Il Nettuno2 retrocede in serie B ma non fa drammi e lo si capisce chiaramente dalle parole di Luigi Cerchio, uno dei suoi dirigenti più attivi.
Si è alzato leggermente il livello tecnico con l’innesto di parecchi oriundi e degli stranieri. La nostra società ha una filosofia ben precisa e non si serve dell’apporto di questi personaggi. Facciamo tutto in casa nostra.
E le dimissioni di Guy Trinci?
Guglielmo non vedeva la squadra compatta, si è dimesso volontariamente senza dare spiegazioni dettagliate ma sono sicuro che l’ha fatto per il bene della squadra, per cercare di dare una scossa positiva a tutto l’ambiente.
Tutto bene con Davenport?
Gary era il secondo di Trinci ed ha accettato di buon grado di assumere il comando della squadra, assumendosi tutte le responsabilità, pur sapendo che non era un compito facile..
Resterà con voi anche l’anno prossimo?
Anche Davenport è un professionista serio e preparato e penso che a fine ottobre ci ritroveremo per decidere il futuro. L’idea è quella di continuare insieme.
Quindi serie B
E’ una bella ed interessante prospettiva per i nostri giovani. Già quest’anno abbiamo giocato con una squadra di giocatori nati nel 1984, ’85 ed ’86 e questi atleti l’anno prossimo giocheranno nella nuova serie B. Una serie più qualitativa perchè ci saranno presumibilmente dei gironi con più squadre.
Luigi, hai parlato di giovani.
Sì, è il nostro fiore all’occhiello. Noi siamo il serbatoio del Nettuno di A2. Lavoriamo tantissimo e la testimonianza è che proprio in questi giorni ci siamo laureati Campioni d’Italia nella categoria Ragazzi.
Un impegno gravoso.
Hai detto giusto, soprattutto perchè noi siamo convinti che i giovani devono giocare tantissimo per poter crescere tecnicamente. Abbiamo una base molto ampia perchè solo così abbiamo la possibilità di aumentare le possibilità di scovare i futuri campioni. Siamo orgogliosi del nostro impegno sportivo!
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