Imperiali: “Negli USA ho imparato molto”

L'azzurro parla della sua esperienza americana

Francesco Imperiali è reduce dalla sua seconda stagione con i Peoria Mariners, in Rookie League. Dopo un anno terminato con una media battuta di .286, 26 punti battuti a casa e 7 doppi in 51 partite, l'azzurro descrive così la sua esperienza oltreoceano.

Qual è il tuo bilancio di questi due anni in America?
Sono stati per me due anni molto importanti, in cui ho imparato tantissimo, e mi sono divertito molto, soprattutto…anche quello è importante. Ho conosciuto molti giocatori, quindi ho imparato da loro, dai tecnici, ho migliorato un po' la difesa, la battuta. Sono stati due anni sicuramente positivi
Quali differenze ci sono state tra la prima e la seconda stagione?
Ce ne sono state tante. Il primo anno ho giocato pochissimo, circa 40 partite, mentre il secondo anno su 56 ne ho giocate 51, quindi sono sceso in campo molto di più…sono andato meglio nel secondo anno.
Le aspettative che avevi al momento della prima partenza sono state completamente soddisfatte?
Bè, io mi aspettavo di fare un anno in singolo A, mentre invece sono rimasto in Rookie League e hanno mandato al livello di sopra della gente che secondo me non era ai miei livelli, e così ci sono rimasto un po' male. Però, quest'anno, rispetto a Giuseppe Mazzanti che era alla sua prima stagione, sono stato molto avvantaggiato dall'essere già abituato alla vita americana
Tu sei stato ai Mondiali di Taiwan…che differenze trovi tra la nazionale di Davenport e quella di Faraone, a livello di ambiente?
Secondo me non ci sono differenze, è praticamente uguale. Le persone sono più o meno le stesse, l'ambiente anche…va benissimo
Fino a dove potrà arrivare questa Italia a Cuba?
Spero lontano. Spero che alla Coppa Intercontinentale le cose vadano al meglio. Comunque, il livello tecnico di questa nazionale è abbastanza alto. Speriamo bene
Negli Stati Uniti hai giocato soprattutto in seconda, mentre Faraone potrebbe utilizzarti come interbase…
Per me non c'è nessun problema…seconda o interbase per me è più o meno la stessa cosa
Come sta andando qua a Messina?
Alla grande. Le cose stanno andando molto bene; anche se sono stato un mese fermo, direi che l'allenamento sta andando per il meglio
Progetti futuri? Cosa farai l'anno prossimo?
Ancora non so niente. Spero di tornare là, ma non so…hanno fatto parecchi tagli, e quindi non so ancora cosa farò

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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