Canada: ecco i bombardieri

Altri 4 fuoricampo per battere la Colombia (14-6) e portare il totale a 13 in 4 partite. Ora sfiderà il Messico per un posto ad Atene

Il Canada accede alla semifinale del torneo battendo la Colombia 14-6 al termine di una gara che ha anche avuto momenti di difficoltá. Domenica i nord americani affronteranno il Messico per la gara decisiva in vista della qualificazione alle Olimpiadi.

Con Mike Myers (Triplo A con i Cubs) in pedana e un vantaggio rapidamente arrivato al 7-1 contro il partente colombiano Rojano, il Canada pensava probabilmente ad un pomeriggio tranquillo.
Non dello stesso avviso era la Colombia, che giá si era portata per prima in vantaggio, approfittando di un errore dell'interbase Nicholson. Al quinto la formazione allenata da Sevilla ha aperto con il singolo del catcher Zambrano e ha proseguito con il doppio dell'esterno centro Ortega. L'eliminazione in diamante dell'esterno destro Puello é valsa il 7-2. L'interbase Adolfo Gomez ha battuto un singolo, spingendo a casa il 7-3. Myers ha poi passato in base l'esterno colombiano Herrera. Quando il seconda base Edinson De Avila (che proprio ieri ha firmato per i Detroit Tigers) ha colpito un doppio, portando i suoi sul 7-4, il manager canadese Whitt ha deciso per il cambio.
“Sí, forse ho tardato col cambio” ha detto Whitt ai giornalisti nel dopo partita “Ma pensavo Myers potesse farcela a chiudere almeno la ripresa. Quel che é successo al quinto inning mi ha preoccupato, ma almeno ci ha svegliati”.

Preoccupato lo era senza dubbio Whitt quando il terza base colombiano Llamas ha spedito la palla dritta del rilievo Begg in mezzo agli esterni e ha portato il risultato sul 7-6.
“Onestamente, non pensavo che potessero battere cosí bene la mia dritta” ha detto Begg “Era un buon lancio, ben collocato sul filo esterno. Col catcher La Forest abbiamo allora cambiato strategia e usato di piú la curva e lo slider. Per fortuna riuscivo a controllarli bene nella zona dello strike”.

La Colombia, che aveva in pedana il curvista mancino Avilez, a quel punto ha giocato durissimo. Al sesto l'esterno destro Puello ha rubato un extra base a Nicholson con un tuffo. Clapp peró ha colpito un singolo e rubato la seconda. La Forest ha guadagnato una base ball sofferta, con quarto ball contestato dai colombiani. A risolvere il problema ci ha pensato Justin Morneau (106 turni alla battuta con i Minnesota Twins quest'anno), che ha sparato un fuoricampo di potenza impressionante dietro l'esterno centro.
“Non stavo girando bene” ha commentato il 22enne prima base “Ed era un momento importante. Sono andato nel box rilassato, pensando alla squadra. Quando ho visto una dritta in mezzo al piatto mi sono detto di non strafare e ho colpito per il line drive. E' andata bene, perché il fuoricampo ci ha tranquillizzati”.

In effetti il Canada non ha avuto piú problemi e ha allargato il punteggio a suon di homer, come suo costume. Ancora Morneau (con una legnata davvero spaventosa, almeno 140 metri), l'esterno destro Radmanovich e il pinch hitter Stern hanno arrotondato fino al 14-6.
Per la cronaca, il Canada ha fin qui ottenuto 13 fuoricampo (4 Morneau, 2 La Forest e Radmanovich, 1 Betts, Nicholson, Guiel, Clapp e Stern) in 4 partite.

“Il Messico é una squadra forte” ha concluso il manager canadese Whitt “Lo abbiamo visto giocare con Cuba e gli Stati Uniti e ci ha fatto grossa impressione. Ai ragazzi ho detto che nel 1999 eravamo arrivati a questo punto, ma lí ci siamo fermati. Nessuna festa, ci serve un'altra vittoria”.
Per il canada lancerá Johnson.

Il manager della Colombia Sevilla saluta il torneo soddisfatto: “Non potevamo fare di piú. Come lanciatori non avevo altra scelta. Il Canada é uno squadrone, fortissimo in battuta. Ma non lo sottovaluterei come monte di lancio e in questo senso la nostra prova di oggi mi rende orgoglioso”.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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