Liverziani: “Abbiamo reagito”

L'esterno azzurro trova segnali positivi nella partita contro Panama

La conferenza stampa post gara è tutta un fiorire di domande per Roberto Kelly, l'ex stella degli Yankees che a fine carriera ha deciso di indossare la maglia della nazionale di Panama.
E' la prima volta che gioco per il mio paese ha detto Kelly Ed è una grande esperienza. So che non sto battendo molto, ma l'importante è aiutare Panama ad andare avanti.
Kelly è stato poi molto laconico nel rispondere alle domande di rito sulla differenza di livello tra questo torneo e le Grandi Leghe: Una differenza c'è, è ovvio, ma credo più di livello tecnico generale, che riguardo ad un settore in particolare.
L'esterno panamense, infine, ha ammesso che alprossimo Mondiale potrebbe non esserci: Dipende se si giocherà il campionato pro a Panama e quando comincerà. Oggi non lo posso dire.

Claudio Liverziani, dopo aver spiegato la sua breve carriera da professionista ai giornalisti di tutto il mondo, ha parlato della prova dell'attacco azzurro: Non siamo andati male. Abbiamo battuto 10 valide, che non sono poche. Certo, non abbiamo dato molta continuità, ma il fatto di aver subito 5 punti al primo inning ci ha decisamente condizionati.
C'è stata però una reazione: Sì, credo che la squadra abbia dato un bel segnale.

Giampiero Faraone si è detto soddisfatto della prova dei suoi: Moderatamente. Oddio, contento di aver perso per knock out non sono, ma mi è piaciuta la reazione della squadra. Loro sono fortissimi e una volta che hanno preso un vantaggio consistente, riprenderli era difficile.
Panama ha fatto più o meno la partita di mercoledì scorso: Sì, con la differenza che questa volta i fuoricampo pesanti li hanno fatti loro e non noi. Se cipensi, mercoledì avevamo fatto 7 punti noi con 2 battute, questa volta li hanno fatti loro.
Certo, non siete in un girone facile: Si sapeva che sarebbe stato così nella seconda fase. Andiamo avanti.
E' confermato Masin come partente di domani? .

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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