8 di Aprile: 'Rubber Match' nella gola di Chavez

Il 'derby' tra San Francisco e Los Angeles è arrivato all'ultima gara della prima serie dell'anno…

Il ‘rubber match’ è la partita finale di una serie tra due squadre. Il baseball ha preso a prestito questa espressione dal gioco di carte del Bridge, nel quale il ‘rubber match’ indica la partita che assegna la vittoria ad una coppia di giocatori. La vallata di Chavez è il luogo dove si trova il 'Dodger Stadium' (n.d.t.)

Oggi si gioca a Los Angeles l’ultima partita di una serie tra Dodgers e Giants, quello che in gergo si chiama il ‘rubber match’.

La storia delle sfide tra Giants e Dodgers ci porta all’ultimo decennio del 1800, quando entrambe le squadre avevano sede a New York. I Giants giocavano al ‘Polo Ground’, i Dodgers a ‘Ebbet Field’ a Brooklyn. E’ la rivalità che dura da più tempo nella storia del baseball. Anche se entrambe le squadre si sono spostate in California ormai da decenni, è rimasta intatta fino ai nostri giorni.
I tifosi dei Giants hanno coniato l’espressione ‘Beat L A’ (battete Los Angeles, n.d.t.) e l’hanno trasformata in un canto di guerra (dopo la parola ‘beat’ si pronunciano le due lettere separate: tipo ‘L’….’A’). Quando i Dodgers giocano a San Francisco il pubblico è rumoroso, sopra le righe e tutto unito per sostenere i suoi ‘uomini in nero’. L’atmosfera è stupefacente.
Oltretutto, quest’anno la ‘Major League Baseball’ è tornata al vecchio calendario e questo è musica per le orecchie dei tifosi dei Giants. Per la prima volta dopo anni i Giants affronteranno i Dodgers 19 volte. Entrare nel film ‘Il Gladiatore’ sarebbe come andare a bere una tazza di te da un amico, in confronto a quel che succede quando i Dodgers e i Giants entrano in campo.

E’ bene che vi chiarisca che c’è una certa differenza tra il ‘Dodger Stadium’ e il ‘Pac Bell Park’. Il ‘Dodger Stadium’ è a Los Angeles, che è nella California del Sud. I tifosi hanno una pessima reputazione: si presentano tardi (diciamo al terzo inning) e se ne vanno presto (ad esempio al settimo inning). Poi hanno la tradizione di portare allo stadio palloni da spiaggia, che gonfiano e fanno volare in mezzo al pubblico. I tifosi colpiscono i palloni e se li passano, fino a che un inserviente li cattura e li buca. Tutti gli inservienti sono dotati di un apposito coltellino perché ci sono moltissimi palloni. In effetti i tifosi dei Dodgers prestano più attenzione ai palloni che volano, piuttosto che al gioco, tanto che ogni volta che un inserviente ne buca uno si sentono dei sonori ‘booo’.
Sabato un tifoso dei Giants ha catturato un pallone e lo ha passato ad un inserviente. Poi si è alzato e ha mostrato orgoglioso la sua casacca e il suo cappellino dei Giants . I tifosi dei Dodgers non l’hanno apprezzato, tanto che hanno iniziato a lanciare ghiaccio e altre cose. Che uomo coraggioso! Ragazzi, stiamo parlando di una guerra!!

La partita di oggi è in diretta su ESPN nella rubrica ‘Sunday Night Baseball’ (la dovremmo vedere su Telepiù Grigio, n.d.t.). I telecronisti sono Joe Morgan (ex stella dei Cincinnati Reds, è nella ‘Hall of Fame’, n.d.t.) e Jon Miller, che per il resto della settimana commenta le partite dei Giants.
Per Los Angeles lancia un canadese di lingua francese di nome Gagne. Il primo battitore Marvin Bernard lo battezza con un singolo. Dopo di lui batte Rich Aurilia. Il manager dei Giants Dusty Baker ha cambiato l’ordine di battuta per l’occasione.
Aurilia batte una palla a terra lenta che si infila tra la seconda e la terza e Marvin continua a correre e arriva in terza in scivolata. Bella corsa sulle basi da parte di Bernard. E adesso tocca a Barry Bonds. Come ulula il pubblico! Non è molto amato a Los Angeles.
Questa volta ‘BB’ guarda il terzo strike. Accidenti…. Poi danno la base a Jeff Kent. Purtroppo J.T. Snow batte una volata sull’esterno sinistro. Primo attacco dei Giants, zero punti.

Per i Giants va sul monte Kirk Reuter, un mancino. E’ soprannominato ‘Woody’ perché sembra il cartone animato del film ‘Toy Story’. Non scherzo. Andate sul sito dei Giants e ve ne renderete conto da soli.
Il primo battitore è Marquis Grissom e viene eliminato al volo dall’esterno centro. E’ la volta di Mark Grudzielanek. E’ ‘caldo’, ultimamente. Viene però colpito al piede sinistro e va in base. Il terzo battitore è Gary Sheffield, che riesce ad essere fischiato anche dal suo pubblico. Nessuno lo ama, per come si è comportato allo ‘Spring Training’. Va al volo al centro, così come il quarto battitore Eric Karros.

Siamo al secondo e l’esterno Armand Rios deve buttarsi a terra per evitare di essere colpito. Sul lancio successivo, batte valido al centro. Tocca al terza base Russ Davis. Cannonata a sinistra! I Giants vanno sul 2-0.
Dopo di lui Benito Santiago finisce al piatto ed è il primo out. Tocca a ‘Woody’, che batte una palla insidiosa verso la terza ma viene comunque eliminato in prima. La corsa non è il suo forte…Ricomincia il ‘line-up’, ma Marvin Bernard è il terzo out.
Guardo Gagne e vedo che ha decisamente bisogno di un cappellino nuovo. Il suo è vecchio e malandato, si possono persino distinguere le gocce di sudore rappreso.
“Dai, bello, sei in diretta nazionale. Un po’ d’orgoglio, anche se sei feccia dei Dodgers!”.
Il fatto è che i giocatori di baseball sono molto superstiziosi. Probabilmente Gagne è spaventato dall’idea di inaugurare un cappellino nuovo…

Grudzielanek ha appena battuto il suo quinto fuoricampo in 4 giorni e ha dimezzato lo svantaggio dei Dodgers. Quando ha battuto non ha dato l’idea di poterla mandare oltre la recinzione. Comunque: Giants 2, Dodgers 1.
Andiamo all’inizio del quarto. Benito (il ricevitore Santiago, n.d.t.) la butta fuori al centro. Il vecchietto la vede ancora! E siamo 4-1. ‘Woody’ è al volo da Sheffield, terzo out.
Alla fine del quarto, tutto il campo è in ombra. La partita che va in diretta alla domenica su ESPN inizia alle 5 del pomeriggio sulla costa ovest. All’inizio della partita la luce del sole rendeva addirittura difficile vedere la palla.
‘Woody’ lancia una combinazione di ‘cambi’ e ‘curve’. Non è un lanciatore di potenza. Ma fa il suo lavoro e ne elimina 3 in fila per chiudere la ripresa.
Alla quinta ripresa non succede niente. Anche Barry Bonds va out: in questa serie è a 0 su 11

Andiamo al sesto. J.T. Snow batte subito una valida. Poi Armando Rios colpisce duro a destra sul primo lancio: la palla rimbalza sul sentiero di avvertimento e finisce tra il pubblico: un doppio e J.T. avanza in terza. Il ‘pitching coach’ dei Dodgers Colburn esce per parlare con Gagne e proprio nello stesso momento un pallone da spiaggia finisce in campo, così prima di riprendere bisogna aspettare che la sicurezza lo recuperi.
Il lancio successivo è una curva che resta alta. Russ Davis manda la palla sopra la testa di Gary Sheffield: un doppio e altri 2 punti a casa. Torna Benito e sul prato dietro l’esterno centro atterra un altro pallone da spiaggia…bello scherzo…Benito gira a vuoto quello che sarebbe stato il quarto ball e ‘Woody’ batte a terra per il terzo out.
Per i Dodgers sta a Grudzielanek (ma batte sempre lui?), che però va out su una palla a terra. Sheffield va out su una volata ma poi Eric Karros manda un gran legno all’esterno centro. La palla colpisce la recinzione e Marvin la prende a mano nuda al primo rimbalzo. Si gira e fa partire un proiettile verso la seconda base. Out! Karros è out! Con gli ‘spikes’ ha colpito in faccia Jeff Kent, mentre scivolava!

Siamo al settimo. Per i Dodgers lancia Nunez. Marvin Bernard batte valido e Richie (Aurilia, l’interbase, n.d.t.) va in battuta e manda il primo lancio dietro la rete all’esterno sinistro: Giants 8, Dodgers 1!
Barry va al piatto. Come gode, il pubblico…Va a battere Jeff Kent. Cavolo, sul suo volto si vede il segno degli ‘spikes’ di Karros. Anche Jeff è al piatto ed è il momento dello ‘stretch’ del settimo inning (tutto il pubblico si alza in piedi e canta ‘Take me out to the ballgame’, n.d.t.).
Nella seconda metà del settimo un errore di Barry all’esterno permette a Shawn Green di arrivare in seconda. Pena va al volo da Barry, ma Hiatt batte valido e Green segna alla seconda. Dusty ha visto abbastanza e va sul monte, chiamando dal ‘bull pen’ il mancino Alan Embree. Ma Embree prende le legnate e gli ‘orrendi’ Dodgers segnano ancora. Dusty si rivolge al ‘pen’ ancora e chiama il ‘veterano’ destro Tim Worrell. C’è una battuta sulla sinistra del diamante e un corridore dei Dodgers è out a casa base. Poi c’è l’ultimo out, al volo da J.T. Snow. Uff, è andata bene!
Per i Dodgers lancia Terry Adams, 3 battitori e 3 out. Andiamo alla fine dell’ottavo, ci aspettano gli ‘slugger’ dei Dodgers.

Per i Giants lancia Felix Rodriguez. Per primo gli tocca Sheffield. Tocca duro e la palla supera Snow proteso in tuffo. Singolo. Karros è al volo all’esterno centro. Shawn Green batte a terra su Jeff Kent, che assiste a Richie in seconda. Out. Aurilia cerca di girare il doppio gioco ma Green batte il tiro. Due out, comunque…e ecco il terzo: Pena guarda il terzo strike. Ottimo.
I Giants dovrebbero avercela fatta. Almeno non le hanno perse tutte a Los Angeles. Il 17 aprile comunque Giants e Dodgers si affrontano ancora a ‘Pac Bell Park’ . Non vedo l’ora…
Siamo al nono, comunque. Il ‘closer’ dei Dodgers Jeff Shaw va sul monte. Mette al piatto subito Pedro Feliz, che è entrato a battere al posto del lanciatore e rimpiazzerà Russ Davis in terza.
Ricomincia il ‘line-up’ e Marvin Bernard è il secondo out, ancora al piatto. Richie arriva salvo in prima, ma Barry è il terzo out…è a 0 su 5 questa sera. Forse si preoccupa troppo dei prossimi 5 fuoricampo che deve battere. E’ a 495, in carriera…

Fine del nono e, fedeli alla linea, molti dei tifosi dei Dodgers se ne sono già andati. Non sono neanche le 8 di sera! A San Francisco non succederebbe mai.
Per chiudere la serata va in pedana Robb Nen. La ‘pistola radar’ dice che sta lanciando a 96 miglia all’ora: incredibile! Il primo battitore è al volo da J.T. Snow. Il battitore successivo, Cora, rimane di ghiaccio su uno ‘slider’ che centra l’angolo interno. Nen poi lascia al piatto anche Chris Donnell: i Giants hanno vinto e sono primi nella ‘division’ ovest della ‘National League’.

Si, posso dormire tranquilla questa notte….Beat LA Beat LA Beat LA Beat LA Beat LA

traduzione di Riccardo Schiroli

Informazioni su claire 65 Articoli
Claire Matthew è nata e cresciuta nella 'Marin County', poche miglia a nord di S. Francisco.Da bambina ha osservato a 'Candlestick Park' i vari Willie Mays, Willie Mc Covey e Juan Marishal esibirsi con la maglia dei San Francisco Giants. Così, dalla più tenera età, si è innamorata del baseball e ha iniziato a scambiare figurine con i suoi fratelli Chris e Paul.Successivamente il baseball è diventato una professione. Per 5 anni ha lavorato proprio per i Giants come 'coordinatrice degli eventi promozionali' presso l'ufficio 'vendita biglietti'.Il suo secondo amore sono le gare automobilistiche. Claire è stata coinvolta in competizioni di ogni livello, lavorando per diverse 'scuderie' come addetta alle pubbliche relazioni e alle sponsorizzazioni.Oggi è una libera professionista nel settore delle pubbliche relazioni. Il suo ufficio è a Greenbrae, nella California del nord. E' specializzata nell'organizzare eventi per la raccolta di fondi e nell'ottenere spazi sui media per le organizzazioni coinvolte negli eventi.E' la madre 'single' di Alison (20 anni) e Rhianna (19).

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