A scuola di baseball (2)

Il prima base

Dopo aver analizzato nel precedente articolo il difficile ruolo del catcher, continuiamo la nostra analisi occupandoci questa volta del giocatore che difende il cuscinetto di prima base.

C’era un tempo in cui il prima base veniva visto come un giocatore lento ed impacciato ma con una straordinaria potenza nel braccio, un giocatore alla Mark McGwire per intenderci. Con il passare degli anni il baseball si è però evoluto ed ora capita spesso di vedere nell’angolo destro giocatori meno potenti ma dall’eccezionale istinto difensivo, giocatori alla J.T. Snow; è chiaro che la squadra che riesce ad avere un prima base con entrambe queste qualità farebbe meglio a fargli un contratto vitalizio!
Un prima base abilissimo in difesa può essere tanto importante quanto un giocatore che sa battere tanti fuori campo: pensate a quanti interventi egli compie in una partita, interventi che spesso salvano punti decisivi per l’esito dell’incontro. Non dimentichiamo che spesso le palline battute nell’angolo destro si possono trasformare in doppi od addirittura tripli, per cui un prima base in grado di coprire con la sua tecnica ed agilità più campo possibile, dà alla sua squadra una chance di restare sempre in partita.
Il prima base ideale deve avere delle caratteristiche fisiche ben precise: deve avere piedi molto veloci e soprattutto deve essere alto, sia per riuscire a recuperare i lanci un po’ troppo sopra la testa sia perché, allungandosi verso la pallina, avrà più possibilità di vincere la sfida con il corridore lanciato sulla sua base, e ricordatevi che il baseball è un gioco di centimetri!
Altro aspetto da non sottovalutare è che un prima base è leggermente avvantaggiato se è mancino: innanzitutto avendo il guantone sulla mano destra avrà la possibilità di coprire più campo sulla sua destra, avrà inoltre maggior facilità a fare il ‘tag” ad un corridore che sta cercando di ritornare in prima base ed infine lo aiuta quando c’è da girare un doppio-gioco difensivo con il corridore in prima.
Vediamo ora qualche piccolo accorgimento tecnico per un difensore di prima base: una delle prime cose che vengono insegnate è quella di non tendersi troppo in anticipo verso la pallina, cioè prima di avere un’idea di dove sarà lanciata; se un prima base si trovasse completamente allungato prima del lancio e questi dovesse essere leggermente fuori dalla sua portata, i suoi tempi di reazione saranno logicamente ridotti, con il rischio che la pallina vada a finire dritta in tribuna.
Al prima base vengono lanciate tantissime palline durante una partita ed è scontato che non tutte siano perfettamente indirizzate verso il suo guantone; uno dei giochi più difficili è quello di riuscire a prendere le palline che gli rimbalzano davanti nella polvere; le tecniche per afferrare la pallina sono praticamente due: con il guantone dritto a cucchiaio o con il guantone girato in ‘backhand”. In entrambi i casi la riuscita del gioco dipende molto dalla pratica, provare cioè tante e tante volte fino a capire perfettamente i tempi di rimbalzo della pallina. Non dimenticate che il gioco in prima base è sempre un ‘gioco obbligato”, cioè il corridore non può evitare di correre sulla base; questo significa che per il nostro difensore è sufficiente toccare il corridore con il guantone e la pallina all’interno per eliminarlo, senza avere obbligatoriamente un piede sul cuscinetto di prima base.
Al prima base viene richiesto anche un perfetto tempismo con il suo lanciatore: infatti in caso di pick-off l’intesa tra i due può consentire decisive eliminazioni; inoltre per tenere il corridore più vicino possibile al cuscinetto di prima base e rendergli più difficile un’eventuale rubata, il nostro difensore resterà con un piede sul cuscinetto fino a pochi attimi prima che il pitcher lanci la pallina verso il battitore: il trucco sta nel contare mentalmente fino ad un prestabilito numero, al numero successivo il prima base si staccherà dal cuscinetto per coprire più campo possibile.
Tenete infine questo concetto sempre bene in mente: ad una grande difesa non si dà certo il risalto mediatico di un grande-slam, ma alla lunga sarà proprio questa a portarci alle World Series….

La prossima volta ci occuperemo del duo interbase-seconda base, non mancate!







Informazioni su Francesco Paolo Falanga 83 Articoli
Sposato dal 1999 con Ester, Paolo ha due maschietti, Federico di 2 anni (lanciatore destro!) e Carlo di un anno (battitore mancino!), che spera prendano la sua stessa passione per il baseball.Commercialista di professione, adora la sua famiglia e la casa con le quali passa tutto il tempo possibile.Come hobby ha la televisione (è un divoratore di eventi sportivi in TV), internet e viaggi, ha passato molto tempo negli Stati Uniti dove ha avuto la fortuna di visitare molti stadi di baseball e di vivere da vicino l'educazione sportiva degli americani.Ha collaborato saltuariamente con qualche rivista in America ed è un grande tifoso dei San Francisco Giants. (Spera di rendersi utile al sito cercando di trasmettere quelle stesse emozioni che prova ancora oggi nel vedere una partita del 'meraviglioso gioco del baseball'....

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