Anche le cose piu' belle….

Finisce qui un'avventura indimenticabile. Vi abbraccio tutti!

Tra poco lascero' il mio quartier generale di Taipei, l'Hotel Fortuna, e andro' all'aeroporto. Tra 25 o 26 ore dovrei essere a Bologna e un po' dopo (autostrade permettendo) a casa.
Il Mondiale e' finito e voglio darvi 3 motivi per cui mi spiace tornare a casa:

1) Le donne cinesi mi idolatrano
2) Vedevo gran baseball tutti i giorni
3) Qui non devono eleggere il Presidente della federazione

Ovviamente, vi do anche 3 motivi per cui e' ora di tornare a casa:

1) Di mangiare questa roba non ne posso piu'
2) Di non capire niente di quello che la gente dice idem
3) Una donna italiana potrebbe anche non essere d'accordo che io rimanga

Scegliete voi quale combinazione e' la meno rischiosa per me.

E' stata comunque un'esperienza fantastica e che non dimentichero' mai. Dico davvero, un giorno mi piacerebbe tornare a Taiwan, anche se di preciso non so a fare cosa, e rivedere tutta la gente con cui ho avuto a che fare in queste 2 bellissime settimane.
Ad esempio, il buon signor Cheng, quello che a momenti mi mangio vivo il primo giorno. Ieri ci siamo salutati e gli ho chiesto scusa. Perche' il mio bello e' questo: prima o poi, chiedo scusa, se mi rendo conto di essermi comportato male. Comunque, Cheng ha voluto il mio indirizzo e-mail.
Lo hanno voluto diverse persone, veramente. Vedremo se resteremo in contatto.
L'ultima conoscenza che ho fatto e' una ragazza che ha detto di chiamarsi Francess. Ha detto, perche' il nome cinese non corrisponderebbe.
Francess mi ha spiegato piu' o meno come funziona il cinese. E' una lingua ricavata direttamente dall'idioma antico, una lingua sul tipo dei geroglifici egizi. Cioe', i simboli che noi vediamo non sono strettamente “lettere” o “parole”, ma piuttosto “immagini” o “suoni”. Per intenderci, giorno verra' simboleggiato da un'immagine che rappresenta il sole e questa avra' un suo suono, che abbinato ad altri suoni produrra' l'equivalente di una nostra parola. In linea di massima, ovviamente, non e' che siamo alla Facolta' di Lingue Orientali dell'Universita' di Venezia, questo e' solo un sito di baseball!
Francess e' uno di quelle ragazze che tutti abbiamo avuto come compagne di scuola alle superiori. Quelle che sono donne vissute a 20 anni e hanno un'opinione su tutto e su tutti. Personaggio interessante, comunque. E soprattutto in grado di parlare un buon Inglese, cosa non decisamente comune qui.

I radiocronisti cubani gridavano “Meeesaaaa! Meeeesaaaa!”, quando il veterano ha battuto a casa i 2 punti che, si era capito, avrebbero regalato a Cuba l'ennesimo Mondiale.
Me lo avevano detto, prima della partita: “Tutto, ma non perdere con i gringos”.
E' impressionante: in campo americani e cubani non si parlano. E a me, non garba.
Io vorrei che Contreras potesse giocare in Major League e rappresentare la sua nazionale contro gli Stati Uniti. Ma che senso ha, nel 2001, l'embargo americano contro Cuba? Nessun senso, ovvio. Che paura puo' fare un'isoletta del Mar dei caraibi alla super potenza Mondiale?

Dopo la finale gli organizzatori hanno fatto un po' di confusione. Per celebrare con toni assolutamente epici il successo del Mondiale, e' andata a finire che gli allenatori di Cuba e Stati Uniti sono stati a disposizione dei giornalisti per pochi minuti. Eravamo tutti li' a scambiarci cosa avevamo carpito, in sala stampa. Peccato, perche' non c'e' stato spazio per fare domande veramente tecniche, ma solo ottenere le piu' classiche delle risposte da sala stampa, quelle che a voi interessano poco, insomma.

Ho una notizia esclusiva: il mio amico e l'oggetto del suo desiderio potrebbero avere presto un incontro ravvicinato. Certo, del terzo tipo: lui arrivera' su un' astronave e fara' il segno di lunga vita e prosperita che fanno i vulcaniani.
Questa e' almeno la mia interpretazione di una serie di 4 'sms' notturni che ho visto al mio risveglio.

Parlare di 'questa mattina' per il mio risveglio sarebbe assolutamente azzardato. Dopo aver guardato l'orologio una prima volta alle 9, mi sono girato dall'altra parte e ho aperto gli occhi perche' avevo in camera una luce lampeggiante. Era quella dei messaggi che manda la reception. Ma visto che nessuno mi puo' aver cercato (in Italia e' notte e qui a Taiwan nessuno sa dove sto), deve essere stata la reception che mi intimava di levarmi dalle scatole, che per domani non ho pagato. A ben vedere l'orologio, era mezzogiorno passato.

Il mio ultimo pasto taiwanese e' stato internazionale. Zuppa di cipolle francese, lumache alla moda di Hong Kong, carne alla moda di non so chi, ma abbastanza buona, e gelato. Soddisfacente davvero ed era ora. Ieri sera sono andato a dormire dopo aver mangiato in una versione cinese dei fast food. Cioe', arredamento e servizio modello Mac Donald's e cibo cinese, da mangiare esclusivamente con i mitici bastoncini. Questo posto pero' i bastoncini li fornisce uniti alla base. A questo modo fungono da pinza e sono piu' facili da usare.
Comunque, mi sto guardando nello specchio e credo che non mi troverete piu' di tanto deperito, al mio ritorno.

E' il momento di andare e di salutare tutti.
Lasciatemi ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa avventura bellissima, ovvero il nostro web master Alessandro Labanti e tutta la redazione di baseball.it in primis.
Non dimentico il nostro editore Datasport, che ha realizzato una pagina speciale sui Mondiali, con la quale credo che la nazionale azzurra abbia avuto la maggior copertura di sempre a livello mediatico.
Ci siete poi voi, che anche questa volta non avete mancato di farmi pervenire la vostra simpatia. Mi scuso se le comunicazioni da parte mia sono state un po' faticose, ma c'e' stato qualche problema di posta elettronica. Da domani, comunque, sono a disposizione per tutte le domande che vorrete pormi.
Grazie anche agli organi di stampa che si sono serviti delle mie cronache. La prossima volta, giusto per cortesia, provate anche a citare la fonte.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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