“Completo e riconoscibile arresto”

La nuova interpretazione della regola del balk ha fatto le prime vittime

La prima giornata del campionato di Serie A1 è stata caratterizzata da un aumento esponenziale delle chiamate di 'balk', il fallo di pedana del lanciatore.
In un caso allo stesso lanciatore sono stati chiamati ben 5 'balk' e la cosa ha destato una certa sensazione, perchè il colpevole è il grossetano Rusty Meacham, ex Major League e accreditato di 2 soli ball nella sua intera carriera.
Al di là del dato numerico, che non so se sia stato verificato, va considerato che 2 di questi falli di pedana sono stati decisivi per far avanzare un giocatore della Palfinger Reggiana, che affrontava La Gardenia Grosseto di Meacham, dalla seconda base al punto.

Insomma, un giudizio arbitrale ha finito con l'influire sul punteggio e questo ha creato non poca curiosità attorno all'episodio.
Personalmente, non ero allo stadio di Reggio Emilia e posso quindi solo commentare attraverso i “sentito dire”.
Un lanciatore che ha seguito la partita mi ha riferito che non c'era discussione. “Sembrava che Meacham lanciasse il batting practice” ha detto.
Non tutti i giudizi sono stati di questo tipo, però. E allora, preso atto del fatto che i balk sono stati tutti chiamati per lo stesso motivo, è giusto uscire dal caso specifico per parlare della regola.

La regola dice che, durante il caricamento dalla posizione fissa, il pitcher deve “giungere ad un completo e riconoscibile arresto”. Questo per evitare che i corridori siano ingannati.
Preso atto del fatto che spesso i lanciatori effettuano un caricamento ai limiti del regolamente, allo scopo di tenere i corridori sulle basi, è stato deciso di inasprire l'applicazione della norma.

A Spoleto ai direttori di gara è stata data una direttiva chiara e semplice, in armonia con le regole internazionali: “Le azioni al limite della violazione della regola vanno considerate a tutti gli effetti una violazione e quindi vanno sanzionate con un balk”.

Dovremo aspettarci qualche altra chiamata di balk contestata con i lanciatori in posizione fissa nelle prossime giornate. Poi gli atleti si adatteranno al nuovo metro di giudizio e si tornerà alla normalità. I falli di pedana torneranno rari e non se ne parlerà più.

A questo punto sarebbe interessante osservare se qualcuno sui campi ha notato una esasperazione eccessiva nell'applicazione della norma.
Da parte mia, non posso che ammettere che raramente ho avuto gli elementi per giudicare (senza l'ausilio di un replay) una chiamata di 'balk'. Ben difficilmente la nostra attenzione, in qualità di spettatori, è posta su quel particolare movimento del lanciatore. Al contrario, l'arbitro di seconda base controlla personalmente proprio quello e ben difficilmente vedrà male.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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