La legalità prima di tutto!

Tornare alle tre partite in serie A1, o modificare i campionati giovanili, dovrebbe essere possibile solo dal 2003

E adesso viene il difficile! Chiaro che parliamo di Riccardo Fraccari.
Tempo una settimana e conosceremo le formule dei campionati, avrebbero garantito il neopresidente e i suoi?!?!
Brutto inizio! Perché le formule dei campionati in realtà dovrebbero essere già chiare a tutti. Perché il gruppo risultato vincitore non aveva promesso in campagna elettorale ‘certezza e trasparenza”? E certezza non si ha forse solo col rispetto delle norme? Magari anche di quelle che troppe volte si sono lasciate inapplicate?
Ecco! Nella Circolare Attività Agonistica (la summa che annualmente riporta tutto quanto riguarda l’attività dell’annata sportiva) da tempo ormai c’è una piccola regolina che dovrebbe disciplinare le modifiche alle formule dei vari campionati. In quella del 2001, a pagina 15, in fondo, c’è scritto ‘Eventuali cambiamenti, per il 2002 delle formule campionati e del numero delle squadre partecipanti alle varie Serie saranno possibili se comunicati alle Società entro il 30 ottobre 2001”. Così, pari pari, punteggiatura e strafalcioni compresi.
Ora, fra litigi, dimissioni minacciate e dimissioni realmente presentate, la gestione Dalla Noce anziché deliberare compiutamente in materia, fra il 22 e il 29 settembre, è andata a catafascio. D’accordo. Ma le regole sono regole. E quello che è stato comunicato alle società entro il 31 ottobre è solo che per il 2002 la serie A1 baseball sarebbe stata a due partite (venerdì e sabato), con due stranieri senza vincolo di ruolo (a parte il lanciatore nella gara del venerdì). E per la serie A2 baseball: 2 gironi da 12 squadre, mazze di legno, uno straniero non lanciatore, prima partita del doppio incontro valevole come gara di Coppa Italia. Punto! Anche l’ipotesi di allargare la serie A1 da 10 a 12 squadre è rimasta ipotesi.
Tutto il resto è – di conseguenza – come per il 2001. Non è un discorso ‘tecnico”. Che può essere giusto cambiare tutto il campionato, che così si gioca poco, che… che… che. E che qualunque idea diversa oggi sarebbe solo un’irregolarità. Questo dalla serie A1 baseball a scendere, fino alle proposte formulate per le categorie giovanili. Non ci sono alternative, da un punto di vista ‘legale”. Al limite, forse, si potrebbe discutere per quei casi in cui si dovesse trovare l’unanimità dei consensi da parte dei diretti interessati. Ma UNANIMITA’! Nulla, legalmente, può essere fatto a colpi di maggioranza, se non parlando del 2003.
Chiunque sarebbe autorizzato in caso contrario a pensare che dietro magari ci siano regolamenti di conti post-elezioni. Chiunque sarebbe legittimato a dire che la nuova gestione federale comincia calpestando comunque i diritti di qualcuno.
E’ questa la prima prova a cui sono attesi Fraccari e i suoi. Vedremo…

Informazioni su Mino Prati 844 Articoli
Mino Prati, giornalista dal 1979, ha scritto di baseball per 'Il Giornale Nuovo', la 'Gazzetta di Bologna', 'Stadio', 'Tuttobaseball' e 'Baseball International' e 'Agenzia ANSA' e 'Il Resto del Carlino', oltre ad essere stato il curatore del sito BaseballNow. É stato anche direttore responsabile, a livello bolognese, di diverse testate tra cui 'Fuoricampo', 'Baseball Time' e 'Baseball Oggi', nonchè addetto stampa della Fortitudo Bologna. Ha lavorato per l'Ufficio Stampa F.I.B.S. Ha pubblicato l'Almanacco del Baseball, per la Nuova Sagip, nel 1980. Oltre che giornalista, vanta un'esperienza anche dall'altra parte "della barricata": ex-tecnico, dirigente di società, a livello di categorie minori praticamente da sempre (dal 1972) a Minerbio (in provincia di Bologna dove è stato uno dei fondatori della società), e come Direttore Tecnico nelle Calze Verdi Casalecchio (Serie A2-1991) prima e nella Fortitudo Bologna (Serie A1-1992/93) poi. Più volte eletto negli organismi locali della Federbaseball a livello provinciale e regionale. E' stato il Responsabile Editoriale di Baseball.It nel 2002.

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