Faraone: Ë'una vergogna”

Il manager azzurro amareggiato: “Mi prendo le mie grosse responsabilitá. Lo svedese Schöön: “E pensare che ero giá contento di essere qui”

Giampiero Faraone parla con i giornalisti dopo un breve discorso alla squadra.
Giampiero, è un disastro? “Una vergogna. Chiamiamo le cose col loro nome”.
Il line up ha tradito: “Contro un lanciatore del genere è impossibile segnare solo 2 punti. Noi abbiamo il campionato più competitivo d'Europa e i nostri atleti dovrebbero essere i più preparati in campo”.
Forse la nostra convinzione di essere superiori è andata oltre la logica. Magari siamo semplicemente a livello degli altri: “Forse sì, è un'analisi legittima. Anche perchè altre spiegazioni proprio non le so dare. Io da parte mia mi prendo le mie grosse responsabilità. Forse dovevo sostituire il lanciatore prima, ma resta il fatto che non è possibile non segnare di più contro un lanciatore di questo genere”.
Che comunque aveva fatto un'altra bella figura contro la Repubblica Ceca: “La Repubblica Ceca, appunto. Noi vediamo tutti i venerdì lanciatori di ben altro livello. Non capisco…”.
Sei deluso? “Sono amareggiato. Da giorni predico che questo è un gran gruppo. Ero convinto di aver dato il via ad un bel progetto e invece è finito così. Comunque, non facciamo bilanci ora. Dobbiamo vincere le prossime 2 partite e giocare poi per qualificarci per Atene. Il 28 luglio sono disponibile per riparlare di tutto a 360 gradi”.

Il manager svedese Peter Schöön prende questo risultato storico con nordica flemma: “E' evidente che si va in campo per vincere sempre, ma se devo ammettere la verità io ero già soddisfatto così, per essere entrato nelle prime 8. In fondo, venivamo dalla poule B”.
Come mai l'Italia ha fallito secondo lei? “Se volete il mio parere, non credo che i giocatori italiani abbiano preso davvero sul serio questo appuntamento. Secondo me erano convinti che comunque avrebbero vinto”.
Il vostro lanciatore li ha messi in evidente difficoltà coi cambi di ritmo e le palle lente: “Avevo fatto seguire l'Italia ed avevo visto che sono tutti grandi battitori di palle dritte. Evidentemente l'unica nostra speranza era di affrontarli con palle lente”.
Adesso? “Adesso è come ieri. Partiamo battuti, ma non abbiamo niente da perdere e giocheremo al meglio che possiamo contro l'Olanda”.

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