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Domenica la ‘Hall of Fame ha spalancato le porte ad altri due grandi campioni delle Majors. Dennis Eckersley, 49 anni, è stato uno dei più grandi rilievi nella storia del baseball con ben 390 salvezze e quasi tutte con la maglia degli Oakland Athletics. Il quarantasettenne Paul Molitor, ex-Milwaukee Brewers, è stato invece un tremendo battitore designato con oltre 3.000 valide. Per festeggiare gli emozionatissimi Eckersley e Molitor, una moltitudine di fan (circa 15.000) ha raggiunto Cooperstown da ogni parte d’America.
Intanto nel Massachussets, il candidato democratico alle prossime elezioni presidenziali, il senatore John Kerry, lanciava la prima pallina dell’infuocato big-match tra Boston Red Sox e New York Yankees ed assisteva alle gesta delle due squadre rivali. Tifava ovviamente per la sua Boston e gli uomini di Francona lo hanno accontentato sbaragliando la formazione di Torre per 9-6 con ben 3 fuoricampo (Damon, Bellhorn e Millar) sul malcapitato Contreras. Vana la rimonta degli Yankees dopo il grande slam di Hideki Matsui.
I Tampa Bay Devil Rays incassano la sesta sconfitta di fila dopo il 5-2 rimediato sul diamante dei Toronto Blue Jays che completano uno sweep di 3-0. Con il fuoricampo da 3 punti, Carlos Delgado è diventato il primo giocatore dei Blue Jays a superare il traguardo dei 1.000 punti battuti a casa. Prima vittoria in Major per David Bush.
Si confermano al comando della Central Division della AMERICAN LEAGUE i Minnesota Twins con l’8-4 in trasferta sui Baltimore Orioles di Lee Mazzilli. Justin Morneau rifila 3 valide al rookie Daniel Cabrera tra cui un homer da 3, imitato da Mike Cuddyer.
Pur battendo lo stesso numero di valide (10) si impongono fuori casa anche i Detroit Tigers, 9-2 sui Chicago White Sox che così sono costretti ancora ad inseguire i Twins. Detroit compie l’impresa dopo l’espulsione del lanciatore partente Jeremy Bonderman e dell’allenatore Alan Trammel, grazie anche al grande slam di Marcus Thames, il primo in carriera, ed alla prima vittoria di Ledezma.
Da segnalare anche i tre successi casalinghi di Cleveland Indians (5-1 sui Kansas City Royals, primo fuoricampo in Major per il rookie Grady Sizemore), Seattle Mariners (6-2 su Anaheim Angels, 4 lanci pazzi all’ottavo inning di Kevin Gregg che eguaglia il record della MLB in regular season) e Oakland Athletics (9-2 su Texas Rangers con 4 fuoricampo degli A’s siglati da Kotsay, Chavez, Durazo e Byrnes).
Nella NATIONAL LEAGUE, è crisi profonda per gli Arizona Diamondbacks. Con il 3-2 subito dai Colorado Rockies (che hanno segnato tutti e 3 in punti decisivi all’ultimo inning), salgono infatti a 14 le sconfitte consecutive per la franchigia di Phoenix. Buio pesto per Arizona dopo l’uscita di Randy Johnson (8 riprese, 14 strike-outs, 6 valide e nessun punto) in quella che potrebbe essere la sua ultima apparizione da partente e con Yankees ed Angels pronti a contendersi, entro il 31 luglio, le performance del 5 volte vincitore del Cy Young Award.
I San Diego Padres rosicchiano qualcosa in classifica ai Los Angeles Dodgers (primi nella West Division) dopo avergli inflitto un secco 3-0 al Dodger Stadium. Una sola valida concessa da Adam Eaton in 7 inning, mentre Phil Nevin e Brian Giles fanno il resto con 2 fuoricampo.
Non si fermano più gli Atlanta Braves alla terza vittoria consecutiva con il 4-3 ‘on the road contro i New York Mets. A metà giugno i Braves erano al quarto posto della NL East Divison, oggi sono in cima alla Division dopo aver trionfato in ben 20 delle ultime 27 gare disputate. Un altro miracolo per Bobby Cox.
Continuano a macinare vittorie, hanno una percentuale migliore degli Yankees e sono saldamente al comando della NL Central i St. Louis Cardinals di Tony LaRussa. Ultimi a cadere con uno shut-out (un 6-0 che porta la firma di Matt Morris) i San Francisco Giants che però li avevano battuti nelle due precedenti gare.
Riescono ad affermarsi di misura i Pittsburgh Pirates, 6-5, e per i Cincinnati Reds arriva il quinto stop. Tike Redman batte un homer da 3 punti per i ‘Pirati che resuscitano dopo una brutta partenza (5-1). Pittsburgh ha conquistato 14 degli ultimi 15 incontri interni.
Accade tutto al nono inning tra Philadelphia Phillies e Chicago Cubs. La squadra di Larry Bowa, avanti 2-0 all’inizio dell’ultima ripresa regolamentare, si lascia riprendere dai Cubs che raggiungono il pari sull’ottimo Eric Milton (12 strike-outs). A sistemare le cose ci pensa poi Pat Burrell con il singolo vincente.
Per concludere, registriamo anche i due successi interni di Montreal Expos (6-4 sui Florida Marlins, seconda gara completa per Livan Hernandez) e Houston Astros (9-1 sui Milwaukee Brewers, quarta vittoria su 5 match per il nuovo allenatore Phil Garner).
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