L'Italia perde ma e' qualificata

Gli azzurri battuti dalla COrea (5-0) festeggiano comunque la qualificazione grazie alla sconfitta del Messico

L'Italia non si ripete contro la Corea ed esce sconfitta 5-0 da una gara che gli azzurri avevano per altro iniziato con la qualificazione al secondo turno già in tasca. Gli asiatici hanno dominato in pedana di lancio, soffrendo solo in un paio di occasioni. L'Italia, ottima anch'essa in pedana di lancio, non è piaciuta questa volta in difesa. In effetti, la vittoria dei coreani ha finito con l'essere troppo larga.

L'Italia deve fare a meno di Chiarini e Pantaleoni, sostituiti da Imperiali e Saccardi. De Santis ritrova la Corea dopo averla dominata al Mondiale Universitario di Messina. Gli asiatici lo affrontano con il 'sottomarino' Ki Pyo Kim, lanciatore universitario all'esordio nel torneo. Quella della Corea è una selezione di giovani, rinforzata da 5 lanciatori pro, tutti in panchina oggi. La temperatura è certamente la più calda registrata qui a Matanzas.
La Corea fa subito il break. De Santis parte con qualche problema di controllo e passa in base il lead off coreano Jong Bum Chae. Sulla battuta di Won Jin Jang, De Santis assiste per l'out in seconda, ma il successivo rilancio alla ricerca del doppio gioco finisce col consentire l'avanzamento in seconda di Won. La successiva valida a sinistra di Jim Young Lee vale il primo punto. Ji Man Song fa di meglio e scodella un fuoricampo a destra che vale il 3-0.
Nel primo terzo di gara contro Ki l'Italia combina pochissimo. In 3 riprese perfette il 'sottomarino' colleziona ben 5 strike out.

AL quarto però l'attacco azzurro dà segni di risveglio e ottiene 2 valide, con Schiavetti e Liverziani. Le 2 battute sono intervallate da una volata di Dallospedale a sinistra, che dà per un attimo l'illusione del fuoricampo. Patrone batte poi in doppio gioco e la ripresa si chiude. I battitori azzurri sembrano comunque prendere confidenza coi lanci di Ki.
De Santis intanto, pur con un controllo non perfetto, infila 4 riprese a zero, affrontando solo 15 battitori. L'Italia è ancora in partita.
Lo pensa evidentemente anche il manager coreano Seong Roo Joo, che appena Ki concede una base al primo uomo della ripresa al sesto (prima base in assoluto concessa nella gara per lui), lo sostituisce col rilievo mancino Hei Chun Lee, professionista in patria con i Doosan Bears. Il nuovo venuto comincia a sparare bordate da 90 miglia all'ora intervallate da una 'split finger' maligna. I risultati non si fanno attendere: Hei affronta 3 battitori e li elimina tutti al piatto.

Al settimo la Corea incrementa il vantaggio. De Santis accusa la stanchezza e passa in base in successione ottavo e nono battitore del line up avversario. La sua partita, davvero eccellente, finisce qui. In pedana sala Matteo Nava. La Corea, che ho la nei géni, gioca corto. Ma Jong Bum Chae colpisce la palla dopo aver messo in campo un bunt ed è out per regola. Nava fa poi battere a terra Won Jin Jang. Schiavetti raccoglie e elimina Min Jae in seconda, ma il tentativo di girare il doppio gioco di Dallospedale finisce nel dug out coreano. Morale: entra un punto (senza valide coreane) e Won raggiunge la seconda. La ripresa si chiude comunque con la volata a destra di Jim Young Lee.
Dall'altra parte lo show di Hei continua; il rilievo coreano mette a segno altri 2 strike out. L'Italia cambia: fuori Patrone, entra a ricevere Malagoli.
All'ottavo la Corea segna ancora senza battere valido. Ji va in base per ball e avanza su palla mancata. Al suo posto a correre entra Hoon Bum, che avanza ancora sull'eliminazione di Hyun Seun Park e segna sulla volata di Bum Ho Lee.
Dopo 7 out in fila, Hei colpisce D'Auria, primo italiano ad arrivare salvo sulle basi da quando il rilievo della Corea è salito sul monte. Con Bischeri Hei arriva sul conto di 3 a 1, poi trova un aiuto decisivo nell'arbitro capo, che chiama strike una palla sembrata alta a tutto lo stadio, e completa l'opera mettendo il grossetano al piatto. Sfiorato l'accenno di crisi, Hei chiude la ripresa mettendo al piatto anche Saccardi.
Al nono Mariani rileva Nava per gli azzurri.
La Corea sostituisce Hei e inserisce Byung Yong Chei, altro 'pro' con gli SK in Corea. Questa volta il cambio non appare azzeccatissimo. Il pinch hitter Sgnaolin lo tocca in valido e sulla rimbalzante di Dallospedale la Corea si complica la vita, commettendo anche un errore. Con i corridori in seconda e terza però Byung mette al piatto prima Liverziani, poi Malagoli e chiude la gara con il suo terzo successo personale su Casolari.


COREA 3 0 0 0 0 0 1 1 0 = 5
ITALIA 0 0 0 0 0 0 0 0 0 = 0
note: battute valide Corea 4, Italia 4; errori Corea 1, Italia 2
Fuoricampo: Ji Man Song (1°, 2p.),
Lanciatori: Ki Pyo Kim (v.) rl 5 – so 5 – bb 1 – bv 2 – pg 0; Hei Chun Lee rl 3 – so 7 – bb 0 – bv 0 – pg 0; Byung Yong Chei rl 1 – so 3 – bb 0 – bv 2 – pg 0; De Santis (p.) rl 6 – so 7 – bb 6 – bv 4 – pg 3; Nava rl 2 – so 0 – bb 1 – bv 0 – pg 0; Mariani rl – so – bb – bv – pg.

ITALIA: Schiavetti INT (1/3)- Sgnaolin (1/1), Dallospedale 2B (1/4), Liverziani ED (1/3), Patrone RIC (0/3)- Malagoli, Casolari DH (0/3), Imperiali ES (0/3), D'Auria 3B (0/2), Bischeri 1B (0/2), Saccardi EC (0/2), De Santis LAN (Nava, Mariani).
COREA: Jong Bum Chae ES, Won Jin Jang ES, Jin Young Lee EC, Ji Man Song ED, Hyun Seung Park 2B, Bum Ho Lee 3B, In Hwan Koo 1B, In Kwon Kang RIC, Min Jae Kim INT, Ki Pyo Kim LAN (Hei Chun Lee, Byung Yong Chei)

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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