“Credo ancora nell'accordo con Cuba”

Uno scarno comunicato sul sito FIBS annuncia che l'accordo con la federazione cubana per far giocare nel 2004 alcuni giocatori caraibici nel nostro campionato è saltato alla vigilia dell'asta che avrebbe dovuto assegnare i giocatori

Uno scarno comunicato sul sito FIBS annuncia che l'accordo con la federazione cubana per far giocare nel 2004 alcuni giocatori caraibici nel nostro campionato è saltato alla vigilia dell'asta che avrebbe dovuto assegnare i giocatori alle varie squadre. La motivazione fornita dai cubani appare pretestuosa, dato che l'esigenza di organizzarsi per le olimpiadi non è certo degli ultimi 15 giorni. Cosa può essere dunqu successo ?. Lascia ancora più perplessi la tranquillità con cui il presidente Fraccari accetta una decisione che sicuramente danneggia l'immagine della federazione che certo è parte lesa ma che comunque ha puntato molto su un accordo con degli interlocutori che si sono rivelati inaffidabili. Un accordo che molti appassionati ed addetti ai lavori contestavano sia per la strategia generale di privilegiare la via cubana, sia per la qualità dei giocatori giudicati di seconda fascia. Eppure la FIBS ribadisce nel comunicato che i rapporti con la federazione cubana sono ottimi. La curiosità era troppa ed abbiamo provato a soddisfarla.
Presidente Fraccari ma come è possibile che questo improvvisa marcia indietro non la faccia arrabbiare ?
“Perché conosco e capisco la situazione a Cuba con cui collaboriamo da anni e so che possiamo ancora provare a fare un accordo con loro, oltre quello che già abbiamo per i tecnici. Anzi noi puntiamo a riuscire a portare un giorno in Italia i migliori giocatori cubani”.
Ma è vero che ci sono stati contatti diretti tra alcune società ed alcuni giocatori ?
“Mi è stato riferito che questi contatti sono avvenuti e questo ovviamente non ha contribuito alla buona conclusione dell'accordo”.
Secondo lei la FIBS in questo affare non ha fatto la figura di chi non si è saputo tutelare ?
“Dall'esterno, valutando la vicenda come un normale contratto stipulato tra due parti, questo è quello che appare, ma io credo ancora molto in questo accordo e quindi non mi arrabbio più di tanto. So che i rapporti con i cubani sono molto buoni nonostante questo incidente di percorso e sono convinto ancora oggi della bontà del progetto”.
Perché ?
“Innanzitutto perché aprirebbe una strada nuova al mercato dei giocatori stranieri in Italia, una strada che le singole società non potrebbero percorrere, dato che la federazione cubana non le riconosce e non parla con nessuno se non con altre federazioni. Questo porterebbe l'indubbio vantaggio di aumentare le possibilità di scelta e di conseguenza permetterebbe alle società del baseball italiano, che sul mercato internazionale sono povere, di aumentare il loro tasso tecnico ad un minor costo. Voglio precisare che anche le statistiche dei giocatori pubblicate sul vostro sito quando le tariamo sul nostro campionato rivelano che già nella lista c'erano fior di giocatori, malgrado l'assenza dei nazionali. Poi c'è l'impatto positivo sui media nazionali che avete potuto tutti verificare.
Cosa risponde a chi sostiene che i cubani sono inaffidabili ?
“Che non è vero: con loro abbiamo sempre lavorato bene e poi con i giocatori cubani non capiterebbe certo che se ne vanno a metà stagione davanti ad offerte migliori come è successo l'anno scorso con Samboy ed Ozuna, ad esempio”.
L'accordo aveva ricevuto molte critiche da chi dice che si potrebbero seguire altre strade con paesi di livello anche maggiore di Cuba:
“Cuba nel bene e nel male, rappresenta una realtà particolare, non sarebbe possibile stipulare accordi di questo genere con altre federazioni o leghe in cui i giocatori sono liberi di accasarsi con chi gli pare: le strade di paesi sudamericani o degli USA sono già aperte per quel che è possibile. Aprire una nuovo canale con Cuba sarebbe un bene per noi e per loro”.

Informazioni su Ivano Luberti 324 Articoli
Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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