Playoff della National:Cardinals alle World Series?

A St.Louis hanno visto per tutta la stagione un vero e proprio rullo compressore mentre Houston arriva ai playoff dopo una incredibile rimonta. Chi ci sorprenderà ?

Partono i playoff, finalmente. Non che le emozioni siano mancate fino ad oggi: la griglia dei playoff si è definita solo all'ultima giornata con la grandissima rimonta di Houston guidati da Phil Garner ad una seconda parte di stagione strepitosa, finalmente all'altezza del potenziale di questa squadra costruita per vincere. Partiamo allora analizzando le iniziali serie di playoff proprio con gli accoppiamenti di queste National League Division Series: St. Louis CardinalsLos Angeles Dodgers e Atlanta BravesHouston Astros. Ricordiamo che questa fase dei playoff si disputa al meglio delle 5 partite: le prime due in casa della squadra con il vantaggio del fattore campo (Cardinals e Braves), le seconde due sul campo delle seconde e poi la eventuale bella di nuovo dove la serie è iniziata. Vediamo cosa ci aspetta in dettaglio.

St. Louis Cardinals – Los Angeles Dodgers
I Cardinals hanno dominato l'intera stagione come dei veri e proprio rulli compressori. Inseriti in quella che sulla carta era la division più dura ed equilibrata di tutte le Major Leagues, hanno stracciato la concorrenza, chiudendo con il miglior record di entrambe le leghe (105-57) e vincendo con ben 13 partite di vantaggio la central division. Verso la fine sembrano aver tirato il freno a mano con un rendimento nelle ultime 10 partite di 5 vinte e 5 perse.
I Dodgers dal canto loro erano tra i favoriti ad inizio stagione ma i Giants erano considerati più forti: alla fine Los Angeles ha prevalso di sole due partite, subendo quasi la rimonta di San Francisco. I Dodgers, nonostante stessero andando benissimo, hanno cambiato moltissimo, dando vita ad uno scambio a metà stagione con i Marlins in cui hanno acquisito Brad Penny e Seop Choi in cambio di Lo Duca e Mota e acquisendo anche Maine e Finley da Arizona.
Mettendo a confronto le statistiche delle due squadre i Cardinals sembrano prevalere nettamente in attacco dove hanno numeri migliori in tutte le categorie, in alcuni casi con margini astronomici: ad esempio i Cardinals hanno battuto 319 doppi contro i 226 dei Dodgers, hanno segnato 855 punti contro 761 ed hanno una media OPS (media bombardieri + media arrivo in base) di 804 contro 755. Anche sul monte di lancio i Cardinals prevalgono nettamente con una media punti guadagnati sui propri lanciatori di 3.75 (secondi assoluti nelle Major League) contro 4.01 (quarti assoluti ma con ampio distacco, come si vede), differenza che trova spiegazione nelle poche basi ball concesse dai Cardinals (440 contro 521).
Le statistiche sembrano emettere un verdetto chiaro e, se andiamo a vedere gli scontri diretti, la sentenza è confermata, visto che i Cardinals hanno vinto 4 partite su 6 e i lanciatori dei Dodgers hanno subito parecchio le mazze avversarie con un 5 di media pgl che parla chiaro. Inoltre i Cardinals sembrano avere incontrato una squadra media dal loro punto di vista, dato il 3.67 di media pgl, perfettamente in linea con quanto fatto vedere in stagione.
Volendo azzardare un pronostico diremmo 3-1 Cardinals, ma occhio, perché come detto è una serie al meglio delle 5 partite ed è più facile avere sorprese. Inizio della serie: martedì 5 ottobre a St. Louis.

Atlanta Braves – Houston Astros
Questo scontro promette grandi emozioni e grande equilibrio. I Braves hanno dominato la east division, vinta con 10 partite di vantaggio sui deludenti Phillies. Dopo aver cambiato molto negli ultimi anni, quasi sempre in peggio, almeno sulla carta, Cox e Mazzone si sono confermati la miglior coppia di coach, almeno durante la regular season. Specialmente il pitching coach ha dimostrato di essere un mago, recuperando lanciatori dati per finiti come Jaret Wright e Paul Byrd, talenti naufragati come Juan Cruz, giocatori navigati ma reduci da brutte stagioni, come Antonio Alfonseca. Risultato il miglior monte di lancio di tutte le Major con 3.74 di media punti guadagnati e il 13-simo titolo divisionale consecutivo.
Gli Astros invece erano partiti con grandi propositi di vittoria ma a metà stagione, dopo essersi trovati con più vittorie che sconfitte (56-60), hanno cambiato manager e si sono trasformati con l'arrivo di Phil Garner, mettendo a segno un eccezionale 38-10 dal 14 agosto in poi. Tutto questo nonostante la perdita, sempre ad Agosto, di Andy Pettitte. A guardare le statistiche non ci potrebbe essere più equilibrio in attacco: stesso numero di punti segnati (803), stessa percentuale di arrivo in base (343 a 342 per i Braves), praticamente la stessa media OPS con un 778 a 777 per gli Astros. C'è una minor disciplina al piatto dei Braves (1156 strike out subiti contro 999) e di contrasto una magigore propensione di Garner a chiamare il bunt di sacrificio (98 a 75 per gli Astros). Sul monte di lancio invece i Braves prevalgono abbastanza nettamente con una media punti guadagnati di 3.74, come detto contro il 4.05 degli Astros frutto dei troppi fuoricampo subiti (174 Houston, 154 Atlanta).
Questa prevalenza sul monte i Braves non l'hanno però messa a frutto negli scontri diretti che le due squadre si sono divisi equamente 3 a 3. Colpisce soprattutto il fatto che in queste sei partite si siano ribaltati i valori: 3.13 la media punti guadagnati sui lanciatori degli Astros contro il 3.83 subito dai pari ruolo di Atlanta. Peccato per Houston che Pettitte uno dei migliori contro i Braves, non sia più della partita.
Io personalmente vedo leggermente favoriti gli Astros, che arrivano ai playoff in grande forma. Certo che anche i Braves
Inizio della serie mercoledì 6 ottobre ad Atlanta.

Informazioni su Ivano Luberti 324 Articoli
Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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