La stagione di Phil Nevin è già finita

Per l'esterno dei Padres necessario l'intervento alla spalla lussata

Twins e Padres hanno realizzato nelle ultime ore di dover fare a meno per lunghi mesi di due dei loro punti di forza. L’entità dell’infortunio al ginocchio del partente di Minnesota Eric Milton era già nota da giorni, quando il giocatore è stato operato in artroscopia. Il verdetto è però impietoso rispetto alle speranze della prima ora, che lo avrebbero ottimisticamente rivisto in campo per metà aprile. Sembra invece che per l’unico mancino di spessore a disposizione di Rod Gardenhire i tempi di recupero si allungheranno per un intervallo variabile dai 4 ai 6 mesi. L’esterno di San Diego Phil Nevin, che si era procurato una brutta lussazione cadendo dopo una presa in amichevole contro i Withe Sox venerdì, ha ricevuto dagli esami effettuati a Peoria un verdetto ancor più duro. La sua stagione è infatti praticamente già finita prima di cominciare. Il giocatore, che già lo scorso hanno aveva dovuto saltare per problemi fisici una buona parte di campionato, stava lavorando per adattarsi al suo nuovo ruolo di esterno. Praticamente certa, nei prossimi giorni, la fissazione di un intervento chirurgico che lo preparerà alla lunga riabilitazione.

Intanto, le esibizioni di questa notte hanno fornito altri spunti interessanti e mostrato giocatori già in grande spolvero. Uno di questi è sicuramente l’asso degli A’s Barry Zito, che ha cominciato a lavorare più duramente ma che ha letteralmente dato spettacolo concedendo una sola valida in cinque innings sul monte contro i campioni del mondo di Anaheim, sconfitti da Oakland con un secco 13-1. Battuti anche gli altri finalisti dello scorso anno, ma per i Giants, che hanno ceduto per 11-6 a Milwaukee, va registrato il quarto fuoricampo di questa preseason per Barry Bonds. Protagonista di giornata è però forse Tony Armas Jr.: il partente degli Expos ha eliminato al piatto ben sette battitori in soli 4 innings lanciati, guidando gli Expos ad una vittoria per 3-2 contro la temuta macchina da valide degli Astros. Si è risolta con una sconfitta per 7-1 la rimpatriata di Jim Thome contro i suoi vecchi compagni di Cleveland. Se i reciproci abbracci e complimenti si sono sprecati, è pur vero che il pubblico fedele alla tribù ha accolto l’ex idolo con freddezza, tanto che da parte dei cinquemila sulla tribuna si sono levati anche segnali di disappunto. Un ritorno meno pubblicizzato è stato anche quello di Tanyon Sturtze, che ha concesso una sola valida in tre riprese ai suoi ex compagni di Tampa Bay, lasciati per tentare l’avventura con i Blue Jays. Hideki Matsui, anche questa è una notizia, si è preso il suo primo K made in Usa dopo 16 apparizioni al piatto, ma si è prontamente riscattato contribuendo con un singolo nel sesto inning alla vittoria dei suoi Yankees, che hanno superato per 7-4 i Pirates. La giornata positiva per i fans della grande mela arriva è completa anche sulla sponda Mets. La squadra di Art Howe a travolto 14-2 i Cardinals guidati da Jason Simontacchi con il secondo home run di Mo Vaughn e con un esordio positivo per Jose Reyes, la matricola su cui pongono molte speranze. Dagli altri campi, da segnalare ancora alcuni pitchers protagonisti: Curt Schilling ha colto la seconda vittoria ‘primaverile” nel match vinto da Arizona per 8-5 sui traumatizzati Padres. Russ Ortiz ha lanciato tre riprese senza subire punti ed ha messo anche a segno un paio di valide nella gara vinta 11-0 dai Braves sui Tigers, mentre Jeremy Affeldha eliminato i 12 Mariners affrontati in 4 riprese di lavoro. 7-1 il finale per i suoi Royals. Vita dura per l’attacco dei Dodergs contro Carl Pavano, che ha lavorato per tre perfette riprese prima di lasciare spazio ai colleghi del bullpen, sotto i quali la musica non è cambiata: 7-0 per i Marlins. I Rockies hanno invece sconfitto 12-5 Texas, con Shawn Chacon primo pitcher di Colorado a rimanere sul monte per 4 riprese, durante le quali ha concesso una valida. Ieri è stata anche la notte del primo dei due derby amichevoli programmati tra le due squadre di Chicago. Il primo è stato portato a casa con un 3-2 dai Cubs, con una volata di sacrificio nel nono ad opera Mike Mahoney. Da segnalare, sulla sponda Sox, la grande prova sul monte di Jon Garland, mentre Sammy Sosa ha giocato la sua seconda partita dopo i postumi del virus che lo ha colpito all’inizio del camp. Infine, dichiarata pari sul punteggio di 8-8 la partita tra Red Sox e Reds, con questi ultimi orfani di Austin Kearns, che dovrà saltare una decina di giorni per porre rimedio al suo infortunio al gomito.

Per finire, continua in casa Yankees l’irrequietezza dopo il polverone sollevato dal libro di David Wells. Il GM Brian Cashman ha escluso di voler assumere decisioni drastiche come la cessione del giocatore o la risoluzione del suo contratto, ma ha intanto passato la giornata discutendo con dirigenti della MLB su possibili provvedimenti disciplinari per quello che ha definito ‘Un grave attacco all’immagine degli Yankees”. Il giocatore, che ha lavorato venerdì con una sessione programmata di lanci e si prepara alla sua terza uscita stagionale per domani, ha comunque rifiatato ogni commento.

Informazioni su Emiliano Raccagni 119 Articoli
26 anni, collaboratore baseball Usa

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