Yankees vicini a Wells

New York potrebbe presto annunciare l'accordo con il lanciatore mancino

Per una volta, gli Yankees hanno battuto i Diamondbacks. Secondo quanto detto dall’agente del lanciatore David Wells Gregg Clifton al general manager di Arizona Joe Garagiola Jr., Wells ha raggiunto un accordo con New York.
Solo una settimana fa Clifton aveva pubblicamente affermato che il suo cliente, che già nel 97 e nel 98 aveva giocato con gli Yankees, era sicuro all’85 per cento che avrebbe firmato con i Diamondbacks, per cui avrebbe dovuto sostenere una visita medica la prossima settimana. Invece, ora una fonte non identificata ha detto alla Associated Press che gli Yankees e Wells stanno mettendo a punto i dettagli del contratto, che dovrebbe essere di 1 o 2 anni con un salario garantito di 1 o 2 milioni e diversi bonus basati sul rendimento.
Sempre da New York arriva la notizia che sia gli Yankees che i Mets potrebbero presto abbandonare i loro stadi casalinghi per due nuovi impianti da 800 milioni di dollari con il ‘tetto apribile”. L’accordo fra la città e le squadre è stato annunciato ieri dal sindaco uscente Rudolph Giuliani, ma dovrà essere approvato dal nuovo primo cittadino Michael Bloomberg; secondo quanto stabilito, i 1600 milioni di dollari saranno divisi equamente fra la città e le 2 squadre, e gli stadi potrebbero essere pronti intorno al 2006.

I Mets hanno acquisito dai Pirates l’esterno Gary Matthews Jr., in cambio di una somma monetaria non specificata.
Sempre New York ha messo sotto contratto il rilievo John Frascatore, lo scorso anno con i Blue Jays: l’accordo raggiunto con Frascatore è di lega minore, ma il lanciatore parteciperà allo spring training dei Mets.
Intanto, ieri è arrivato a New York Mo Vaughn, che per approdare ai Mets ha dovuto ristrutturare il suo contratto, ritardando alcuni pagamenti e rinunciando a circa 500 mila dollari. ”Sono fortunato a non avere problemi finanziari-ha detto Vaughn-non ho debiti che mi costringono a volere i soldi subito. Volevo essere qui. Volevo farlo e anche i Mets lo volevano. Se quello che ho fatto aiuta la squadra, mi fa sentire ancora meglio”.

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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