Italia: una resa senza condizioni

Contro la Corea gli azzurri, mai in partita, perdono 10-0. Ancora deludente la difesa

Sembra un copione gia' scritto, ma la sconfitta dell'Italia contro la Corea nella seconda gara del Mondiale conferma concetti ben noti. A questi livelli, ai nostri lanciatori e' difficile rimanere in partita perche' la difesa ha semplicemente una marcia in meno di quel che servirebbe. Che e' molto, perche' va anche sottolineato che il livello dei lanciatori della Corea, come di altre potenze del baseball, e' tale per cui e' ben difficile che il nostro attacco riesca a dare continuita' alla sua azione. Il 10-0 di oggi e' tutto qui.

Il bellissimo stadio di Kaohsiung e' praticamente deserto. Non fosse per l'autentico esercito di giornalisti coreani, sarebbe discretamente vuota anche la tribuna stampa, che di suo e' immensa.
Davenport sceglie come partente Angelo Palazzetti; fa inoltre debuttare al Mondiale Crociati all'esterno centro e Mazzanti come designato. La Corea risponde con il giovane Kyu-Soo-Cho.
Palazzetti fa fatica a centrare l'area dello strike con la curva e si soffre subito. Il lead off coreano Jung ottiene un singolo fortunoso. Min-Woo-Kim colpisce durissimo, ma al centro Crociati compie un autentico miracolo raccogliendo la battuta al volo. Il punto e' pero' solo rimandato. Jung ruba la seconda e segna sul 'batti e corri' perfettamente eseguito da Byung-Kyu-Lee. Lo stesso Lee avanza in terza sul doppio di Ma e per il 'pitching coach' azzurro Broglio e' gia' ora di parlare con il suo 'partente'. Dopo lo strike out su Hong, la Corea allunga. E' Lee-Yung-Wooo a centrare un 'cambio' rimasto alto e a portare il parziale sul 3-0. Prevedere un inizio piu' difficile, proprio non si poteva. E pensare che la Corea era sembrata poco brillante in battuta all'esordio.
Gli azzurri toccano Cho, che dispone di una veloce da 91 miglia orarie ma la usa con parsimonia, preferendo spesso andare in vantaggio con gli effetti. La prima valida italiana arriva con Mazzanti al secondo. Subito dopo, una lunga volata di Castri' strappa un 'ooo' di meraviglia al pubblico cinese, ma si spegne nel guanto dell'esterno destro.
Al terzo la Corea riempie le basi con zero eliminati grazie a qualche regalo del diamante azzurro, non impeccabile in La Fera e Pantaleoni. Il singolo di Yung-Woo-Lee vale il quarto punto e la battuta in doppio gioco di Jung porta a casa il quinto. Su come andra' la gara non ci sono piu' dubbi. E ancora meno ne restano quando Shim spara una cannonata tra i tifosi dietro l'esterno centro per altre 2 segnature.
Nonostante il largo vantaggio, al manager coreano bastano 2 valide in fila di Pantaleoni e La Fera per visitare Cho, che da parte sua si scuote e prima elimina al piatto Crociati, poi fa battere in doppio gioco Dallospedale.
Al quarto Palazzetti lascia il posto a Ilo Bartolucci, che fa vedere ai coreani molti lanci lenti e ad effetto.
Al sesto Davenport da' spazio alle seconde linee. Illuminati entra a ricevere al posto di un Madonna sotto tono, Imperiali prende il posto di La Fera all'interbase e Paoletti entra all'esterno destro in vece di Liverziani. Anche la Corea da' inizio alla girandola dei cambi e, grazie a 2 valide e 1 errore, allunga ulteriormente il punteggio. Per gli azzurri il rischio della manifesta inferiorita' e' concreto.
Al cambio campo gli asiatici sostituiscono Cho con Hei-Chun-Lee, che concede una valida interna a Crociati ma poi chiude facendo battere Dallospedale in doppio gioco.
Al settimo l'Italia si affida ai lanci di Martignoni, che mette decisamente fuori tempo i coreani e chiude la ripresa con uno strike out.
Al cambio campo la Corea schiera Yun-Ho-Shin, il terzo lanciatore della serata. Illuminati lo 'battezza' con un doppio lungo la linea di 'foul' a sinistra, ma la prodezza resta isolata.
All'ottavo Pantaleoni, nel tentativo coraggioso di raccogliere una palla al volo, cade abbastanza rovinosamente nella zona dei fotografi. La sua 'disavventura', per fortuna senza conseguenze, viene trasmessa sul tabellone dello stadio e provoca uno scroscio di applausi convinti all'indirizzo del marchigiano. Disavventura per disavventura, l'interbase della Corea Hong si becca una pallina rimbalzante in faccia. Stoico, prima di chiedere soccorso pensa all'out in prima.
Al nono la Corea fa conto tondo e, con un doppio e un singolo, porta il risultato sul 10-0.
Agli azzurri non riesce nemmeno la consolazione del punto della bandiera; Crociati, primo battitore del nono inning, arriva in base ma ogni velleita' e' frustrata dall'ennesima battuta in doppio gioco.

COREA 3 0 4 0 0 2 0 0 1 = 10
ITALIA 0 0 0 0 0 0 0 0 =

note: battute valide Italia 5, Corea 16; errori Italia 2, Corea 1.
Fuoricampo: Chong-Soo-Shim (3' 2p.)
Lanciatore vincente Kyu-Soo-Cho , lanciatore perdente Palazzetti
Arbitri: Shewchuk (CAN), Rodriguez (USA), Shih-Wu-Chang, Chien-Ho (TPE)

ITALIA: Crociati EC, Dallospedale 2B, Liverziani (Paoletti) ED, Madonna (Illuminati) RIC, Mazzanti DH, Castri' ES, Rovinelli 1B, Pantaleoni 3B, La Fera (Imperiali) INT, Palazzetti (Bartolucci, Martignoni) LAN

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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