Pesanti nubi all’orizzonte minacciano il regolare svolgimento di ciò che resta della stagione agonistica della Major League giapponese con la possibile cancellazione di tutte le gare in calendario.
Una clamorosa presa di posizione, annunciata ieri a Tokyo, con i giocatori nipponici delle 12 formazioni del massimo campionato professionistico che si sono detti pronti all’unanimità a non scendere più in diamante.
Alla base dello sciopero, c’è la fusione tra le squadre degli Orix BlueWawe ed i Kintetsu Buffaloes (la cui firma dell’accordo è prevista per domani) che potrebbe portare ad un taglio di circa un centinaio di persone tra giocatori e staff.
In realtà ciò che i giocatori temono è che si tratti solo di un primo preoccupante passo verso l’unificazione delle attuali Central e Pacific League, istituite nel 1950, con un campionato unico a 10 squadre e la conseguente perdita di ulteriori posti di lavoro. ''Ma sarebbe anche la fine del baseball professionistico in Giappone'' sostengono i giocatori-sindacalisti.
Sotto una pioggia battente, centinaia di tifosi irritati hanno sfilato in queste ore per le vie della capitale intonando slogan del tipo ''No alla fusione'' e ''No ai presidenti egoisti e ottusi''.
La dirigenza federale nipponica difende il ‘merge mentre i proprietari dei club hanno già diffidato gli atleti. Hajime Toyokura, presidente della Central League, ha preannunciato che depositerà una citazione per risarcimento danni in caso di sciopero.
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