punti di vista sarà la partita che più importante della serie, in un modo o nell’altro.
In verità Mazzotti non la pensa proprio così, almeno a parole.
‘L’incontro di lunedì avrà un peso, a seconda di come ci si arriverà. Molto importante, per tutte due, è non andare sullo zero a due, stare attaccati all’avversaria”. E’ la sola cosa con un minimo di peso che siamo riusciti a strappargli, assieme a un ‘sarà una serie lunga: almeno sei partite”.
In fatto è che adesso siamo al momento in cui anche le parole possono essere usate per cercar di vincere.
Anche alla domanda se il partente di domani sera sarà Matos, l’allenatore dell’Italeri ha risposto, per quanto ridacchiando,
Sulla rotazione, a tre o a quattro, nemmeno parlarne. ‘Vedremo il giorno dopo” è stata l’unica cosa che siamo riusciti a strappargli. ‘Forse a quattro” ci ha detto. E ai nostri dubbi a proposito di un Betto che dovrebbe tornare a lanciare in partita a distanza di più di un mese dalla sua ultima apparizione (che fu proprio contro la Prink, alla ripresa dopo le Olimpiadi) ha obiettato che ‘in allenamento, in partita simulata ha tirato bene: dovessimo decidere di usarlo sarebbe in sicurezza”.
Condizionale, intanto, il dovessimo. E alla domanda se, quindi, in una eventuale rotazione a quattro, i partenti quindi sarebbero Matos, Cerbone, Cretis e Betto, risposta che più sibillina non poteva essere: ‘…oppure Bazzarini, o Incantalupo: dipende dal come saranno stati utilizzati prima di gara-quattro”.
Insomma, riguardo ai lanciatori, la sola cosa certa è che Incantalupo sarà impiegato tenendo d’occhio i primi quattro impegni, dal momento che mercoledì mattina ripartirà per gli Stati Uniti”.
Certezze invece, a meno di fatti esterni dell’ultimo momento, sul resto dello schieramento. Antigua a ricevere, Liverziani in prima. Sheldon, Solano e Dallospedale in diamante: Agli esterni Lele Frignani, Rigoli, più Hecher e Pantaleoni ad alternarsi nella zona di destra, con Fontana designato. Tutti ‘vispi e teresi”.

Informazioni su Mino Prati 844 Articoli
Mino Prati, giornalista dal 1979, ha scritto di baseball per 'Il Giornale Nuovo', la 'Gazzetta di Bologna', 'Stadio', 'Tuttobaseball' e 'Baseball International' e 'Agenzia ANSA' e 'Il Resto del Carlino', oltre ad essere stato il curatore del sito BaseballNow. É stato anche direttore responsabile, a livello bolognese, di diverse testate tra cui 'Fuoricampo', 'Baseball Time' e 'Baseball Oggi', nonchè addetto stampa della Fortitudo Bologna. Ha lavorato per l'Ufficio Stampa F.I.B.S. Ha pubblicato l'Almanacco del Baseball, per la Nuova Sagip, nel 1980. Oltre che giornalista, vanta un'esperienza anche dall'altra parte "della barricata": ex-tecnico, dirigente di società, a livello di categorie minori praticamente da sempre (dal 1972) a Minerbio (in provincia di Bologna dove è stato uno dei fondatori della società), e come Direttore Tecnico nelle Calze Verdi Casalecchio (Serie A2-1991) prima e nella Fortitudo Bologna (Serie A1-1992/93) poi. Più volte eletto negli organismi locali della Federbaseball a livello provinciale e regionale. E' stato il Responsabile Editoriale di Baseball.It nel 2002.

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