Io, giornalista forchettaro

La corporazione degli scienziati tecnici insorge: i giornalisti non possono dare giudizi. Ma chi sono io, Filiberto Pittini?

Piango la dipartita di Filiberto Pittini dal forum di baseball.it. Trai tanti che sono talmente coraggiosi da non firmarsi nemmeno con il loro nome (ma che ambiente è, quello in cui non si ha il coraggio di dire come la si pensa?), Filiberto ha avuto modo di elevarsi. Lui ha scelto uno pseudonimo e precisamente quello di: Una delle ultime figure di “fotografo dilettante” nell'accezione ottocentesca, Pittini dedica la sua attenzione fotografica alla natura in quanto opera d'arte ai suoi “segni”, alle sue superfici, evidenziando tracce, punti, linee, ombre di quella realtà. Un accattivante diario di viaggio con “impressioni”, come Pittini ama definire queste immagini, testimonianze di “uno sguardo intenso, prolungato, appassionato”.
Non so a voi, ma a me non mancherà.

A proposito di dilettanti, voglio difendere la categoria dei tecnici di baseball come me. Gente cioè che è ben conscia di fare un altro mestiere (nella fattispecie, il giornalista) ma che dedica passione allo studio del suo gioco preferito, altrettanto conscio del fatto che il baseball è un gioco.
Come dite? Che a parte qualche eccezione in Italia i tecnici di baseball sono tutti nelle stesse condizioni? Non credetelo.
Gli albi del CNT sono pieni di scienziati della palla base che per puro caso fanno anche i macellai, gli impiegati del catasto, delle poste e telegrafi, delle muncipalizzate pubblici servizi, dell'Enel, della Telecom, i rivenditori di articoli sportivi o i panettieri. E che trovano “sconveniente” che un giornalista ('forchettaro'…e me ne vanto) possa esprimere giudizi tecnici. Ancora più sconveniente trovano il fatto che qualcun altro abbia provato a fare l'allenatore di mestiere e per questo lo odiano.
Sapete cosa dico a questi signori? Che sono solo dei Filiberti Pittini, che non hanno il coraggio delle proprie azioni e neanche quello di provare ad abbracciare l'attività che amano.

Volevo salutare un mio amico con le parole di una canzone dei Jam di tanti anni fa: “Non ci sono più piscine a forma di chitarra nelle quali nuotare/non ci sono più taxi, ma devo camminare/nei bar non mi danno più da bere quando è chiuso/Sono da solo, come tutti gli altri/ Ma per un po', ci siamo divertiti”.

A proposito di amici, quello degli “sms” si sta scaldando sapendo che iniziano i play off e che dopo sarò all'estero. Perchè mandare messaggi in orari strani è molto più eccitante. Ad esempio, al mundialito di Nettuno mi ha tenuto sveglio fin verso le 3 per delucidarmi sui dettagli di una telefonata con l'oggetto del suo desiderio (sempre lei, il mio amico è un ragazzo coerente) che, nella sostanza, si sfogava per le pene che il fidanzato le faceva soffrire. Beh, alzi la mano chi si direbbe contento se la donna dei suoi sogni lo tenesse sveglio di notte (perchè l'oggetto del desiderio lo aveva anche svegliato) per raccontargli che un altro la fa soffrire. Mah…non sarà mica Fliberto Pittini, il mio amico degli 'sms'?

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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