Imperiali, il prospetto

Incontriamo l'azzurro che e' piaciuto agli scout asiatici

Francesco Imperiali ha suscitato l'attenzione di alcuni scout coreani. L'interesse e' ovviamente scemato quando e' stato appurato che il nettunese e' sotto contratto con i Seattle Mariners, che lo aspettano per il prossimo 'Spring Training' a febbraio: Si', tornero' sicuramente. Cosa succedera' pero' dopo lo Spring Training non te lo so proprio dire.
Ma tu avrai un obbiettivo…Si', arrivare il piu' in alto possibile.
Com'e' la vita negli Stati Uniti? E' tutto bellissimo. I Mariners hanno un'organizzazione fantastica, io ho fatto molte amicizie. Vivo davvero bene, di piu' non potrei chiedere.
Quindi non pensi a quando tornerai a vestire la maglia del Nettuno o di qualche altra squadra italiana? Sinceramente no. Quello e' il futuro e mi auguro un futuro lontano.

Parliamo del Mondiale. Che esperienza e' stata? Bellissima. Mi sono confrontato con le altre nazionali e il manager Davenport mi ha dato piu' spazio di quello che avevo sperato.
Come hai trovato il livello? Non dissimile da quello della 'rookie league' dove ho giocato, come media. Certo, se prendiamo certi giocatori degli Stati Uniti o di Taiwan o della Corea siamo ad un livello piu' alto.
Hai un po' di rammarico per quell'errore fatto con gli Stati Uniti? Certo, poteva cambiare il nostro Mondiale. Credo pero' di aver fatto la scelta giusta, tagliando quella palla e giocando per l'out in terza. Non dovevo sbagliare il tiro, lo so. Pero' sarebbe stato peggio fare un errore mentale.
Cambiare ruolo ti ha disorientato? No, io gioco volentieri in tutte le posizioni del diamante. Sinceramente, una volta qui mi bastava giocare. Non potevo mettermi a fare delle richieste per il ruolo.
In bocca al lupo, allora: Beh, come si dice: crepi!.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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