Mazzanti: “Ritorno a casa”

Parla l'azzurro reduce dall'esperienza in Rookie League

E’ stata un’esperienza fantastica, non solo per quanto riguarda l’aspetto tecnico e sportivo, il baseball, ma anche da un punto di vista generale, di vita. E’ un’esperienza che consiglierei a tutti…è stata una cosa grandissima. Chi parla è Giuseppe Mazzanti, rientrato in Italia dopo l’esperienza con i Peoria Mariners in Rookie League, negli Stati Uniti, e ora uno dei giocatori di spicco della selezione P.O. di Beppe Massellucci.
Quanto ti è servita la instructional league, a cui hai preso parte nel 2001, per il resto dell’avventura americana?
Molto, perché l’Instructional si basa molto sull’allenamento, sul fatto di imparare i fondamentali e migliorare il proprio livello di baseball. In Rookie League molte cose vengono già date per scontate perché ci sono tantissime partite, in 6 mesi di cui 2 di campionato
A livello tecnico, dove ti ha aiutato maggiormente questa esperienza?
La cosa che mi è servita di più è abituarmi ad usare le mazze di legno, visto che per era il primo anno che le usavo. Principalmente è stato quello, la battuta, ma anche molto sulla difesa; lì usano un altro tipo di tecnica
Ieri come è andata?
Credo sia andata abbastanza bene. Ho battuto un fuoricampo, poi in uno occasione purtroppo sono scivolato dopo aver girato la terza, non ho fatto tempo a tornare sulla base e quindi sono stato colto fuori
Cosa pensi di questa nazionale P.O.?
Secondo me è una grande squadra, soprattutto a livello tecnico. E’ un team ricco di ragazzi con talento e tanta voglia di fare bene. Se poi Faraone decidesse di prendere qualcuno di noi, e di completare il roster della nazionale seniores…se arrivasse la sua chiamata sarei felicissimo
Progetti futuri?
Purtroppo, ho appena ricevuto una brutta notizia. Mi hanno fatto sapere che il prossimo anno non sarò riconfermato, e quindi tornerò a casa. Il mio cartellino è di proprietà del Nettuno, quindi l’anno prossimo tornerò a far parte della squadra di Nettuno

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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