Il “pensiero” del Presidente dei Warriors Paternò

Nunzio Botta inaugura una serie di interviste ai Presidenti della Serie A1 di Baseball

Con l’intervista al Presidente Nunzio Botta dei Warriors Paternò, squadra sicula neo promossa nella massima Serie, inizia oggi una rassegna di interviste ai 10 Presidenti della Serie A1.
Cogliamo l’occasione per ringraziare i Warriors per la disponibilità e la celerità nell’aderire alla nostra iniziativa

nnInnanzitutto complimenti per la promozione in A1 e per essere stata la prima società siciliana a raggiungere la massima Serie, iniziamo questa nostra intervista “telematica” chiedendole un breve accenno di storia personale.
nnPer quanto riguarda la mia storia personale, semplicissima: ho iniziato a giocare a 9 anni, nel 1970, con altri miei compagni di squadra abbiamo fondato nel 1982 la Polisportiva Warriors ed a turno abbiamo ricoperto la carica di Presidente.
Sono in carica da più di 8 anni e visti i risultati agonistici, scaramenticamente nessuno vuole il cambio di Presidente.

nnCome neopromossa sarà sicuramente soddisfatto dell’ultima stagione della sua squadra, cosa resterà per sempre nei suoi ricordi?
nnQuello che resterà per sempre nei miei ricordi è questo incredibile e simpaticissimo gruppo di giocatori, nessuno escluso, messo su per lottare per la salvezza e che, nonostante non abbiano particolarmente brillato per individualità, è stato compatto e costante nel rendimento, ed ha fatto la storia del baseball siciliano proprio nell’anno che si realizzava a Paternò il primo campo da Baseball, campo realizzato esclusivamente con mezzi economici di tutti i dirigenti della società e non per gentile concessione delle amministrazioni locali.

nnCon tutte le difficoltà che ci si trova ad affrontare, perchè si diventa presidenti di una società di baseball in Italia?
nnNon so se risponderle per pura follia o per estremo amore per il Baseball.
Vorremmo fare i dirigenti ma alla fine siamo dei missionari, sicuramente non è per interessi, perchè nel baseball italiano non c’è ritorno di immagine.
Sono continue lotte per cercare di vendere il nostro quasi invendibile prodotto in Italia. Voglio dire che non c’è sport che non la fa da padrone su giornali e televisioni, tranne il Baseball, e Presidenti e Dirigenti, come matti, a cercare di spiegare alla gente dopo 50 anni di Baseball in Italia, cosè il Baseball, che molti confondono con il Football Americano.
Si spera in un Baseball Italiano con un livello di interessi di stile americano.

nnSecondo lei come si potrebbe fare un salto di qualità sia tecnico che di immagine?
nnOccorrono delle scelte vincenti e soprattutto durature. Prenda ad esempio la pallavolo: adesso si gioca persino con i piedi e non esiste più il cambio palla, che rendeva noiosi e lunghe le gare, eppure il movimento ha preso il volo ed il risultato agonistico è avvincente.
Noi, invece, abbiamo fatto il cammino inverso -vedi la regola dell’under- e brancoliamo nel buio per ciò che riguarda la formula dei campionati, a tutti i livelli, con continui cambiamenti che disorientano persino gli addetti ai lavori.
Anche per questo motivo, ma non solo, siamo tagliati fuori dalle grandi emittenti televisive.

nne allora quale sarebbe la formula ideale per il campionato di serie A1?
nnSono per un allargamento a 12 squadre con 2 gironi a 6 con intergirone, play-off, play-out, abolizione della partita del venerdì e ritorno al doppio incontro.

nnCosa ne pensa dell’uso delle mazze di legno e sull’utilizzazione degli oriundi?
nnSono perfettamente d’accordo sul ritorno al legno, però lo estenderei a tutti i livelli, forse anche alle giovanili, altrimenti l’unico risultato sarà quello di aumentare il gap tra la serie A1 ed il resto del movimento.
nGli oriundi potrebbero essere una grande risorsa a patto che il loro utilizzo venga regolamentato da norme che ne determinano il numero ed anche il ruolo, come per gli stranieri.
Non avrebbe senso se il loro arrivo avesse come unico riscontro la scomparsa dalla massima serie dei giocatori italiani o, peggio ancora, li confinasse in certi ruoli.
Sono invece assolutamente contrario al loro utilizzo nelle squadre Nazionali, non ha senso.

nnCosa ne pensa del nuovo statuto federale?
nSinceramente, in questo momento, quello che mi colpisce positivamente è l’introduzione delle nuove figure nel Consiglio Federale, cioè i rappresentanti dei tecnici e degli atleti, che non possono fare altro che migliorare certe decisioni.
Per il resto occorrerà un po’ di tempo per dare un giudizio più sereno.

nn… e una Lega delle società?, potrebbe favorire il rilancio del baseball italiano?
nnPenso che al momento sia prematuro, ma, se riuscissimo a coinvolgere i clubs di grande lega americani come ha fatto la Fortitudo Bologna, fra qualche anno potrebbe essere una conseguenza fisiologica.

nnSecondo lei, quale futuro potrà avere il baseball italiano con gli sponsor e il pubblico?
nnSono fermamente convinto che se il Baseball italiano azzeccasse la formula dei campionati e, quindi, riconquistasse un po’ più di credibilità perduta, il ritorno del pubblico sarebbe una logica conseguenza e dove c’è pubblico c’è l’interesse degli sponsors e delle emittenti televisive. Noi, quindi, che stiamo perdendo tutto il nostro pubblico, alla data attuale non interessiamo più quasi a nessuno.

nnnMa come si potrebbe aumentare la visibilità sui mezzi di comunicazione? e il Paternò quali particolari operazioni intende intraprendere per il Campionato 2001?
nnSecondo me, il rapporto con i mezzi di comunicazione è subordinato all’afflusso di pubblico alle nostre partite e qualsiasi iniziativa più o meno vincente senza il pubblico è destinata a soccombere.

nnInternet potrà essere il mezzo di rivincita per chi è ignorato dai “media” tradizionali?
nInternet è sicuramente un modo nuovo per il baseball di arrivare al pubblico.
È positivo per la rapidità di comunicare gli eventi e reperire notizie.
È una sicura rivincita sui media tradizionali, ma è anche vero che se non si va in grande stile sulla RAI o MEDIASET, su STREAM o TELE + di pubblico negli stadi e di sponsors non ne avremo mai.

Prima di ringraziare nuovamente il Presidente e augurandogli un IN BOCCA AL LUPO per il Campionato 2001, gli chiediamo un commento su Baseball.it. se lo conosceva come servizio informativo del baseball italiano, e cosa ne pensa?
Personalmente, ogni giorno entro in internet decine di volte e puntualmente faccio questo percorso: www.warriors-cat.com – www.baseball.it – www.baseball-softball.it – www.majorleaguebaseball.com – www.baseballamerica.com.
nUn servizio informativo con un’ampia panoramica sugli avvenimenti del baseball italiano e mondiale.
nComplimenti davvero.
Ma questo deve essere solamente un punto di partenza.n n

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