Pernas: “L'Italia è un esempio da seguire”

Il presidente della federazione spagnola ottimista sul futuro del baseball europeo e spagnolo: “Vogliamo giocare i Mondiali”

Julio Pernas, Presidente della Reale Federazione Spagnola, non ha potuto gioire più di tanto venerdì pomeriggio a Madrid. La giovane Italia P.O. di Beppe Massellucci ha sconfitto la sua nazionale maggiore per 7-3.

“Ma è stata una bella partita ed è stata una bella giornata di baseball. Quindi, io sono contento” ci dice in un ottimo Italiano.
Poi prosegue: “Ammiro molto il mio collega Fraccari per aver varato un'iniziativa come questa P.O., che consente di far entrare ragazzi giovani nel clima delle nazionali e, soprattutto, è l'anello mancante tra la nazionale juniores e la maggiore. A noi manca una selezione under 23, ad esempio”.

Presidente, ma quale futuro vede lei per il baseball europeo? “Adesso come adesso, voglio dire nell'immediato, non è che si possa fare tanto. Però seguendo programmi precisi come quello italiano io credo che si possano ottenere risultati che adesso sembrano impossibili”.
Visto che lei è un nostro ammiratore, ci vede favoriti anche contro l'Olanda al prossimo Europeo e alla successiva qualificazione per Atene? “Mah, io credo che Italia e Olanda siano 2 squadre forti e che si conoscono molto bene. Le sfide tra di loro sono sempre eccitanti e penso proprio che vedremo una finale tra Italia e Olanda. Chi vincerà non lo posso dire, però. Io vedo molto equilibrio”.

La Spagna che obbiettivi ha? “Noi stiamo lavorando per tornare a disputare un Mondiale, quindi puntiamo al quarto posto nell'Europeo per poter giocare in Olanda nel 2005. Stiamo crescendo e ci siamo rinforzati con qualche giocatore di origine centro americana ma di nazionalità spagnola”.

In conclusione, il rapporto con l'Italia esce rafforzato da questa iniziativa: “Assolutamente sì. Italia e Spagna sono nazioni sorelle e anche nel baseball la stima reciproca è massima”.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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