La risposta dell'America

Non parliamo di baseball. Oggi dagli Stati Uniti arrivano altri pensieri

Claire Matthew ci ha fato vivere per mesi l'America del baseball. Ora cerca di interpretare per noi il sentimento di una nazione ferita

Ieri hanno attaccato l'America. Non solo i suoi palazzi e la sua gente, ma quello che l'America rappresenta. Come dice il nostro inno, “E' la terra della libertà e la patria del coraggio”. La gente ha la garanzia di poter parlare liberamente di vivere la sua vita come meglio crede. L'atto di codardia che ha troncato così tante vite, di americani e non solo, non modificherà questo spirito.

Sono state dette queste parole ieri: “Attenti a risvegliare il gigante che dorme”. Gli americani sono tristi, furiosi per quel che è successo ieri. Ma questo non distruggerà il nostro paese, rafforzerà solo quello che rende questa nazione così grande.
Ieri c'era gente in coda per donare sangue, molti hanno rischiato la loro vita per liberare chi era imprigionato sotto le macerie, altri sono rimasti a casa per aiutare le loro famiglie. Stiamo piangendo le vittime, ma sopravviveremo.

Il male assume diverse forme su questo pianeta, lo abbiamo visto ieri.
Tra le altre cose, ha cancellato quello che amo di più nella vita: il baseball. Sono triste, ma il baseball è soltanto un gioco. Anche lui sopravviverà. Rivedremo i ragazzi in divisa, torneremo a sentitre il 'crack' delle mazze e rivedremo il verde dell'erba.

Mi rivolgo agli americani che vivono fuori dal nostro paese, per rassicurarli: ce la faremo.
Il paese sta bene, la vita va avanti. I treni non si sono fermati, gli autobus continuano a fare il loro percorso e i negozi sono aperti. I bambini continuano ad andare a scuola.
Il nostro cuore è con voi.

Preghiamo per le famiglie di coloro che erano sugli aerei, all'interno dei palazzi distrutti, sul terreno sottostante. Preghiamo per le squadre di soccorso intrappolate sotto i detriti. Preghiamo per il nostro Presidente e per il nostro Governo. Preghiamo per chi è sopravvissuto.

A voi che non siete americani ma avete voluto inviarci parole di conforto, che avete pianto per noi, diciamo grazie. Siamo tutti voi. L'America è tutti voi.
Dio benedica l'America.

Informazioni su claire 65 Articoli
Claire Matthew è nata e cresciuta nella 'Marin County', poche miglia a nord di S. Francisco.Da bambina ha osservato a 'Candlestick Park' i vari Willie Mays, Willie Mc Covey e Juan Marishal esibirsi con la maglia dei San Francisco Giants. Così, dalla più tenera età, si è innamorata del baseball e ha iniziato a scambiare figurine con i suoi fratelli Chris e Paul.Successivamente il baseball è diventato una professione. Per 5 anni ha lavorato proprio per i Giants come 'coordinatrice degli eventi promozionali' presso l'ufficio 'vendita biglietti'.Il suo secondo amore sono le gare automobilistiche. Claire è stata coinvolta in competizioni di ogni livello, lavorando per diverse 'scuderie' come addetta alle pubbliche relazioni e alle sponsorizzazioni.Oggi è una libera professionista nel settore delle pubbliche relazioni. Il suo ufficio è a Greenbrae, nella California del nord. E' specializzata nell'organizzare eventi per la raccolta di fondi e nell'ottenere spazi sui media per le organizzazioni coinvolte negli eventi.E' la madre 'single' di Alison (20 anni) e Rhianna (19).

Commenta per primo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.