Questa volta l'Italia stecca

Partita da dimenticare e netta sconfitta (8-1) col Messico. Gli azzurri accedono comunque alla seconda fase

Un'Italia francamente deludente cede al Messico per 8-1. La sconfitta non pregiudica la qualificazione alla seconda fase, ma gli azzurri non sono piaciuti nè in battuta nè in difesa. In pedana di lancio, dopo un buon inizio di Lucena, il ricorso al bull pen (che pure contava su Vigna) si è concluso in un big inning per i centroamericani.

Faraone lascia inizialmente in panchina D'Auria e lancia dall'inizio in terza Imperiali. Chiarini torna all'esterno sinistro. Come partente la scelta cade su Lucena. Il Messico oppone agli azzurri Sergio Mora, fin qui il suo miglior lanciatore.
Al secondo il Messico si fa pericoloso. L'interbase Sosa batte valido e giunge in terza sulla lunga battuta del designato Cruz, che scavalca Chiarini. Il rilancio del riminese è però pronto e Cruz è il secondo out in seconda. La ripresa si chiude con lo strike out su Juan Martinez.
Al cambio campo Chiarini ottiene la prima valida italiana. Dopo le eliminazioni al piatto di Casolari e Patrone, il 'clean up' azzurro raggiunge la seconda su lancio pazzo. Sulla successiva volata a destra di Imperiali il tentativo azzurro si chiude.
Il Messico comincia a toccare Lucena, ma dopo la terza valida Miguel Perez batte in doppio gioco (riuscito, nonostante fosse in atto un 'batti e corri') e la ripresa si chiude.
Anche l'Italia ha più successo su Mora. Saccardi, che poi viene colto rubando, e Schiavetti arrivano in base. La situazione però non si sblocca.

L'Italia passa al quarto tentativo. Liverziani arriva in prima per quattro ball e avanza in seconda su lancio pazzo. Il singolo al centro di Casolari lo porta a casa base. Gli azzurri insistono: Patrone batte valido e porta Casolari in terza. Sulla successiva battuta di Imperiali però Casolari è out a casa base. La ripresa si chiude sulla eliminazione al piatto di Bischeri.
Al sesto Vigna prende il posto di Lucena in pedana di lancio e il Messico pareggia. L'italo dominicano è accolto subito da un singolo di Arce, che il Messico porta in seconda con un bunt di sacrificio. La situazione di potenziale pareggio invita Cortina a visitare Vigna. Alla ripresa però Miguel Perez confeziona il pareggio con un singolo al centro. I centroamericani insistono. Lugo batte valido a sinistra e porta Perez in terza. Il Messico cerca poi una doppia rubata, ma la combinazione Schiavetti-Patrone elimina a casa base Perez e la ripresa si chiude poi con uno strike out su Estrada.
Il lanciatore messicano Mora tiene sotto controllo gli azzurri e quando sbaglia un lancio l'Italia non ha troppa fortuna. Aiutato dal vento, Arce raccoglie al volo una lunga battuta di Chiarini con le spalle appoggiate alla rete. Dopo due terzi, la gara è in perfetta parità.

Al settimo il Messico si produce nell'allungo decisivo. L'attacco messicano si apre con Sosa che viene colpito da Vigna. Rodriguez segue con una valida a sinistra e Cortina visita vigna per la seconda volta. Sul bunt di Cruz, la difesa azzurra si fa trovare impreparata e ne scaturisce un valido che riempie le basi. La partita di Vigna è finita e in pedana sale Bartolucci. Il rilievo del Rimini non è fortunato: il pop fly di Juan Martinez cade tra Liverziani e Saccardi e Sosa segna. Bartolucci concede poi 4 ball a Arce ed entra il terzo punto messicano. Dopo 2 ball su Arce, Cortina visita Bartolucci. Garcia batte in doppio gioco, ma sull'azione Cruz segna il quarto punto e Martinez guadagna la terza. Sulla valida di Perez il Messico segna il 5-1 e sulla successiva valida di Lugo anche Bartolucci va sotto lo doccia. In pedana sale Niccolò Badii, ma viene subito punito da un fuoricampo a destra di Estrada, decimo battitore della ripresa. Alla fine dell'interminabile attacco il Messico conta 7 punti, che portano il totale a 8 e mettono una seria ipoteca sul risultato.
Al cambio campo i centroamericani sostituiscono l'ottimo Mora con il giovane Flores. Dopo l'eliminazione di Patrone, Flores passa in base il pinch hitter D'Auria e concede un singolo a Bischeri. Per il manager messicano
Mancilla Ponce è tutto e dal bull pen chiama Mendoza. Sullo stadio “Victoria de Giron” si addensano intanto nuvoloni minacciosi. Mendoza chiude facendo battere agli esterni Saccardi e Schiavetti. Intanto inizia a piovere e l'acquazzone si trasforma in pochi secondi nel classico temporale tropicale, tanto intenso quanto breve.
Alla ripresa Badii va in sofferenza e riempie i cuscini con una base e 2 valide. Poi mette al piatto Perez e lascia la palla a Salsi, che si incarica di far battere il mancino Lugo sul seconda base.
In attacco però gli azzurri non hanno più occasioni e la gara scivola verso la fine senza altre emozioni.


MESSICO 0 0 0 0 0 1 7 0 0 = 8
ITALIA 0 0 0 1 0 0 0 0 0 = 1
note: battute valide Messico 16, Italia 5; errori Messico 2, Italia 1
Fuoricampo: Estrada (7°, 3p.)
Lanciatori: Mora (v.) rl 6 – so 7 – bb 1 – bv 4 – pg 1; Flores rl 0.1 – so 0 – bb 1 – bv 1 – pg; Mendoza rl 2.2 – so 3 – bb 0 – bv 0 – pg 0; Lucena rl 5 – so 4 – bb 0 – bv 4 – pg 0; Vigna (p.) rl 1 – so 1 – bb 0 – bv 5 – pg 3; Bartolucci rl 0.2 – so 0 – bb 1 – bv 3 – pg 4; Badii rl 1 – so 2 – bb 1 – bv 3 – pg 1; Salsi rl 1.1 – so 0 – bb 0 – bv 0 – pg 0;

ITALIA: Schiavetti INT (1/4), Dallospedale 2B (0/4), Liverziani ED (0/3), Chiarini ES (1/4), Casolari DH (1/4), Patrone RIC (1/3) – Malagoli (0/1), Imperiali 3B (0/2) – D'Auria (0/2), Bischeri 1B (1/3), Saccardi EC (0/3), Lucena LAN (Vigna, Bartolucci, Badii, Salsi)
MESSICO: M. Perez 3B, Lugo 2B, Estrada 1B, Sosa INT, Rodriguez RIC, Cruz DH, J.Martinez EC, Arce ES, A.Garcia ED, Mora LAN (Flores, Mendoza)

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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