Il Giappone e' di un'altra categoria

I professionisti del Sol Levante battono nettamente l'Italia: 12-1

Niente da fare: nemmeno con il Giappone l'Italia è riuscita a portare la partita alla nona ripresa.
Oggi gli azzurri hanno magari qualche colpa in più rispetto alla sfida di ieri con Panama. Contro il giovane Sanada l'attacco ha dato l'impressione di non girare a pieno regime e la difesa ha regalato ai nipponici i punti decisivi per chiudere prima del limite. Non nascondiamoci, però, che anche con un'Italia perfetta in campo la sostanza non sarebbe cambiata.

Faraone presenta Masin come partente e schiera Imperiali in terza. Per il resto, in campo c'è la formazione tipo. Il Giappone, sostenuto da rumorosi “Ultrà Nippon”, risponde con il prospetto degli Yomiuri Giants Sanada.
E' un Giappone più…Giappone che mai: schiera in campo giocatori che si chiamano Suzuki e Kawasaki e gioca per il bunt con il secondo uomo della partita. Per altro a ragione, visto che la palla sorprende Imperiali e vale una valida. Con prima e seconda occupate l'interbase degli Yomiuri Giants Nioka batte secco a destra, ma Liverziani è bravo a cogliere al volo. Il mancino Masin va poi in sofferenza su Hamanaka, quarto in battuta destro degli Hanshin Tigers, e lo passa in base. Con tutti i cuscini occupati, il pitcher azzurro mette al piatto il mancino Yoshiura (per la cronaca, l'unico dilettante del line up nipponico) e il designato dei Kintetsu Buffaloes Takano. Al primo tentativo il Giappone lascia 3 uomini in base.
Le prime 2 riprese d'attacco azzurre si concludono con soli 6 uomini alla battuta.
Il Giappone passa al cambio campo. Un doppio a sinistra di Takayama apre la ripresa. L'esterno dei Seibu Lions segna sul singolo di Kimoto, prima base dei Nippon Ham Fighters. Senza pietà, il manager giapponese Gotoo (allenatore dell'Università di Keioo) propone un altro bunt con Suzuki, catcher dei Chyunichi Dragons, che è il primo out ma porta Kimoto in seconda. Nè Ibata nè Kawasaki riescono a dare seguito all'attacco della squadra di casa.
La prima valida azzurra arriva al terzo: è Imperiali ad aprire l'inning con un singolo a sinistra. Benchè ci fosse in atto una giocata di 'batti e corri', la successiva rimbalzante di Bischeri provoca però un doppio gioco. Per la verità, sull'arrivo di Imperiali in seconda c'è più di qualche dubbio. Saccardi alimenta l'attacco italiano con un singolo a sinistra, ma sulla rimbalzante di Schiavetti la ripresa si chiude.
Al cambio campo Nioka apre con un profondo doppio dietro l'esterno centro. Hamanaka riceve la seconda base per ball della partita. Dopo la visita di Cortina a Masin, una palla mancata di Patrone porta i corridori avanti di un cuscino e le basi sono di nuovo piene con i 4 ball che Masin lancia su Yoshiura. La partita del veterano del Nettuno finisce qui e in pedana sale Ilo Bartolucci. Sul primo lancio del rilievo del Rimini Takano colpisce un singolo che vale la seconda segnatura giapponese. La successiva rimbalzante di Takayama valde un doppio gioco che non evita il 3-0. Comunque, il Giappone allarga definitivamente il punteggio col battitore successivo. Kimoto centra una palla veloce di Bartolucci e ottiene un lunghissimo fuoricampo al centro che fissa il risultato sul 5-0.

Gli azzurri vanno sul tabellone al quarto. Dallospedale, che ieri contro Panama aveva spedito 2 volte la palla contro la recinzione, apre l'attacco con un fuoricampo a destra. Colpito nell'onore, Sanada si riprende e chiude l'inning con 2 strike out di prestigio su Liverziani e Casolari.
Il Giappone ristabilisce subito le distanze. Il quarto attacco nipponico si apre con un singolo abbastanza fortunoso di Ibata. Dopo il bunt d'ordinanza di Kawasaki, Nioka si esprime in una improduttiva volanta interna. Hamanaka alimenta comunque l'attacco con un singolo a destra che porta Ibata in terza. Il punto entra su un lancio pazzo. Bartolucci, dopo aver passato in base Yoshiura, chiude mettendo al piatto Takano.
La partita però ha ormai preso una strada ben precisa. Il quinto inning giapponese si apre con una base a Takayama. Kimoto e Suzuki battono valido in sequenza e la partita di Bartolucci termina qui. In pedana sale Matteo Nava. Kitagawa, seconda base della squadra di dilettanti di Mitzushima che prende il posto di Ibata, lo accoglie con un doppio a destra ed entrano altri 2 punti. Un'ulteriore segnatura arriva su un errore di Schiavetti sulla battuta di Nioka.
L'Italia non è nemmeno troppo fortunata. Al sesto Chiarini scodella una lunga battuta a destra in foul di centimetri e poi manda una linea nel guanto del terza base.
L'Italia non c'è più. Al sesto un errore di tiro di Imperiali, con Takano in prima, tiene vivo l'attacco del Giappone e la valida di Kawasaki permette agli asiatici di segnare altri 2 punti. Si va verso un'altra sconfitta per manifesta inferiorità.

Faraone mette in campo Sgnaolin e Malagoli al posto di Schiavetti e Patrone. Il Giappone manda sotto la doccia Sanada e lo sostituisce con un altro prospetto delle leghe pro: il rilievo degli Yakult Swallows Sakamoto. Il nuovo venuto mette al piatto Casolari e Malagoli e poi viene toccato duro da Imperiali, che spedisci una gran cannonata dietro l'esterno centro, salvo poi fermarsi in prima a causa di un'inopportuna scivolata sul cuscino. In seconda Imperiali ci arriva sul singolo di Bischeri, ma l'eliminazione al piatto di Saccardi chiude la settima ripresa e la partita.



ITALIA 0 0 0 1 0 0 0 = 1
GIAPPONE 0 1 4 1 4 2 r = 12
note: battute valide Giappone 14, Italia 5; errori Giappone 1, Italia 2.
Fuoricampo: Kinomo (3°, 2p) Dallospedale (4°, 1p.)
Lanciatori: Sanada (v.) rl 6 – so 3 – bb 1 – bv 3 – pg 1; Sakamoto rl 1 – so 3 – bb 0 – bv 2 – pg 0; Masin (p.) rl 2+ – so 2 – bb 3 – bv 5 – pg 4; Bartolucci rl 2+ – so 1 – bb 2 – bv 6 – pg 3; Nava rl 2 – so 3 – bb 1 – bv 3 – pg 0;

ITALIA: Schiavetti INT (0/3) – Sgnaolin (), Dallospedale 2B (1/3), Liverziani ED (0/3), Chiarini ES (0/3), Casolari DH (0/3), Patrone RIC (0/2) – Malagoli (0/1), Imperiali 3B (2/3), Bischeri 1B (1/2), Saccardi EC (1/3), Masin LAN (Bartolucci, Nava).
GIAPPONE: Ibata 2B, Kawasaki 3B, Nioka INT, Hamanaka EC, Yoshiura ED, Takano DH, Takayama ES, Kimot 1B, Suzuki RIC, Sanada (Sakamoto) LAN.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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