Nazionali, si parte con la “benedizione” di Petrucci

Il presidente del Coni: “Dovete essere soddisfatti di una federazione che porta ad Atene due squadre”. Blanchard punta… all'oro, Faraone vuole giocarsela con tutti. Forfait di Ricci

C'è stata anche la "benedizione" del presidente del Coni, Gianni Petrucci, per le nazionali di baseball e softball che parteciperanno alle Olimpiadi di Atene. E' un riconoscimento arrivato questa mattina nella sala giunta da un intenditore di batti e corri. "Fate bene – ha detto Petrucci rivolgendosi agli atleti ed ai consiglieri presenti – ad  essere orgogliosi di questa federazione che ha portato alle Olimpiadi due formazioni. I Giochi rappresentano la più grossa emozione per uno sportivo. Lo dico sempre agli esordienti, che alla fine mi danno sempre ragione. E’ un’occasione unica per stare accanto agli atleti di tutto il mondo. Non credo che il baseball – ha aggiunto Petrucci – possa essere messo in discussione, per quello che rappresenta nel mondo. E’ uno sport a me caro e colgo l’occasione per mandare un grosso in bocca al lupo agli azzurri e alle azzurre e per rinnovare i miei complimenti al presidente che sta dando un intelligente impulso al movimento”.
Dopo il saluto del massimo dirigente del Coni, la parola è passata al presidente Fraccari: ‘Per arrivare ad Atene con due squadre competitive abbiamo fatto una preparazione senza lasciare niente al caso. E ringrazio le società che hanno capito ed hanno collaborato. La partecipazione ai Giochi di Atene – ha aggiunto Fraccari – è un punto di partenza per il lancio dei nostri sport. E non si può pensare ai risultati senza una programmazione, un punto su cui si basa la nostra politica federale, come dimostra la nascita dell’Accademia, che potrà contare sulla collaborazione di tecnici Usa grazie ad un accordo con la Major League, ma programmare significa destinare anche risorse per le giovanili, come dimostra l’organizzazione di due manifestazioni internazionali che si svolgeranno in agosto". Nella sala giunta si respirava aria di fiducia sulle possibilità delle nostre nazionali: ”Noi partiamo per vincere l’oro ma qualunque medaglia sarebbe gradita. La preparazione fatta – ha detto Barry Blanchard, il manager australiano della nazionale di softball – ha portato  ad un’ottima squadra, molto bilanciata che può battere le squadre facili. Usa e Giappone sono le più forti, ma noi possiamo guadagnarci un posto nei playoff, migliorando il nostro rendimento in battuta durante la rifinitura di Tirrenia”. Parole confermate dal capitano Marta Gambella: ‘Rispetto al 2000 abbiamo fatto una preparazione di altissimo livello, con tornei in Australia e Giappone, che ci hanno dato la possibilità di migliorare. Siamo convinti di essere all’altezza delle prime quattro. In una partita secca ce la possiamo giocare con chiunque, come dimostra la sconfitta ai supplementari con il Giappone”.
 ‘Cuba e Giappone – ha invece sottolineato il Ct azzurro del baseball, Giampiero Faraone – sono inavvicinabili. Ho comunque in mano una squadra convinta a fare bene, giocando partita per partita. Faremo la nostra rotazione con la presunzione di provare a vincere con tutti”.  ‘Quella che presenteremo ad Atene – aggiunge il lanciatore del Grosseto Riccardo De Santis – è la migliore rotazione degli ultimi anni. Andiamo in campo per dire la nostra”.   Confermate le quindici giocatrici della squadra di softball, mentre per il baseball sono stati annunciati i 26 giocatori che parteciperanno all’Haarlem Week ed al torneo preolimpico di Nettuno, con cinque delle otto partecipanti ad Atene. Manca dall’elenco il nome del lanciatore del Nettuno Diego Ricci, costretto a dare forfait per improvvisi impegni di lavoro.

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Un uomo di baseball "prestato" alla cronaca. Il ruolo di direttore di baseball.it è stato oltre a un onore ed onere una sorta di "rivincita" sul giornalismo in prima linea che l’ha allontanato dai campi di gioco. Giornalista professionista, redattore del "Messaggero" da luglio 2005, prima capo redattore del quotidiano 'La Provincia'-edizione di Latina ma dal 1990 redattore al quotidiano "Latina Oggi". Un ruolo che lo ha costretto a rinunciare all’attività nell’Anzio baseball, società per la quale è stato un pessimo giocatore e un giorno – quasi per caso – si è trovato ad allenare una formazione giovanile."Tante sconfitte ma anche la soddisfazione di vedere qualcuno che ho allenato giocare in serie A". E’ stato tra i promotori alla Coach Convention di Bologna del 1989 dell’inserimento della regola dei 4 punti nella categoria Ragazzi e dopo essersi battuto per anni ha avuto la soddisfazione del reinserimento di una categoria 'intermedia' tra Ragazzi e Cadetti.L’impegno con il giornale, però, non ha più consentito di stare sul campo di baseball per allenamenti e partite, cosa che prima era possibile per l’attività nell’emittente locale Radio Omega Sound e in piccoli giornali locali "conciliata" anche con l’università che lo ha portato a conseguire la laurea in Sociologia.Si è occupato prima di scuola, sanità e mondo del lavoro, quindi dei principali fatti di cronaca.Per "Latina Oggi" ha seguito le manifestazioni internazionali che si sono svolte in Italia dagli Europei del ’91 ai Mondiali del ’98.Nel 1992 è stato tra i fondatori della la cooperativa "Il Granchio", editrice dell’omonimo settimanale in edicola ad Anzio e NettunoDal 1995 al 2007 è stato corrispondente Ansa per la provincia di Latina, ha collaborato con altre emittenti, ha seguito in diretta da Parma la finale scudetto del ’96 per Radio Omega Sound e da Nettuno i collegamenti di quella del ’97 per Radio Dimensione Suono. Ha diretto – ma solo formalmente non avendo giornate di 48 ore – la testata giornalistica di Radio Omega Sound.Il ritorno al baseball c’è stato, in verità, nel 1997 con i Pirati di Anzio che per divertirsi in C/2 avevano bisogno di un manager. Allenamenti… zero, salvo qualche volta nel giorno di "corta", e partite la domenica pomeriggio, con la soddisfazione però di vincere il campionato. Un gruppo di vecchi amici che poi ha deciso di appendere il guantone al chiodo.Nel 2001 durante l'aspettativa a "Latina Oggi" per l’incarico all’ufficio stampa del Comune di Anzio, il ritorno come addetto stampa dell’Anzio baseball ma soprattutto sul campo, come allenatore della Primavera della stessa società. Finita l'aspettativa... addio al campo di gioco e ritorno alla 'normalità'. Si fa per dire, perché nel 2002 alla vigilia del play-ball è nata Arianna, portata al 'Reatini' la prima volta che è uscita di casa. Gaia, arrivata a giugno 2005, ha aspettato un po' di più e sono serviti i play-off. Il rimpianto? Non essere riuscito a trasmettere alla moglie Sabrina la passione per il baseball, neanche facendole vedere più volte "L’uomo dei sogni". Ha tentato, inutilmente, di "convincere" Ettore, il suo gatto e ora spera in Arianna che buttando a terra una pallina ha fatto a casa un piccolo guaio, mentre Gaia (giugno 2005) sembra preferire il pallone da calcio.Ama il mare, la buona cucina ("la minestra di pesce è come un fuoricampo che ti fa vincere la partita all’ultimo inning"), la musica jazz, raccoglie ritagli di giornale e quando può - ma quando? - va a nuotare in piscina.

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