D'Auria: “Siamo un gran gruppo”

Il Capitano azzurro soddisfatto dopo l'ultima amichevole. Mazzanti: “La mia era una battuta maligna”.

Leonardo Mazzanti è sorridente a fine partita. La sua valida interna ha dato agli azzurri una prestigiosa vittoria contro i ‘Minor Leaguers’ dei Mets: Onestamente, non ho visto cosa è successo. Ero impegnato a cercare di raggiungere la prima. Gli altri ragazzi mi hanno detto che terza base e interbase si sono scontrati. Evidentemente, è stata una battuta maligna. D’altra parte, con gli uomini in base, la cosa più importante è mettere la palla in gioco.
Come è andata la trasferta? Benissimo. Ci siamo allenati bene in una struttura eccezionale e con un clima perfetto. Credo che chi era qui abbia completato al meglio la preparazione per la nuova stagione.

Matteo Nava è il lanciatore vincente. Della sua prova è però solo parzialmente soddisfatto: Sono stato efficace, visto che non ho preso punti. Ma non ho lanciato bene.
Cosa non ti è piaciuto? Ho tenuto la palla alta su uomini pericolosi. D’altra parte per me è l’inizio della stagione ed è normale fare un po’ fatica.

Il veterano D’Auria è stato uno dei migliori in battuta: Come tutti, dopo 3 amichevoli ho preso il ritmo. Affrontare lanciatori che hanno questa velocità non è facile, ad inizio stagione.
A questi livelli comunque ci potete stare: Credo che l’Italia lo avesse dimostrato anche in passato, di poter giocare contro tutti.
Il bilancio, insomma, è positivo: Certo. Abbiamo lavorato molto bene e oltretutto si è formato un gran gruppo.
Per te, oltretutto, è stato il ritorno in nazionale: Già. Lo scorso anno mi hanno lasciato a casa e, sinceramente, non ho capito perché. Se mi convocano, io rispondo sempre.

Il parmense Finetti conferma le parole del Capitano: All’inizio eravamo onestamente in difficoltà contro lanciatori così veloci. Dopo le prime uscite arriva l’occhio e oggi siamo andati bene. Mi sono trovato benissimo in questo gruppo, nel quale ognuno lavora per aiutare l’altro.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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