La Danesi mantiene l'imbattibilità. 9 a 2 al Ceci&Negri

La squadra di Bagialemani attende il “crollo” di Medina. Sospeso l'incontro per 20 minuti a causa di un balck-out

La Caffé Danesi rimane a mille e supera nettamente il Ceci&Negri Parma in garauno.
La squadra di Bagialemani, in tribuna per squalifica, ha la pazienza di attendere il calo di Medina e colpire duro al momento giusto.
Per il pitcher parmense a parziale scusante ci sono i tre errori di una difesa non certo impeccabile, mentre dall'altro fronte un ottimo Chavez e le valide dell'ormai solito Peppe Mazzanti e D'Auria lanciano la formazione verdazzurra.
La partita comincia con il riconoscimento che la società Danesi Nettuno ha voluto tributare al suo ex catcher Marco Barboni, che ha concluso la sua carriera dopo aver vinto in casacca verdazzurra 5 scudetti, due volte la Coppa dei Campioni, due volte la Supercoppa Europea, due volte la Coppa Italia, tre volte la Coppa Ceb. Sempre nel corso della cerimonia, è stata anche ricordata la memoria di un grande campione come Antonio Caiazzo, venti anni con il Nettuno, nove scudetti e due Coppe dei Campioni.
Al primo attacco il Parma si rende subito pericoloso, con una base e due singoli di fila di Morelo e Chappelli, un texas quest'ultimo dietro il sacchetto di seconda base. Dopo la sospensione della partita a causa di un improvviso corto circuito all'impianto di illuminazione, Chavez si salva dalla situazione di basi cariche e zero out lasciando al piatto Balgera e costringendo Parisi ad una rimbalzante sulla terza, Peppe Mazzanti gioca l'out a casa e Sforza quello in prima per il doppio gioco.
Il vantaggio nettunese arriva al cambio di campo su un lancio pazzo di Medina che consente a Martins dalla seconda di andare a punto. Grazie più che altro ad un'enorme dormita della difesa parmense quando la situazione era peraltro di due out e poco prima lo stesso Parisi, il catcher del Ceci&Negri, aveva bruciato Candela in terza su tentativo di doppia rubata.
Dopodiché la partita diventa un discorso a due tra i lanciatori.
Sia Medina che Chavez controllano con poco o niente affanno gli attacchi avversari. A rompere l'equilibrio ci pensa ancora la Danesi, che al sesto allunga.
Con due fuori singolo di Peppe Mazzanti, colpito Miller e singolo al centro di D'Auria, sul quale l'esterno centro Chapelli commette un errore.
Nell'azione entrano due punti per il 3 a 0.
Medina esce di scena al settimo, quando arriva il break decisivo. Dopo aver concesso base a Origlia e dopo che la sua difesa commette il terzo errore della serata su tentativo di eliminazione in seconda dopo un bunt, l'altra smorzata di Candela fa avanzare i corridori e li mette in posizione punto, Schiavetti batte valido e sul 5 a 0 arriva il momento di Corradini.
Il pitcher parmense esordisce con una base e poi arriva in sequenza il secondo singolo della serata per Peppe Mazzanti, che vale il 6 a 0, il doppio sulla recinzione di Miller per l'8 a 0 e il singolo di D'Auria per il 9 a 0, che praticamente mandano la partita agli archivi nonostante la reazione ospite nel finale, che produce due punti e rende se non altro meno amara la serata.

Informazioni su Mauro Cugola 546 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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